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<Ragazzi basta, se volete bisticciare potete andare fuori. Tae per favore perdonali, sono sempre cosí purtroppo.>disse Nam.
<Figuratevi... Non dovete chiedermi scusa...>rispose timidamente.
<É il minimo.>
Jungkook e Bo Gum si scambiarono un'occhiataccia che augurava mortela morte nel peggiore dei modi.

Quando Taehyung fu finalmente fuori da lì tirò un sospiro di sollievo. La pressione accumulata era insostenibile.
Tornò a casa e finalmente il pensiero di lui ed il letto lo alletta a particolarmente.
<Ciao mamma.>salutò la madre con un bacio sulla guancia.
<Ciao tesoro, come é andata a   scuola?>
<Bene, oggi a te invece?>
<Bene.>
<Jennie non é ancora tornata?>
<No oggi doveva fare un progetto... Torna verso le sette.>
<Okay... Io ora vado di sopra, sono stanchissimo e non vedo l'ora di mettermi un po' sul letto. Tu riposati un pò.>
Quando arrivò al piano di sopra si buttò sul letto e prese il telefono. Vide che gli erano arrivati dei messaggi da dei numeri sconosciuti. Una decina provenivano dal gruppo a cui era stato aggiunto, ossia il gruppo della squadra. Non perse tempo a salvare tutti i contatti.

Namjoon:'Ragazzi mi raccomando domani puntuali per l'allenamento.'

Jungkook:'A proposito a che ora é?'

Namjoon:' Dalle 4 alle 7.'

Bo Gum:'Tre ore?!'

Jungkook:'Ma sempre devi lamentarti?'

Bo Gum:'Moccioso.'

Jungkook:'Guarda che abbiamo la stessa età idiota.'

Continuarono a bisticciare per un bel po' finché Nam non intervenne.
Taehyung dopo aver controllato i messaggi sul gruppo andò a vedere quelli dell'altro numero privato che si rivelò essere Bo Gum.

Bo Gum:'Ehi Tae, domani ti andrebbe di vederci verso le tre, prima di andare all'allenamento?'

A Taehyung non piaceva particolarmente Bo Gum. Dopo le cose che aveva sentito da Jungkook, Tae comprese che pensava solamente ad una cosa... Tra l'altro lui era etero.

Taehyung:' Mi dispiace molto ma a quell'ora ho lezione.'

Scrisse, ed era vero.

Bo Gum:'Uff... Non puoi saltarla?'

Taehyung non sopportava quando gli chiedevano cose del genere. Lo studio per lui era fondamentale per riuscire a costruirsi un futuro e saltarlo senza una motivazione concreta e importante allora non aveva la minima voglia di saltare.

Taehyung:'Mi dispiace ma é importante.'

Il giorno successivo Tae era in ansia. Inoltre Jimin continuava a parlare dicendo cose che non avevano un senso apparente.
<Ti sembra normale che il telefono mi cada proprio sul marmo del lavandino? Proprio il giorno dopo averlo aggiustato? Mia madre mi uccide.>
<Hyung sei un danno.>
<Non glielo posso dire,sai di che cosa é capace quella donna. Mi toglie tutto per un mese,e lo sai che non posso stare due secondi senza telefono!>
<Ti farebbe bene stare un po' senza telefono, almeno potresti studiare un po' di più.>
<Cattivo.>Jimin gli fece il broncio.
Ad un certo punto qualcuno andò addosso a Taehyung.
<Ehi fratellino!>Taehyung si ritrovò davanti sua sorella maggiore.
<Jennie?>
<Uh, ciao Jennie!>esclamò Jimin.
<Ciao Chim Chim.>si diedero il batti cinque.
<Jennie che é successo?>
<Sei entrato nel club di pallavolo?>
<Si... Come fai a saperlo? Ho detto a mamma di non dirtelo...>
<E perché?>
<Perchè sei un'impicciona.>
<Come puoi dire questo della tua sorellona? Comunque pomeriggio ti vengo a vedere.>
<Cosa?! Jennie non ci provare nemmeno!>
<Daiii! Voglio vedere il mio fratellino giocare! É da tanto che non ti vedo giocare a pallavolo... Ogni volta che ti guardavo mi venivano i brividi... Davi il massimo in quello che facevi ed i risultati lo dimostravano. A volte a pensarci mi vengono le lacrime agli occhi...>
Tae dopo aver sentito ciò che Jennie disse rimase interdetto. Era felice di sentire ciò che la sorella disse.
Voleva dare il meglio di sé.
<Okay Jennie, ma non disturbare.>Jennie sorrise e abbracciò il fratello stritolandolo.
<Grazie, grazie, grazie!>

