Succede tutto per una ragione

16.Biliardo per 7

Siamo a casa di Alex, Charlie è seduta vicino a lui, Kate è seduta fra le braccia di Eddy che si trova vicino ad Alex. Mentre io, Jason e Jackson siamo seduti davanti a loro.                 <Quindi non potete proprio rimanere un giorno in più?> chiede Alex
<No. Dobbiamo ritornare a casa, vorremo stare tutte insieme alla nostra famiglia, per l'ultimo giorno... ma ora che mi ci fai pensare perché non venite con noi? Alex potrebbe dormire da Charlie, Eddy e Jason da Kate, dato che a tre camere per gli ospiti, e Jaky Jaky potrebbe stare con me, almeno lo faccio fuori una volta per tutte.> propongo la mia idea
<Non è una cattiva idea> <Si potrebbe fare> <Per me va bene> si ripetono queste frasi nella stanza fino a quando Jackson parla <Complimenti Lexa... finalmente una buona idea!>
<E' deciso, stasera ti uccido> dico
<Non vedo l'ora...> lascia la frase in sospeso
<Bene allora andiamo a preparare le valige, si parte per Daly City > dice Charlie  e tutti ritorniamo a casa.
Per le macchine ci siamo suddivisi così, tutti i ragazzi sono nell'auto delle ragazze, mentre io e Jake siamo con le valige nella sua auto.
Il tragitto va abbastanza bene, nonostante l'istino omicida che mi sale quando cambia la musica, nonostante le prese in giro ecc... va tutto a gonfie vele.
Dopo aver fatto una sosta, in cui ho cominciato a guidare, siamo arrivati.
<E' grazie a me idiota> dico iniziando, con il suo aiuto, a tirare giù le valige.
<Se ti avessi ascoltata, chissà ora dove staremmo> dice gesticolando e facendomi ridere.
<Perché ridi?> chiede smettendo di gesticolare
<Perché... gesticoli in un... modo... buffo> dico tra una risata e l'altra.
<Ah davvero?> chiede con tono divertito, ed io inizio ad indietreggiare.
<Vieni qui> dice iniziando a rincorrermi
<Tu ti fermeresti se qualcuno ti dicesse di venire qui mentre ti rincorre?>urlo continuando a correre
<In effetti... se ti prendo ti uccido - vengo presa- con il solletico> dice con il respiro affannoso quanto il mio.
<Ovvio. Nessuno potrebbe vivere senza di me. Tantomeno tu> dico puntandogli il dito sul petto.
Mentre sta per farmi il solletico, arrivano gli altri che parcheggiano davanti la casa di Charlie.
<Siete stati veloci> dice Jason
<Si> dico
Diamo le valige ai ragazzi e ci salutiamo per poco, perché dopo noi ragazze porteremo i ragazzi al Kava Bar. Entro dentro casa con lo zaino in spalla mentre Jake entra con la valigia.
<Oh siete arrivati> dice mia madre accogliente come sempre, mentre vedo mio padre scendere le scale con una faccia da 'duro'. Come se facesse paura a qualcuno... ma mi ricredo quando vedo la faccia spaventata di Jackson.
<Buonasera signori Payton> li saluta Jake
<Tu devi essere Jake giusto?-Jake annuisce-Bè volevo ringraziarti per aver ospitato mia figlia da te, mi ha parlato molto bene di te. Puoi chiamarmi Sara, mentre lui -indica mio padre- è mio marito Stefan> dice facendo le presentazioni.
<Bè se con 'mi ha parlato molto bene di te' intendi che ti ho specificato, in modo dettagliato, ogni modo in cui potrei torturarlo e ucciderlo, allora si ho parlato moolto bene di te> dico facendo una faccia innocente.
Mio padre forma un sorriso sulla sua faccia.
Bravo papà hai capito perfettamente che tua figlia, prima che lui possa solo pensare di sfiorarmi, lo fa finire dentro una bara.
<Molto piacere Jackson> dice mio padre tendendogli la mano
<Piacere mio Signor Payton>dice Jake stringendogli la mano.
Dopo aver fatto vedere la sua stanza a Jackson, gli lascio tempo per prepararsi. Vado in camera mia e decido cosa mettermi per questa sera.
Decido di mettermi una maglietta a righe bianca e nera, un pantaloncino corto nero, delle calze che mi arrivano fino a metà ginocchio nere, perché anche io sono un essere umano e sento freddo, degli stivaletti neri e per completare il look un copri spalle nero, un cappello di lana nero e una borsa. Decido di lasciare i capelli sciolti e d truccarmi appena.