6.Il mio vicino di casa

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Uno di questi giorni scaravento la sveglia giù dalla finestra.
Ma aspetta...
Oggi è sabato e non ho scuola.
Guardo il telefono e leggo "chiamata in arrivo da Laura".
Laura è mia madre e si, l'ho salvata con il suo nome.
Premo il pulsante per rispondere ed ecco che la sua voce riecheggia nella mia camera alle otto del mattino.
<<Ciao Ambra, come stai?>>mi chiede lei. <<Bene, ma fidati che se mi avessi chiamata per ora di pranzo, sarei stata ancora meglio visto che ho bisogno di dormire>> mi lamento io.
<< Sei la solita!>> esclama lei e visto che adesso comincerà sicuramente con le sue prediche, lascio il telefono sul letto e vado a lavarmi.
Una volta finito, torno in camera e come mi aspettavo mamma sta ancora parlando.
<< Quindi guai a te se uccidi il cane!>>
Mi dice seria.
<< Mamma, io non ho un cane>> le ricordo.
<< Sto parlando di quello che dovrai comprare!>> dice come se fosse ovvio.
<< ma perché?>> Domando
<< perché così ti sentirai meno sola>>
<< Non ho mai detto di sentirmi sola>>
<< Tesoro lo capisco senza che tu lo dica>> annuncia entusiasta.
<< certo mamma, come no, adesso devo andare, ci sentiamo dopo>>
<< vabene, ciao Ambrettina>> dice e chiudo la chiamata.
Ma perché doveva capitare a me, non potevo avere una mamma normale?

<< CAZZO MA SEI SCEMA?? LO VEDI CHE LUI NON TI AMA. MOLLALO!! >> urlo all'attrice in televisione, o meglio al personaggio, anche se non può sentirmi.
Le protagoniste stupide mi fanno incazzare.
Il suono del campanello mi distrae dai miei pensieri.
Visto che, Marta è andata a fare la spesa, mentre Pablo si sta occupando di alcuni servizi che riguardano la casa, mi alzo svogliatamente e vado ad aprire visto che nessuno lo farà al posto mio.
Appena apro la porta vedo Marcus.
<< Buongiorno bip>> dice sorridendo.
Sbam* gli ho sbattuto la porta in faccia.
Il campanello risuona ma non sembra avere intenzione di smettere, quindi gli riapro.
<< Ma dico sei matto? Vuoi rompermi il campanello come hai già fatto con le mie bellissime ovaie?>> Domando scocciata.
<< Buongiorno anche a te >> dice con un sorrisetto che la dice lunga mentre entra in casa mia come se avesse avuto il mio permesso.
<< Cosa vuoi?>> gli chiedo tagliando corto.
<< Una macchina>> risponde stupidamente.
<< Intendo cosa vuoi da me>> ribatto
<< Una macchina >>
<<Ma non ho una macchina!>> sentenzio.
<< Io si>> dice fiero di se stesso.
La stupidità di questo ragazzo è notevole quasi quanto la sua bipolarità.
<< E quindi? >> domando sbuffando
<< Quindi mi stai per baciare>>.

Cosa cazzo ho appena sentito?

<< Dovrei baciarti perché hai una macchina?>> Domando stizzita.
<< No, vuoi baciarmi perché sono bello>> dice facendo su e giù con le sopracciglia.
<< Non me ne può fregar di meno di quanto sei bello e di quanto sei figo quindi vai a torturare qualcun altro di sabato pomeriggio>> gli dico cercando di richiudergli la porta in faccia, ma lui mette un piede in mezzo impedendomi di farlo.
<< Hai appena detto che sono figo>> dice con un sorriso malizioso.
<< Senti ma che problema hai?>> Domando mentre sento le guance arrossarsi. Strano, l'imbarazzo non è da me.
<< Stai andando a fuoco>> mi fa gentilmente notare, ignorando la mia domanda.
<< È per la rabbia>>
<< E perché ti piaccio>> dice senza smettere di sorridere.
<< Oggi hai il senso dell'umorismo? Bello, quindi un giorno ti incazzi, l'altro sei gentile e l'altro ancora fai battute di poco gusto. Interessante bip>>.
Fa per rispondermi ma prende a squillargli il cellulare.
<< Vabbè io vado>> dice.
<< A lunedì bimba>> lo sento dire a bassa voce mentre si allontana.
Questo ragazzo ha dei seri problemi.
Sicuramente fa così per prendermi in giro, ma sta giocando con la ragazza sbagliata.
In fondo, si dice che se giochi troppo col fuoco ti scotti.

Decido di vestirmi per andare a fare un giro in città.
Opto per un top bianco e leggins neri con Adidas bianche.
Pettino i capelli lasciandoli liberi, senza legarli o piastrarli: li lascio liberi e indomabili, come me.
Appena esco di casa comincio a camminare velocemente.
Mi avvicino ad un parco da cui sento provenire della musica remixata.
Ci sono due ragazze che stanno ballando una difronte all'altra e dietro ciascuna c'è un gruppo numeroso di ragazzi.
Ora capisco, si stanno sfidando.
La ragazza bionda esegue una sequenza banale di passi e tutti le fanno un applauso mentre quella mora la guarda male.
Tutto qui?
Da piccola ho praticato diversi tipi di danza, per me questo è niente.
Raggiungo velocemente il centro pista e inizio a ballare senza pensare a chi potrebbe vedermi.
Lo faccio per lasciarmi andare.
Mischio l'hip hop alla danza moderna.
I passi mi escono spontanei.
La canzone parla di una ragazza che viene abbandonata dalle persone che amava e suscita in me una forte emozione che non so spiegare.
Improvvisamente inizio a ballare solo con il cuore, faccio passi che non mi ero mai spinta a provare.
La musica finisce ma io ho ancora gli occhi chiusi, ho sempre ballato così, non li tengo mai aperti.
Sento degli applausi e quando apro gli occhi vedo delle persone intorno a me.
Alcuni ragazzi mi si avvicinano per chiedermi il numero, le ragazze vengono a farmi complimenti e la bionda di prima mi fissa male mentre mi si avvicina.
<< Roscia, che ne dici di una sfida di ballo? >> mi domanda lei sicura di se.
<< Ti dico di si solo perché sei diretta come me >> le rispondo io.
<< Bene, iniziamo >> annuncia e un secondo dopo qualcuno fa partire la musica sulla cassa.
Lei inizia a muoversi a ritmo ondeggiando con i fianchi mentre esegue una serie di passi base.
Poi si ferma per far continuare me.
Le sorrido, chiudo gli occhi, e inizio con qualche salto mortale, solo per alleggerirmi un po'.
Proseguo con passi incrociati, onde con il corpo e infine salto per poi cadere in una spaccata centrale.
Apro gli occhi e incrocio le braccia sempre con il sorriso addosso.
Lei mi guarda con sguardo minaccioso mentre inizia a praticare dei bassi di break dance.
Niente male.
Ma posso fare di meglio.
Parto con passi di voughing, una danza particolarmente femminile.
Mentre la musica sta per finire mi avvicino a lei ancheggiando leggermente e muovendo le mani a incrocio, appena le arrivo quasi attaccata le poso una mano sulla fronte e la spingo leggermente via in segno di vittoria.
La musica termina e tutti mi applaudono mentre lei si allontana fingendosi annoiata.
Guardo le persone intorno a me, finché non ne vedo una in particolare e mi blocco.
È uno degli uomini che sogno ogni notte.

Capitolo terminato!
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Fatemi sapere😗
Alla prossima 😝💓

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