1 - L'arrivo della schiava

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The war is over

Il cielo era plumbeo quel giorno e Lucius Malfoy non se ne meravigliava affatto.
Era alla finestra del suo grande studio, il suo gufo era rientrato appena in tempo. Al momento dormiva esausto sul suo trespolo. Là fuori stava per scoppiare un'autentica tempesta.
Lucius osservava le nubi spostarsi, radunarsi in formazioni sempre più minacciose. Il vetro della enorme porta finestra rifletteva il suo volto pallido ed affilato, ancora notevolmente smagrito dagli ultimi eventi nonostante le guance fossero già più floride rispetto ad una settimana prima.

I suoi occhi grigi sembravano assorbire quelle nubi cariche di acqua. Lo sguardo dell'uomo si perdeva all'orizzonte e la sua mente lavorava febbrile.

La guerra era finita e soprattutto era vinta.
Harry Potter era infine stato raggiunto dalla collera dell'Oscuro Signore. Il suo amico Ronald Weasley aveva continuato a combattere anche quando ormai tutti gli altri avevano capito che era finita. Erano stati necessari tre Mangiamorte per abbatterlo. Lucius ricordava i suoi occhi vacui, pervasi di un furore insensato mentre schivava maledizioni su maledizioni.
Ma alla fine era crollato.
Lucius appoggiò lentamente il bicchiere pieno del tonico che il Guaritore gli aveva somministrato.
La sua lunga mano affusolata indugiò per un secondo accarezzando il piano della sua scrivania, dunque ricadde.

Hermione Granger era rimasta in vita e come lei molti altri.
Lucius inspirò a fondo, la quiete di quella stanza che gli era sempre stata familiare, nella quale aveva progettato quasi tutte le sue imprese ed assaporato i suoi trionfi, le sue cadute ora gli pareva solo un lontano ricordo. Eppure il silenzio era assoluto.
La stessa sorte di Hermione Granger era toccata anche ad altre persone... ma la Mezzosangue non sarebbe stata destinata al trastullo di Fenrir Greyback, dal momento che il Lupo Mannaro era rimasto ucciso.
La Mezzosangue era il suo bottino di guerra, ma non perché lo volesse o lo avesse richiesto.

L'Oscuro Signore non si rendeva conto probabilmente di averlo messo tanto in difficoltà con quella decisione presa con un cenno distratto. La faccenda dei prigionieri e dei sopravvissuti non era di suo interesse al momento.

A quanto pareva gli unici due frammenti della sua anima, finalmente reintegrati al corpo erano divorati da smanie che si estendevano oltre l'Oceano.
Di conseguenza aveva liquidato il suo piccolo tentativo di replica con un cenno della lunga mano innaturalmente pallida e scheletrica... Lucius non era così stupido da insistere.

L'uomo alto e sottile si mosse, a disagio. Pochi lenti passi sul costoso tappeto di fronte alla scrivania, con le mani intrecciate dietro la schiena. Detestava aspettare.
Gliela avrebbero portata - quasi fosse un oggetto - nel pomeriggio, verso le tre. Lucius scoccò uno sguardo incolore al grande orologio magico che scandiva il tempo con il suo ticchettio.
Erano le due e quarantacinque.

Narcissa aveva avuto per lui uno sguardo penetrante, ma non aveva espresso il proprio parere ad alta voce. Era riuscita a salvare loro figlio, Draco... ed in qualche modo Lucius sentiva che sua moglie non gli aveva raccontato tutto di quella faccenda, c'era qualcosa sotto.
Si era dimostrata troppo elusiva di fronte a domande dirette.

Non incrociava mai il suo sguardo... tranne quel giorno, il giorno all'indomani della Battaglia che aveva deciso le sorti di quelli ancora in vita.

Un sogghigno era passato di bocca in bocca tra i Mangiamorte nell'udire l'assegnazione perché la ragione ufficiale, certo era che Hermione Granger era troppo furba, pur essendo solo feccia Mezzosangue, e troppo utile per essere giustiziata.

Meglio trovare per lei un impiego, magari sfruttando il suo sorprendentemente acuto cervello.

Ma bottino di guerra, fondalentalmente significava una cosa sola... ed era per questo che i Mangiamorte erano stati scossi da un violento sussulto di risa represse nell'udire le Nomine.

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