One: "Straight?"

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<Jiminie, tu sai già a che attività aderire? > il cosiddetto periodo di panico all'inizio della scuola dove bisognava iscriversi ad un club a piacere era oramai arrivato, in addizione con i corsi obbligatori previsti dal regolamento d'istituto. Semplicemente "ansia", per Taehyung. Si sentiva come una bussola senza ago, non sapeva come ambientarsi.

<Onestamente pensavo di compilare il modulo come manager del club di basket...Sai li invidio, vorrei essere alto come loro.> Jimin iniziò a fantasticarci su. Sicuramente Jimin non era tra le cime dell'istituto ma in fondo non era nemmeno basso. Si ripeteva sempre che avrebbe preferito qualche centimetro in più.

<Ma no Chim tu hai altre bellissime qualità tipo..... ehm...>intervenne Taehyung,volendogli sollevare il morale con un po' di ironia, ma era così preso da tutto il resto che stava facendo una figura detestabile perché non gli usava venendo in mente un solo pregio.

Faccio schifo, pensa a qualcosa!

Taehyung era l'innocenza e a volte l'infantilità fatta persona. Non usava mai toni di malizia, o battute sporche o parole che lui considerava inadeguate o volgari. Non aveva tanti amici, Jimin era uno dei pochi.
Jimin d'altro canto era piú aperto e socievole, non aveva mai riscontrato problemi a fare amicizia. Conobbe Taehyung il primo anno di scuola. Vedendolo solo, si avvicinò e iniziò a parlargli di sé come se si conoscessero da sempre e ormai la loro amicizia durava da due anni. Jimin considerava Taehyung suo fratello, a volte cercava di trascinarlo da qualche parte o a conoscere un pò di gente ma col rifiuto del minore.  Insomma erano personalità contrastanti e in qualche modo s'influenzavano a vicenda.

<Tu Taehyung? Guarda che se scegli anche tu il club di basket m' incazzo. Devi essere indipendente.>Jimin ha sempre adorato Taehyung, ma di lui mal sopportava il fatto che non si sapesse comportare in maniera autonoma per certi versi.
Era convinto che Tae fosse una persona perfettamente consapevole e piena di ideali, seguire qualcun altro lo avrebbe bloccato.

<Si. In realtà ho pensato di diventare manager del club di pallavolo o addirittura parteciparvi... Tu che ne dici?> Jimin spalancò gli occhi. Si avventò sul minore abbracciandolo non permettendogli di respirare propriamente.

Ha intenzione di soffocarmi proprio quando mi sono finalmente deciso?

<Sono cosí fiero del mio bambino. Quando sei cresciuto così in fretta? Mio Dio, devo assolutamente annunciare sulle mie storie  instagram che il mio TaeTae ha appena compiuto la sua scelta! >

<Jimin, non respiro.>disse Taehyung con voce strozzata, abituato alle scenate di Jimin.
Jimin fece finta di asciugarsi una lacrima di gioia.

<Come sei esageratamente teatrale.>borbottò Taehyung. A volte essere considerato come un bambino dava un pò di noie.

<No, é l'inizio di un nuovo mondo, ammira anche tu Taehyung, cosa vedi?> Taehyung sospirò, avrebbe dato corda al più grande solo per qualche secondo.

<Il corridoio della scuola?> disse sarcastico.

<No Taehyung, guarda meglio, cerca il tuo io interiore, che cosa vedi davanti i tuoi occhi?> allungò il braccio davanti a sé come a predisporre una visuale migliore.

<Il professore di chimica che é appena uscito dalla classe...forza andiamo, o tra un po' l'unica cosa che vedrò sarai tu alla lavagna a pregare tutti gli appartenenti al sovrannaturale.> Jimin spalancò gli occhi, diciamo che non aveva un buon rapporto con la chimica.






Dopo la mensa, Tae chiese a Jimin di accompagnarlo a guardare i giocatori di pallavolo allenarsi. Era veramente intenzionato questa volta, non si sarebbe tirato indietro in preda alla timidezza. Non poteva continuare a retrocedere.

Volleyball Player. KOOKV [ITA] - In CorrezioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora