20.<Sto per parlarvi di un vero mistero>

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Sono le otto del mattino di lunedì e io sono in classe, solito posto, solita compagnia (Jake e Alex) ho capito, e me ne sono fatta una ragione, che ho più lezioni con loro che con le mie amiche.
Pazienza!
Già, la faccia di tutte le ragazze che mi uccidono con lo sguardo da 'fuoco' mi fa morire dalle risate.
Entra la professoressa e la salutiamo.
<Buongiorno anche a voi ragazzi. Allora avete fatto il tema soggettivo che vi avevo chiesto su un vostro personaggio, barra ragazzo o ragazza> chiede e si eleva un coro di 'si'
<Bene allora inizio a chiamarvi> dice
Passa un po' di tempo, inizia a chiamare in ordine alfabetico, quando arriva il turno di Jackson si alza e va e leggerlo in fondo.
<Ricorda come ho detto anche agli altri, devi aumentare l'interesse delle persone altrimenti nessuno vorrà leggere il tuo libro, vedere il tuo film eccetera> dice
<Si> dice lui e ad un certo punto mi guarda negli occhi, ma per poco perché poi riporta l'attenzione sul foglio.
<Sto per parlarvi di un vero mistero, una ragazza che cerco di conoscere, ma per ogni passo in avanti che faccio, lei ne fa due indietro. È bella, non c'è che dire su questo, intelligente, mi perdoni professoressa per il linguaggio che adotterò ora, stronza e molto, non scherzo. È capace di farti ridere, di farti sentire speciale, di farti sentire così vicino a lei, ma è anche capace di farti diventare piccolo piccolo se vuole, è capace di farti sentire il nulla in persona è capace di farti sentire molto ma molto lontano da lei, è capace di sputarti in faccia i tuoi errori e la verità senza rimorso.Tu sai quello che lei vuole. È introversa, non sai mai cosa può fare, perché nel momento in cui sei certo che lei vada a destra, lei sconvolgerà i tuoi piani e non andrà sinistra, troppo scontato per lei, andrà in mezzo. Ogni volta che sto con lei impazzisco per cerco di capirla e alcune volte mi sorprende e mi riveli pezzetto per pezzetto i suoi segreti. Con lei devi stare attento qualsiasi cosa lei dica, perché nulla, nulla, è scontato con lei.> prende una pausa e io mi torturo cercando di capire chi sia questa troia.
Da quanto esce con questa?
Infatti...
<Forse non starete capendo nulla, forse starete capendo, ma vedete è così che io mi sento quando sto con lei, non capisco più nulla, è complicata, ma a me piacciono le cose complicate. Bè Signori Signori non vi dirò chi è questa ragazza, la professoressa lo saprà perché qui, nel mio foglio c'è scritto, ma voi no. Fatevi i cazzi vostri. Sappiate solo che ora che penso, credo di conoscerla e penso anche di amarla> dice sorridendo
Oddio lo abbiamo perso!
Uccido la ragazza, non me ne frega niente, la uccido.
Poi la facciamo seppellire a Charlie.
No a Kate, nessuno sospetterà di un gelatino come lei.
Giusto!
Si viene a risedere e io non lo guardo nemmeno, aspetto che sia il mio turno e scendo.
<Hemm...> inizio e la prof mi interrompe <Lo hai fatto?> chiede
<Certo che l'ho fatto! Non sono mica venuta qui con tre fogli pieni per niente eh?! E comunque sto cercando di capire da dove iniziare> dico e ricontrollo i fogli.
