Oggi sia io che Jake siamo stati al mare, abbiamo fatto il bagno, abbiamo preso un po' di sole, abbiamo bisticciato scherzosamente su chi dovesse pagare il pranzo e ha vinto lui, poi siamo tornati a casa e ora stiamo vedendo un film, d'azione, per precisare.
<Fine> dico spegnendo il televisore e mettendo le mie gambe sulle sue.
<Che ne dici se stasera andiamo in discoteca?> chiede
<Per me va bene.> dico
<Sai non ti ho ancora sentito cantare> dice
<E non mi sentirai mai cantare se è questo che vuoi farmi fare ora> dico alzandomi ridendo
<Oh andiamo! Perché non vuoi?> chiede alzandosi anche lui
<Perché non sono brava> dico
<Come mai un uccellino mi ha detto il contrario?> chiede
Noi ridiamo e scherziamo, ma nessuno è più infame di quel cazzo di uccellino che
quando eravamo piccoli, ma anche ora purtroppo per quanto riguarda me, raccontava tutto ai nostri genitori.
<Perché è un infame> dico seria
<Su questo non ti do torto, comunque un giorno riuscirò a farti cantare> dice e guarda il suo orologio <Sono le sette. Prepariamo la cena, ci prepariamo e poi andiamo in discoteca. Che ne dici?> chiede facendo un mezzo sorriso e grattandosi la nuca.
<Perfetto> dico e andiamo in cucina, spintonandoci scherzosamente, per cucinare.
Appena finito di mangiare un po' di pasta al pachino, entrambi andiamo a prepararci.
Inizio a rovistare dentro all'armadio, e non trovo nulla, se non un vestito che Charlie mi ha già preparato. Mannaggia a lei, questo vestito è troppo scollato. Mi lascia la schiena scoperta e ha uno scollo a V molto profondo. È pieno di paillettes viola. Lo odio, mi ha obbligato a comprarlo e mi ha minacciato di indossarlo almeno una volta in queste vacanze. Che urto!Indosso il vestito che mi arriva neanche a metà coscia, sbuffo e indosso delle scarpe viola rubate a Kate.
Mi sistemo i capelli facendo con l'arriccia capelli delle onde morbide. Mi trucco appena, un rossetto, illuminante, mascara e matita. Guardo il telefono e vedo che sono le nove, controllo i messaggi e vedo che ne ho uno da Kate e uno da Charlie.
Entrambe dicono le stesse cose 'Non torno per stasera, non fare cavolate stai, tranquilla'.
Chissà cosa vanno a fare...
Fatti loro pervertita!
Appena sono pronta scendo le scale, stando attenta a non uccidermi. <Possiamo andare> dico richiamando l'attenzione di Jake che sta leggendo anche lui dei messaggi.
Si gira verso di me, spalanca gli occhi e si alza velocemente. <Non ti azzardare ad uscire così!> mi ordina puntandomi un dito contro <Va a cambiarti>
<Certo come no papà> dico uscendo di casa con una giacca di pelle sopra.
<Non scherzo Lexa! Guarda che rimango qui> dice fermandosi sul portico mentre io sono già sul marciapiedi.
<Così non puoi controllarmi Jaky Jaky> dico e inizio ad avviarmi sapendo benissimo che mi sta seguendo.
<Sei una cosa assurda> dice mettendomi un braccio sulle spalle.
Con la coda dell'occhio lo guardo attentamente e sorrido.
<A te piacciono le cose assurde. Se no non si spiega perché tu mi stia sempre attaccato> dico
<Può essere...> lascia la frase in sospeso.
<Ma a te piaccio io> dice convinto
<Se lo dici tu> dico e in poco tempo arriviamo alla discoteca.
Entriamo e andiamo a ordinare da bere.
Entrambi prendiamo una birra e iniziamo ad avviarci verso un tavolo.
Mentre sto camminando sento delle risatine e mi giro e vedo Jake avvolto da una ragazza che sembra più che altro sembra una piovra.
Bevo l'ultimo sorso e poso la bottiglia sul bancone, facendola sbattere il più forte possibile, vado verso di loro e scanso la piovra. <Mi dispiace tesoro, è prenotato> dico e tiro Jake per un braccio ma qualcuno stringe il mio <E tu chi saresti?> chiede la ragazza con aria di sfida. Stringe le sue unghie laccate nella mia carne, pensando di farmi male, metto la mia mano sul suo polso e dico <Quella che ti spezzerà il polso se non lasci il mio> la ragazza-piovra lascia il mio polso e se ne va.
<Sei gelosa?> chiede Jackson
<Oh andiamo! Una che ti salva la vita deve per forza essere gelosa? No> dico alzando gli occhi al cielo e nel momento in cui sto per andarmene mi ferma per una spalla e mi fa girare.
Ci guardiamo negli occhi per un millesimo di secondo e poi mi bacia con foga.Non so come ma piano piano arriviamo a casa ci baciamo ci sbattiamo contro i muri e poi arriviamo nella camera di Jackson. Inizio a levargli la camicia e tra un bacio e l'altro Jake mi dice sorridendo sulle mie labbra <Alla faccia della discoteca>
<Già> dico sorridendo
Mi tolgo le scarpe e intanto lui si toglie i pantaloni. Piano piano fa scivolare una spallina del mio vestito e intanto mi guarda negli occhi come a chiedermi il permesso. Glielo do e lui fa cascare il vestito, facendomi rimanere in slip.
Ci stendiamo sul letto, lui sopra di me, e inizia a baciarmi dalla bocca alla mandibola, dalla mandibola al collo, dal collo al petto fino ad arrivare all'elastico dei miei slip. Ritorna su molto lentamente inumidendo le labbra e inizia a baciarmi sulla clavicola.
Decido di porre fine a quella bellissima tortura ribaltando la situazione. Ora sono io sopra di lui e inizio a baciargli il collo, per poi passare la lingua sul suo petto e sul suo addome con una perfetta tartaruga. Ritorno su e iniziamo a baciarci si rimette sopra di me, perché glielo permetto, e inizia a giocare con i miei capelli mentre fa scivolare via i miei slip. Rimango nuda, sotto il suo sguardo malizioso, ma allo stesso tempo dolce e amorevole. Gli abbasso i boxer e rimaniamo nudi entrambi. Si sporge verso il comodino per prendere, quello che io penso sia un preservativo. Se lo mette e poi inizia a entrare dentro di me, trascinandomi in un vortice di piacere insieme a lui. Inizio a tirargli i capelli, cosa che lo fa impazzire. Con un braccio si regge per non ammazzarmi, mentre con la mano dell'altro braccio inizia a toccarmi un po' ovunque, come se volesse essere certo che questo non è un sogno.
Continua a muoversi dentro di me fino a farmi venire, e con me lui. Si stacca e inizia a lasciarmi dei leggeri baci umidi sul petto poco al di sopra del mio seno sinistro. Mentre io passo una mano sui suoi capelli.
<Jake> sussurro mentre lui traccia un infinito immaginario con l'indice sul mio fianco destro.
<Si?> chiede felice, sento che lo è, e giuro mi dispiace quello che sto per fare, ma... <Ho vinto la scommessa>
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Succede tutto per una ragione
RomanceAlexa Payton, un mistero. Una ragazza piena di segreti, di cui neanche lei sa l'esistenza. Bugie e segreti sono il suo pasto giornaliero. È solare, bella, intelligente, ma anche molto stronza. Con una parola è capace di farti cadere il mondo addoss...