13.Kum Kum e Kus Kus

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Mi alzo, sono le dieci del mattino e oggi devo andare a farmi i capelli insieme a Jake.
Rifaccio il letto, e vedo i compiti che devo fare... che palle.
Mamma e papà sono andati a lavoro molto presto e fortunatamente si sono ricordati che hanno una figlia e mi hanno lasciato la colazione.
Diciamo che quando avevo diciassette anni ho fatto scoppiare il microonde... volevo fare i pop corn e siccome non so nemmeno come si versa il latte in una tazza, è scoppiato tutto e Maddie la madre di Kate ha dovuto chiamare i pompieri.
Da quel giorno nessuno mi ha più fatto avvicinare alla cucina, diciamo che ho sfruttato molto questa cosa. Ho imparato a cucinare un po' di cose, e per ora le tengo solo per me, mi piace non far nulla.
Mi siedo a tavola e metto una serie di Netflix mentre mangio pancake e bevo succo d'arancia. Appena finito metto tutto apposto e vado di sopra a fare i compiti.
16:00
Chiudo i libri e scelgo quello che mi devo mettere. Decido di indossare un maglione rosa, un jeans nero con uno strappo in entrambe le ginocchia, le mie superstar e uno scalda collo bianco. Prendo una borsa rosa e metto dentro il telefono e il portafoglio, dopodiché esco e con la mia moto e sfreccio verso la stazione.

 Prendo una borsa rosa e metto dentro il telefono e il portafoglio, dopodiché esco e con la mia moto e sfreccio verso la stazione

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Appena arrivo vedo Jake nel suo splendore con il telefono in mano.
Scendo dalla moto e vado verso di lui senza farmi vedere, mi avvicino sempre di più per fargli prendere un colpo, ma quella che rischia di perdere il cuore sono io, dato che in un fulmine mi prende in braccio. Un suo braccio è sulla mia nuca, l'altro è sulle mie gambe. E siccome questo scemo non è capace di tenermi bene, rischia di farmi cadere e così mi devo tenere per la sua spalla.

<Volevi spaventarmi?> chiede ridendo<Si> dico io ridendo<Ora mettimi giù dai> dico<Non credo proprio> dice e vedo formarsi un ghigno sul suo viso

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<Volevi spaventarmi?> chiede ridendo
<Si> dico io ridendo
<Ora mettimi giù dai> dico
<Non credo proprio> dice e vedo formarsi un ghigno sul suo viso.
<Ad una condizione>dice
<Sarebbe?>
<Mi fai guidare la tua moto?> chiede
<No> dico
<Sicura?>chiede
<Sicura> dico ma me ne pento subito, perché inizia a saltare così velocemente che sento il mio cervello andare su e giù.
<Smettila ok ok ... basta il mio cervello sta saltando per colpa tua> dico e lo faccio ridere di più.
<Me la fai guidare?> chiede prendendomi bene e guardandomi negli occhi, mentre io mi perdo nei suoi.
<Si> dico in un sussurro, mi lascia scendere e mi prende per mano.
Mi porta verso la moto e mi chiede le chiavi.
Gliele do e salgo dietro di lui.
Mi metto il casco e mi aggrappo bene a lui.
<Che muscoli> dico facendo scivolare su e giù le mani sul suo addome.
<Belli eh?!> chiede con un ghigno malizioso in faccia
<Parti scemo> dico e parte a tutta velocità.
<Dove devo andare?> chiede
<Gira qui> dico e lui esegue
<Ora dritto fino al semaforo, poi gira a sinistra> dico
<Ricevuto Lexa Maps> dice
<Faceva schifo come battuta> dico
<A parlato quella che ride da sola per le battute che si fa in mente da sola> dice e iniziamo a ridere
Appena arriviamo spegniamo la moto, ci metto la catena e scendo insieme a Jake.
Entro dentro il parrucchiere e appena vedo Kumar (il parrucchiere) dico <Ciao Kum Kum>
<Alex, Da quanto tempo?> chiede
<Un pò... sono stata impegnata con il college, comunque lui è Jake e io ti ho portato il Kus Kus> dico
<Alex sai già che a me non piace il Kus Kus> dice
<Ma che dici... se quando te lo portavo te lo mangiavo sempre> dico e vedo Jake con una faccia da 'Che cazzo...?!'
<Non lo mangiavo> dice Kumar
<Cosa?! E cosa ne facevi del mio Kus Kus, Kum Kum?> chiedo facendolo sorridere
<Hai presente l'indifferenziata Alex? Credo vada nell'organico> dice
<Sai quanti bambini muoiono per non mangiare un po' di Kus Kus, Kum Kum?> chiedo <Tanti... e tu nemmeno approfitti, che cattiva persona> continuo mettendomi seduta.
<Lexa basta! Muoviti a farti fare i capelli> dice Jake
<Si però stai tranquillo Jaky Jaky> dico
<Lexa?> chiede Kumar sottovoce, ma io l'ho sentito, speriamo non faccia domande. <Ha ribattezzato anche te ragazzo?> chiede
<Si> dice Jake <Ci ha fatto anche una canzone> continua
<Davvero?!-Kumar ride- Hai sentito la voce della piccola Alex?> chiede Kumar
Maledizione, Kum Kum un po' di privacy!
<No... ma poi la obbligherò. È brava?> chiede
<Se è brava? Ha una voce magnifica> dice Kumar guardandomi attraverso lo specchio.
<Io sono tutta magnifica> dico interrompendoli
<Come li facciamo i capelli Alex?> chiede
<Scalati come sempre> dico
<Ok> dice e inizia a lavarmi i capelli.
Porca miseria quanto fa male l'appoggio nuca. Non mi sento più la nuca!
Mi avvolge i capelli in un asciugamano e mi fa sedere davanti ad uno specchio e inizia a pettinarmi i capelli.
Mentre mi pettina mi graffia le orecchie.
1 volta
Lo rifà di nuovo.
2 volta
E lo rifà di nuovo.
3 volta.... ora basta!
<Hey Kum Kum... hai presente quelle cosine che tu usi per sentirci? Bè c'è l'ho anche io, quindi per favore, puoi fare piano con la spazzola? Sembra che vuoi staccarmele> dico e trattengo a stento una risata.
Io e Kumar ci conosciamo da quando io sono piccola, è un amico di famiglia e ogni volta che ci vediamo scherziamo così.
E lui sa che quando io dico qualcosa come 'Kum Kum e Kus Kus' o sulle mie orecchie ecc... lui Bè mi risponde perché oramai è abituato a me.
<Dato che fai sempre come vuoi pensavo non le avessi> dice sorridendomi allo specchio e io anche gli sorrido.
<Questa mi è piaciuta> dice Jake e mentre Kumar gli sorride io lo fulmino con lo sguardo.
Dopo avermi tagliato i capelli inizia ad asciugarli con il phone.
Ahi ahi la nuca... Kumar!
<Kum Kum... se non ti dispiace vorrei tornare anche con la nuca intatta> dico ridendo
<Chi bella vuol apparire un po' deve soffrire> dice Kumar
<Lexa, che stiamo a fare qui allora? Andiamo a casa e basta perché devi soffrire inutilmente?> chiede Jackson
<Ma perché non stai zitto?!> chiedo
<Perché ho una lingua> dice
<Te la taglio> dico
<Povero Kumar un giorno ti faranno santo> dice Jake
<Lo spero> risponde quest'ultimo.
POV JACKSON
Quando Kumar finisce Lexa è più bella che mai.