Ad un certo punto mi rompo i coglioni e li metto sulla cattedra <A parole mie.> faccio un respiro e inizio <Vorrei iniziare col dirvi che ho scelto un personaggio maschile per il mio tema. Iniziamo dall'inizio, -dico il nome o no? Penso- il ragazzo in questione si chiama Finnick> dico
<Già si chiama proprio Finnick. Questo ragazzo lo conosco da tanto tempo, eppure sono venuta a conoscenza di alcuni suoi segreti solo quest'anno. In passato mi ha fatto molto del male, ma ora non so come dirlo, se prima mi ha fatto del male ora mi sta facendo del bene, mi sta facendo rinascere. Ci arrabbiamo, scherziamo, lo faccio uscire fuori di testa, poverino, ha a che fare con una pazza uscita dal manicomio, ma in fondo so che mi vuole bene. Lui pensa che io non lo abbia mai perdonato per i suoi sbagli, ma in realtà lo fatto da tempo, si non è stato facile, ma l'ho fatto perché non so come quel sottile filo che divide odio e amore, si è spezzato e ora penso di volergli bene, anche se sto per fargli del male. Non lo voglio nella mia vita, non come ragazzo, lo rovinerei e lui non se lo merita.
È intelligente, stronzo, divertente... no divertente no. È una persona speciale e bè non c'è da nascondere che sia anche uno strafico.Non so sinceramente come descriverlo, è un ragazzo che ne ha passate tante, con un passato, ma d'altronde oggi giorno chi non ce l'ha?! Ha fatto errori che non avrebbe dovuto commettere, ma niente, è successo ormai e spero davvero che alla fine sia lui a perdonarsi> dico
<Volete conoscerlo? Bè sappiate che è in questa stanza, ma il suo nome non è Finnick, diciamo che stavo pensando a quello strafigo di Finnick di Hunger Games, mentre venivo qui. E comunque fatevi cazzi vostri, non vi dirò mai chi è> dico e torno a sedermi.
<Chi è?> chiede Alex
<Oh andiamo tu non sei un'eccezione, quindi no mi spiace ma non lo saprai> dico poi guardo Jackson, e mi rendo conto che il mio tema non è stato come avrei voluto, avrei voluto dire di più su di lui, ma in cuor mio io so che quello che avrei dovuto dire l'ho detto, è quello che non ho detto, lo custodisco come fosse il mio più grande tesoro, perché io considero Jackson come un amico.
<Chi è la fortunata?> chiedo
<Me lo sono scordato> dice sorridendo
<Ah si? Bè allora non ti dirò mai chi è il protagonista del mio> dico
<Invece lo farai perché non vedi l'ora di dirmelo> dice
<E va bene hai ragione tu. Sei tu, sei tu il mio amico> dico e lo vedo incupirsi.
<Hey tutto bene?> chiedo <È scioccante lo so. Nemmeno io pensavo fosse possibile> continuo
<Sei proprio stupida> dice Alex
<Perché?> chiedo
<Niente solo, alcune volte mi sorprendo della tua intelligenza Payton> dice Alex, e poi cambia discorso <Non so se Kate e Eddy vi hanno informato, ma a giugno appena finiamo la scuola ce ne andiamo in Italia. A casa di Kate> dice Alex
<Davvero?> chiede Jackson
<Si> dico io<Lì è fantastico> continuo
<Posto fantastico per vincere o sbaglio?> chiede lui
<No per niente. Ricorda vale comunque, perché ognuno di noi, non scherzo avrà una sua camera, quindi vale la scommessa, ma tanto non ti deve interessare, perché vincerò io> dico
<Certo vai convinta Payton> dice Jackson ridendo
<Tu ci scherzi Harris, ma io sono serissima> dico e appena finisce l'ora ce ne andiamo tutti insieme in mensa a mangiare insieme agli altri.
Appena siamo insieme agli altri parliamo de viaggio, e decidiamo di starci quattro giorni, dopodiché il quinto partiamo.
Kate ha una casa in Sardegna e tutti non vediamo l'ora di prendere il sole e farci il bagno nell'acqua più limpida che ci possa essere in Italia.
Quando ritorniamo al dormitorio io e le ragazze decidiamo di cambiarci e di andare a fare shopping per compraci qualcosa per il viaggio. Siamo già al ventinove maggio e manca poco. Domani avviserò i miei genitori del viaggio, ma non si sorprenderanno più di tanto, lo sapevano già.
Passo il pomeriggio con le ragazze e poi torniamo in dormitorio, la sera, per dormire.

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