23. Lo sbaglio più giusto

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<< Che ci faceva una ragazza nel tuo appartamento? >>.

...

Lo fisso in attesa di una risposta.
<< Beh, quella ragazza era sempre complice di Laura >> mi spiega.
<< Ma non lavorava per soldi >> continua poi.
<< Cioè? >> Domando incuriosita.
<< Fin dall'inizio della missione mi fa il filo ma non le ho mai dato retta >>.
<< Ma quando se sei sempre stato con me?>> Mi sto irritando.
<< Semplice, prima che arrivassi, a scuola e ad ogni riunione del nostro " gruppo " >> dice.
Ah.
<< Ok e come mai non è stata arrestata? >>
<< La polizia non è riuscita ancora a rintracciarla >> mi risponde.
<< Comunque, il suo unico obbiettivo era mettersi con me e quello era l'unico modo di starmi vicino >> continua poi.
<< E poi anche sua madre lavora lì. È la donna che avevi conosciuto pensando fosse mia madre >>.
Ah.
Decido di cambiare discorso.
<< Sai Matteo >> inizio presa da un pensiero.
<< Si? >>.
<< Ora ricordo quando sognavo uno degli uomini dire " tranquilla non farà tanto male ". Non parlava con me, ma con mia zia. Le spiegava che non avrebbero fatto male i ricordi perché la droga me li avrebbe cancellati >> inizio nuovamente a piangere.
<< Ok, ok, non ci pensare >> dice abbracciandomi e cominciando ad accarezzarmi la schiena.
<< Solo, non capisco perché mia zia volesse uccidermi >> commento.
<< Beh, la poliziotta sostiene che fosse invidiosa di tua madre perché lei aveva ciò che a tua zia mancava >>.
<< Cioè? >> Domando confusa.
<< Non ti sei chiesta perché non hai cugini? Tua zia non ha avuto figli e inoltre tua madre aveva tutto, una famiglia felice e un ottimo lavoro o almeno così mi ha detto la poliziotta essendo che ha scavato nel suo passato per risalire al movente >>.
<< Ma perché uccidermi? >> Continuo imperterrita.
<< Beh, perché era un po' fuori di testa e non riusciva a vederti come una figlia, in te rivedeva sempre tu madre >> mi spiega.
Inizio nuovamente a tremare.
Mi tiene stretta a sé finché non mi calmo.
Quando i battiti del mio cuore tornano regolari mi stacco da lui che mi sorride per poi dirmi:
<< Adesso asciugati quelle lacrime che andiamo dalla tua migliore amica >> e a quelle parole sorrido anch'io.

...

Nel tragitto ripenso anche alla finta madre di Matteo che avevo conosciuto.
Penso che troppe di quelle persone non siano ancora state arrestate.
<< Piccola >> Matteo mi distrae dai miei pensieri.
<< Siamo arrivati >> dice poggiando una mano sulla mia coscia e lasciandoci una carezza.
<< Non devi pensarci più. È tutto finito >> mi assicura e annuisco in segno di risposta.
Ha ragione.
È tutto finito.
Scendo dalla macchina ed entro nell'ospedale insieme al mio... non so come definirlo.
Ha detto di amarmi e io non gli avevo neanche risposto quel giorno a scuola.
Poi non abbiamo più avuto modo di parlarne.
Matteo si rivolge ad un dottore.
<< Salve, sa dirmi di una certa Lucia...
>>
<< Lapis >> lo aiuto essendo che non conosce il suo cognome.
<< Si, guardi arriva giusto in tempo, a momenti dovrebbe essere dimessa. Accomodatevi pure >> ci dice indicandoci le sedie nella sala d'attesa.
Ringraziamo poi andiamo a sederci.
Appena vedo la mia migliore amica venire nella mia direzione le corro incontro fregandomene del fatto che sono in un ospedale.
Lei mi stringe forte e rimaniamo così per tanto tempo.
Quando mi stacco constato che sta veramente bene.
Sorridenti usciamo dall'edificio seguiti da Matteo.
<< Sono felice che stai bene >> le dico.
Poi inizio a raccontarle tutto ciò che è successo.
Lei rimane assai stupita.
Poi mi comunica che i genitori sono preoccupati per lei e che tra qualche ora verranno a prenderla e che dovrà tornare in Calabria.
Così Matteo ci accompagna in un centro commerciale per farci passare l'ultimo tempo insieme prima della sua partenza.
Insieme ci divertiamo e facciamo shopping insieme come non facevamo da molto tempo.
Quando i suoi arrivano siamo quasi arrivati alla stazione e dopo un lungo abbraccio finalmente la lascio andare.
< Non lasciarti fregare da nessuno, vai dritta per la tua strada senza mai voltarti >> uso le stesse parole che mi aveva dedicato lei prima che venissi a Roma.
Ancora me le ricordo.
Sono sempre state impresse dentro di me.
Lei si commuove e le asciugo una lacrima che le solca in viso.
Aspetto che sale sull'aereo e che si volta un'ultima volta, poi me ne vado mano nella mano con Matteo.

...

<< Dove stiamo andando? >> Gli domando incuriosita.
Stavolta però non rimango sorpresa.
Di nuovo il mare.
Ormai è diventato il nostro posto.
Mi conduce silenziosamente in riva.
Ormai il tramonto prende spazio nel cielo rendendo l'atmosfera straordinariamente romantica.
Lui si china davanti a me e afferra la mia mano.
<< Ambra Preziosi >> mi dice guardandomi negli occhi e lasciando un delicato bacio sulle mie nocche.
<< Vuoi essere la mia ragazza? >>.
Il cuore per poco non mi esplode dalla gabbia toracica.
<< Si! >> Urlo e non gli do il tempo di alzarmi che mi butto su di lui cadendo insieme sulla sabbia.
Ridiamo.
Poi ci baciamo.
<< Ti amo Ambra >>.
<< Ti amo Matteo >>.
E tutto finalmente va nel verso giusto.
<< Ho ancora una sorpresa per te >> mi comunica sorridendomi con le labbra e con gli occhi.
Annuisco per farlo continuare.
<< Lavorerò all'interno della polizia >> mi dice e la gioia esplode dentro di me.
<< Sono così fiera di te >> gli dico stringendolo a me fortissimo.
<< Anch'io lo sono di me stesso. E non lo ero da tanto tempo. Ma ora basta brutte compagnie. Basta autocommiserazione.
Ho una principessa da mantenere >> Dice, poi mi bacia di nuovo.
<< E poi qualcuno dovrà arrestare gli altri criminali >> mi fa notare.
<< Giusto >> sorrido di rimando.
Siamo entrambi felicissimi.
Ci sdraiamo e ammiriamo il cielo nelle sue svariate sfumature.
Ci teniamo per mano e chiudo gli occhi.
I miei incubi sono stati sconfitti.
Così come le mie paure.
Ora finalmente posso dirlo.
Innamorarmi di Matteo, buttarmi e vivere al 100 percento non è stato uno sbaglio.
Ma se così dovessi definirlo, lo chiamerei LO SBAGLIO PIÙ GIUSTO.

Fine💖

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