Appena paga va verso la moto ma Kumar mi chiama e dice <Di solito la chiami sempre Lexa?><Si perché?> chiedo<Perché lei non si fa chiamare da nessuno così

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Appena paga va verso la moto ma Kumar mi chiama e dice <Di solito la chiami sempre Lexa?>
<Si perché?> chiedo
<Perché lei non si fa chiamare da nessuno così... se te lo fa fare a te... se lo facessi io o qualcun altro non la prenderebbe bene> dice serio
<Come mai?> chiedo
<Non lo sa nessuno> dice
<Lo scoprirò... grazie di tutto Kumar> dico e vado via.
<Guido io> dice Lexa
<Perché non ti fai chiamare da nessuno Lexa?> chiedo
<Te lo ha detto Kumar?> chiede
<Si... ma perché?> chiedo
<Dopo... dopo quello che è successo tra noi, mi... sei stato l'ultimo a chiamarmi Lexa, dopo di te non ho più voluto che nessuno mi chiamasse così> dice
<E quando ti chiamo così... ti faccio ricordare...> dico
<Si, ma ormai non mi importa, e comunque non so perché ma detto da te non mi da fastidio> dice
Perché credo che le importi?
Perché è così...
<Bè ora basta piangerci su, è successo... guardiamo avanti e basta.> dice sorridendo
Ad un certo punto le chiedo, così sul momento, perché non se lo aspetta e non può inventare bugie.
<Cos'è l'amore per te?> e se stava per salire sulla moto, poco ci mancava che cadesse se solo non la prendessi al volo.
<L'amore? L'amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l'altro le dia a te> dice
Sempre a mangiare pensa...
<Pensi sempre a mangiare> dico sbattendomi una mano sulla fronte
<Ma tanto questo a me non succederà mai.> dice e si mette seduta sulla moto guardandomi.
<Perché?> chiedo triste, non penserà mica che non le accadrà mai di trovare l'amore... ma evidentemente questo buco nero che mi trovo vicino mi fa rimangiare tutto <Che sia per amore, che sia per amicizia o per qualsiasi maledetta cosa, io non condividerei mai le patatine fritte> dice e iniziamo tutti e due a ridere.
<E per te? Cos'è l'amore?> chiede seria
<Penso che sia quando vedi la persona che ami sorridere e tu automaticamente sorridi con lei come un ebete. O come quando si avvicina a te e tu senti le farfalla nello stomaco, i brividi lungo la schiena e hai una voglia matta di baciarla> dico
<Bleah, a me non piacciono le farfalle> dice
<Perché?> chiedo
<Perché metti caso, quando dormi si infilano dentro la tua bocca, e scendono fino allo stomaco... li altro che farfalle nello stomaco> dice
<Oh Lexa con te è impossibile avere una discussione normale> dico saliamo in moto e mi riaccompagna alla stazione, ci salutiamo e poi la vedo andare via.

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