Taehyung andò in palestra con qualche minuto di anticipo. Entrò ma c'era un altro club che aveva finito l'allenamento e che si stava riposando. Era il club di basket. Uno di loro notò il ragazzo dai capelli argentei che intanto non riusciva a muovere un solo muscolo.
<Minho, vieni negli spogliatoi, tra un pò dovrebbe arrivare il club di pallavolo.>disse un altro.
<Voi andate, io devo vedere una cosa.>
<Okay.>
Il ragazzo si avvicinò a Taehyung che intanto stava tremando dalla paura. Non era arrivato ancora nessuno della sua squadra.
<Ehi tu, bellezza, come ti chiami?> disse Minho, quanto si ritrovò a mala pena a due passi di distanza dal grigio.
<K-kim Taehyung... Mi scuso, non volevo assolutamente disturbare l'allenamento, mi dispiace non pensavo che->
<Non hai disturbato l'allenamento, hai disturbato qualcos'altro bellezza.
Tu sei del club di pallavolo, giusto?>
Taehyung annuì.
<Mmh, lo sai che non ho mai visto qualcuno di una bellezza cosí meravigliosa?>il piú alto bloccò il più basso al muro mettendo un ginocchio tra le sue gambe e poggiando una mano alla parete e l'altra attorno alla vita del grigio.
<L-lasciami andare per favore...>Taehyung aveva le lacrime gli occhi. Si stava maledicendo per essere venuto prima. Poggiò le mani sul petto del piú alto facendo pressione per cercare di spostarlo ma senza nessun risultato positivo. Si stava maledicendo anche per il fatto di essere cosí esile senza un briciolo di forza.
<Ti piacerà vedrai.> Minho si avvicinò al suo collo. Inizio a baciarlò lentamente mentre Taehyung iniziò a piangere chiudendo gli occhi. Essere toccato in quel modo era veramente vergognoso. Tra l'altro da un ragazzo che nemmeno conosceva. Continuava a gridargli di lasciarlo stare ma non importava quanto gridasse.
Tutto ad un tratto Taehyung non senti piú il peso di Minho sul proprio corpo. Azzardò ad aprire gli occhi, e davanti a lui c'era la possente schiena di Jungkook a sbarrargli la vista.
Jungkook aveva allontanato Minho tirandolo da un braccio.
<Non dovresti importunare componenti di un altro club Minho. Soprattutto senza il loro consenso.>la voce potente di Jungkook fece tirare un sospiro di sollievo a Taehyung.
<É incredibile come tu stia sempre in mezzo alle palle Jungkook.>
<Una mia specialità.>
<Già, mi dispiace bellezza, purtroppo ci ha interrotti, ma avremo la possibilità di continuare.> sorrise maliziosamente e si allontanò negli spogliatoi.
A quel punto Jungkook si volto versó Taehyung che aveva le gambe tremanti.
<Ti ha fatto qualcos'altro?>domandò Jungkook con un'espressione impassibile sul volto.
Tae negò con la testa.
<Devi stare più attento, hai una costituzione troppo gracile. É facile dominarti.>
Taehyung annuí,senza guardarlo per poi sussurrare una parola.
<Grazie..>

Buon sabato a tutti.... E... Mi dileguo, non ho niente da dire e tra un devo uscire perciò dovrei iniziare a prepararmi... 😁
Scusatemi per eventuali errori di grammatica o di scrittura ma non ho tempo di ricontrollare i capitoli...
P. S. : NELLA REALTÀ QUELLA A CUI É CADUTO IL TELEFONO SUL MARMO SONO IO NON JIMIN... SONO UN DANNO... 😭

Choi Minho

Kim Jennie

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Kim Jennie

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Volleyball Player. KOOKV [ITA] - In CorrezioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora