4.Lei si chiama...

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<Alex.> vengo scossa da Kate <Alex svegliati> un'altra scossa, più forte, Charlie <ALEXA PAYTON> urlano entrambe.
<Che avete?> chiedo con la vice impastata dal sonno <Sono solo le -guardo l'orologio e vedo che sono le 7:30 - cazzo sono le 7:30> dico alzandomi da letto.
Vado in bagno mi lavo i denti, mi faccio una coda alta, mi trucco e mi vesto. Rifaccio il letto e vedo che sono le 7:50.
<Tu riesci a vestirti così e a fare tutto questo in soli venti minuti?> chiede Kate morendo di invidia e guardando il mio outfit. Mi sono messa una maglietta color carne  che lascia le spalle scoperte, un jeans blu e ho rubato le scarpe di Charlie, ovvero le super star. Mi metto una collana dorata con un ciondolo da me indefinito.

 Mi metto una collana dorata con un ciondolo da me indefinito

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<Si, è uno dei miei tanti pregi. Ora andiamo che siamo in ritardo> dico
<Noi ora abbiamo l'ora buca, se tu l'unica che deve andare> dice Charlie buttandosi sul mio letto con Kate a guardarsi The 100 su netflix.
<Vi detesto> urlo e corro verso la mia classe che per fortuna è abbastanza vicina.
Entro e per poco non scivolo a terra. Vado verso l'ultimo banco e trovo sia Alex che Jackson seduti.
<Questo è il mio posto> dico guardando Jackson
<Bisogna che ti svegli prima tesoro> dice lui con un sorriso beffardo
<Oh vabbè, divertiti con le gomme da masticare di Alex> dico e mi metto alla sinistra di Alex.
<Cosa cazzo.... Alex> urla alzandosi e vedendo che ha una gomma da masticare attaccata al jeans.
Di solito Alex prova a farmici sedere, ma tanto lo scopro subito.
<Ora come faccio? Brutto stronzo> dice Jackson
<Scusa, era per Alexa non pensavo ti ci mettessi tu> dice Alex mentre io rido
<Buongiorno ragazzi> entra il professore e prendo il mio quaderno per prendere appunti.
Alla fine della lezione Alex presta a Jackson una felpa che lui si allacci alla vita.
<Andrai in giro così Harris?> chiedo camminando.
Alex è alla mia sinistra mentre Jackson alla destra.
<Amico scusa> dice Alex
<Zitto tu> dice, poi guarda me e dice <Ora ho un'ora buca, vado a cambiarmi e poi torno per la tua gioia> dice
Tesorino ancora non mi sono scordata di quello che è successo ieri.
Che hai in mente?
Nessuno mi tocca.
Mi avvicino a Jackson e gli tolgo la felpa dalla vita, per poi iniziare a correre per tutto il campus.
<Questo è perché ieri mi hai toccata - dico sventolandogli la felpa davanti agli occhi, continuo a correre per manette le distanze- e questo è perché non mi hai chiesto scusa - dico passando davanti a mezzo campus con la felpa mentre lui mi insegue e si fa vedere con la gomma attaccata ai jeans.> intanto Alex sta morendo dalle risate.
<Payton questa me la paghi te lo giuro> urla e lo vedo scomparire per andare verso il dormitorio maschile.
<Sai che non scherzava prima vero?!> dice Alex
<Non ho paura di lui. Starbucks ?> chiedo
<Andiamo> dice <Offri tu> continua facendoci sospirare.
                                  ***
Dopo aver finito le lezioni, all'ora di pranzo ci ritroviamo tutti insieme a tavola. Con preso Jackson che mi guarda malissimo, quasi volesse uccidermi.
Tanto sono immortale tesorino!
<Che facciamo oggi?> chiedo
<Non dovresti studiare per la verifica?> chiede Alex e tutti mi guardano.
Ora che mi invento?
Che sei un genio?
No.
<È inutile che studio, l'unico voto che prendo tanto è il sette> dico
<Non vai bene a scuola? Mi sorprendi Payton, pensavo fossi perfetta> dice Jackson ironicamente
<No, mi spiace aver rovinato il tuo sogno. Ma dimmi tu quanto prendi ogni volta?> chiedo alzando un sopracciglio in segno di sfida
<Il mio voto più basso è l'otto. Di solito prendo sempre nove> dice lui fiero.
Ah tesoro io sempre dieci.
Perché non te ne vanti?
Non mi piace. Ora basta.
<Perché non ti fai dare ripetizioni da Jake?> chiede Alex
<No, prende già lezioni da me> dice Charlotte salvandomi
<Mia principessa, non credo tu sia molto brava se il suo voto più grande è il sette> dice Alex
<Guardate che è un'ottima professoressa> dico io difendendo la mia migliore amica.
<Non si direbbe> dice Jason facendo ridere Jackson.
<Scommettiamo che io ti faccio prendere dieci?> chiede
<Ok> dico sotto lo sguardo attento di tutti quanti.
<Cosa?> urlano tutti e poi Alex continua dicendo <Scusami Alex, ma voi due non riuscite a stare cinque minuti, con noi, senza litigare, figuriamoci da soli.>
<Vi ammazzereste> dice Edward
<Grazie Watson per la spiegazione> dico sorridendogli
<Di Niente Sherlock> dice lui lanciandomi un' occhiata e un sorriso.
<Magari riescono a civilizzare i rapporti> dice Kate
<Si, l'unico rapporto civile che possono avere Kate, è Jackson attaccato al muro mentre Alexa si mette lo smalto> dice Charlie
<Vi faremo vedere che andremo d'accordo> dico
<Concordo> dice Jackson <Quando hai la prova?> chiede
<Dopodomani> dico
<Ci incontriamo oggi pomeriggio alle quattro nella mia camera> dice
<Ok> dico alzandomi dal tavolo e salutando tutti.
Devo andare a sistemare la borsa, devo mettere dentro libri, appunti ecc...
                                  ***
Quando sono le quattro mi ritrovo davanti la porta della camera di Jackson a bussare.
La porta si apre e lui si rivela a petto nudo <Scusa avevo finito di fare la doccia> dice <Mi vesto subito>
<Non importa.> dico e mi metto sul suo letto.
Tiro fuori i libri e gli appunti.
<Vediamo che devi studiare?> chiede guardando i libri, dopo essersi messo una maglietta.
<Ah Letteratura> dice <Facile, dai iniziamo> dice
<Ok> dico sapendo benissimo che mi annoierò. Queste cose già le so. Le ho studiate già.
Passa due ore, due ore in cui faccio finta di capire, quando in realtà io già so.
Ma, non sto se sto impazzendo, ma quando Jake vede ... Jackson vede che io capisco sorride e continua a spiegarmi.
<Basta facciamo  una pausa> dico sdraiandomi sul letto.
Lui mi imita e mi chiede <Sei stata brava oggi>
<Già... anche domani studiamo?> chiedo
<Si. Ti ho promesso un dieci> dice
<Ok> dico e cala il silenzio.
Uno di quei silenzio che non è facile interrompere perché si ha paura di sbagliare quello che si dice. Ma poi mi faccio coraggio e chiedo <Come eri alle superiori?>
<In che senso?> chiede
<Come eri? Popolare? Sfigato? Con le ragazze e con i ragazzi come ti rapportavi?> chiedo
<Ero popolare, giocavo, come ora, a football. Ho sempre avuto i miei amici, Alex, Edward e Jason con me. Siamo cresciuti insieme dato che abitiamo vicini. Mentre con le ragazze... bè me le portavo a letto, niente che non faccia qualsiasi ragazzo della mia età> dice normalmente
<E non facevi scommesse... patti o cose così?> chiesi cercando di vedere fino a dove potevo spingermi. Intanto metto tutto dentro la borsa.
Non voglio più mantenere il segreto, io non ho paura di lui, è lui che ne deve avere di me.
Non mi importa delle conseguenze, deve capire il male che mi ha fatto.
<Qualche volta capitava> dice <Ma... un volta feci una scommessa con i miei amici e in pratica dovevo portarmi a letto una ragazza, sapevo di piacergli, quindi sapevo che avrei vinto subito. Poi scoprì che era vergine e la cosa mi fece impazzire di più, la volevo, non perché l'amassi, ma perché volevo vincere. Così...> lo interrompo e dico <Aspetta... hai fatto una scommessa con i tuoi amici e in pratica dovevi portati a letto questa ragazza? -lo guardo e annuisce- Ti avvicinasti alla ragazzina poco a poco e lei pensava di essere riuscita a entrare nel tuo cuore, non ascoltava le voci dei corridoi, anche se avrebbe dovuto, magari ora non sarebbe impura. Così iniziaste a uscire, la ragazzina una sera dopo aver parlato con le sue amiche, che le avevano raccomandato di non fare cazzate, venne in discoteca con te, non ascoltò le sue migliori amiche e così ti diede la cosa più pura e più importante che potesse darti. Tu presi e feci tua una cosa che non ti apparteneva, rubasti una cosa che spettava a un ragazzo che davvero avrebbe potuto amarla, mentre tu l'hai presa solo in giro. Quando terminaste, la guardasti negli occhi e lei vide nei tuoi qualcosa di brutto, per la prima volta capì che non si trovava in uno dei bellissimi libri romantici che leggeva, dove il ragazzo stronzo si innamorava della ragazza dolce, bensì capì di trovarsi nella realtà ovvero stava vivendo la vita per davvero e aveva appena dato la cosa più importante a uno stronzo che l'aveva solo presa in giro. Lui le disse: " Che sciocca ragazzina, davvero pensavi che io potessi innamorarmi di te? Bè mi dispiace molto che tu lo abbia pensato, ho solo giocato con te e sappi che ti sono grato, perché ho vinto la scommessa". Quando lei senti queste parole il mondo le cadde addosso. Dopo la festa tutta la scuola parlava di lei, e non bene, le davano della 'troia' 'puttana' e ti assicuro che quella ragazzina ha sofferto come non mai, tutti sapevano chi era, solo per colpa di quel ragazzo, le sue migliori amiche non l'abbandonarono mai e questo l'aiuto molto. Quando quel ragazzo andò al college per lei era l'ultimo anno di liceo. Quando entrò a scuola, il primo giorno, tutti capirono che era cambiata, non era più la ragazzina che si faceva proteggere dalle sue migliori amiche, ora era una ragazza dura, fredda, impura, ora non scherzava più, non era la ragazzina che si era fatta abbindolare dal primo coglione che gli passava davanti. Era dolce solo con la sua famiglia e le sue due migliori amiche. Ma con il resto della gente era diversa, non dava più tanta fiducia a tutti, non era più cordiale e disponibile con tutti, ora chi le rompeva i coglioni se la vedeva con lei. Le amiche per quanto tristi del suo cambiamento erano anche felici, perché la ragazzina era cresciuta e ora non si faceva mettere più i piedi in testa da nessuno. Quella ragazza protegge le sue migliori amiche, come loro fanno con lei. È fredda e mantiene la gente ad un certa distanza se non si fida di loro.> finisco il racconto e vedo un ricordo balenargli negli occhi.
<Lexa> dice lui, un sussurro che non sentirei se non fossi vicina a lui.
<Quella ragazza, di cui non credo tu ricorda il nome si chiama Alexa Payton>

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