Volleyball Player. KOOKV [ITA] - In Correzione

23

Era una bellissima giornata di primavera. Ciò che più dava questa impressione erano gli alberi fioriti. C'erano ovunque petali che coloravano le strade rendendole meno grigie e cupe. Un vero spettacolo. Taehyung arrivò a scuola con un sorriso stampato sulle labbra, al contrario di Jennie al suo fianco, stremata perché ieri sera aveva studiato fino alle 2.
<Voglio dormire.>disse con delle occhiaie viola sotto gli occhi.
<Ma dai Jennie sì più positiva.>Taehyung le rivolse un bellissimo sorriso che ebbe subito effetto sullo stato emotivo della ragazza.
<Si, positiva un corno. Giuro che oggi uccido il mondo.> come non detto, fece effetto fino ad un certo punto.
<Mi fai paura quando fai così.>
<Esagerato...>
<Comun->Taehyung si bloccò quando sentí due grandi mani poggiarsi delicatamente sui suoi occhi.
<Chi sono?> sussurrò una voce sensuale e bassa.
<J-jungkook?>in tutto ciò che stava accadendo Jennie li guardò stranita ma comunque con una specie di sorriso malizioso che in seguito avrebbe riservato esclusivamente al fratello cercando di punzecchiarlo il più possibile.
<Oggi, appuntamento, io e te, ti vengo a prendere alle 8. Ciao Jen Jen.>disse per poi andare avanti e non dando a Tae l'occasione di rispondere.
<Taehyungie, perché non hai detto niente alla tua sorellona.>Jennie aveva stampato in faccia un sorriso provocante. Tae diventò rosso.
<Jennie non iniziare!>
<Uff, cattivo.>

<JENNIEEE! AIUTAMI NON SO COSA METTERMIII!>era la prima volta che Taehyung chiese consiglio a qualcuno riguardo all'abbigliamento o qualcosa del genere. Jennie subito corse nella stanza del fratello buttando all'aria una ventina di capi.
<Ecco metti questi pantaloni che ti comprai io al compleanno e questa!> Jennie aveva tra le mani dei pantaloni di pelle nera e una casacca di raso con scollo a v sul petto.
<Jennie non hai capito niente, io quelle cose non me le metto. Non so ancora perché quella roba si trovi ancora nel mio armadio. Avrei dovuto buttarla tempo fa.>
<Senti Taehyung. Hai chiesto il mio aiuto. E ora fai quello che dico io. IN CASO CONTRARIO TI RINCHIUDO NELLO STANZINO!>
<S-subito capo!>Tae saltò subito sull'attenti. Anche se a malavoglia indossò sia i pantaloni che la casacca. Gli stavano entrambi da Dio. I pantaloni gli fasciavano le gambe magre ed il sedere rendendo visibile e accentuando ogni curva. La casacca gli ricadeva morbida sui fianchi e la scollatura a v la rendeva più provocante.
<Jen credo che siano esagerati. In fondo dobbiamo solo uscire e poi non mi ci vedo proprio in abiti del genere.>
<Si...in effetti.>
<Quindi mi posso cambiare?>disse Taehyungie con un briciolo di speranza.
<ASSOLUTAMENTE NO, PROVACI E TI TRANCIO.> Tae non capí perché ma la sorella aveva degli sbalzi d'umore incontrollabili che mettevano paura.
<Okay...>si arrese anche se si vergognava ad andare in giro così.
<Ora ti devo truccare e magari farti anche i capelli.>
<COSA?>
<Ti ricordo che non hai diritto di parola perciò siediti sul letto, stai zitto e fidati delle mani di tua sorella.>
Jennie passò leggermente un rossetto rosso sulle labbra di Taehyung. In seguito mise un pò di ombretto marrone sui suoi occhi. I capelli invece li rese mossi facendoli ricadere morbidi sul viso. Era perfetto anche senza trucco ma voleva in qualche modo renderlo più sensuale del solito e ci era riuscita con giusto giusto un po' di rossetto e ombretto. Tra l'altro li aveva sfumati così bene che non sembrava trucco ma effetto naturale.

Jennie fece alzare Taehyung dal letto per portarlo in bagno davanti allo specchio.
<Oh... Wow...>Taehyung continuava a guardarsi.
<Sei praticamente perfetto, ora vai a metterti le scarpe che il tuo principe azzurro sta arrivando.>Jennie lo spinse fuori dal bagno dandogli una sculacciata sonora.
Quando Taehyung fu pronto, la ragazza lo spinse fuori dalla casa lei stessa per evitare che si cambiasse. La macchina di Jungkook era parcheggiata all'ingresso con la figura del moro poggiata sulla sportella mentre digitava qualcosa sul telefonino. Il ciuffo era come al solito ordinato e sembrava morbido come seta appena filata. Indossava una camicia bianca con le maniche sollevate fino agli avambracci e con i primi bottoni sbottonati che mostravano il suo petto tonico. Indossava dei semplici jeans strappati sulle sulle ginocchia e delle timberlands color marrone chiaro.
Era veramente da togliere il fiato. Il corvino quando alzò lo sguardo sul grigio si bloccò per un momento.

Partí dai capelli che gli ricadevano morbidi in onde lucenti, guardò gli occhi contornato dall'ombretto, le labbra semiaperte e rosse, la casacca nera che lo avvolgeva completamente e ciò che più lo fece eccitare, quei pantaloni strettissimi che gli evidenziavano le gambe morbide e quel sedere fantastico che si ritrovava.
<M-mi stai mettendo a disagio.>Tae era rosso in viso.
<Scusami... Ma non posso fare a meno di guardarti.>
<Non è colpa mia... Non volevo conciarmi in questo modo assurdo, solo che mia sorella mi ha costretto minacciandomi di morte prematura.>Jungkook ridacchiò scuotendo la testa.
<Sei, veramente uno spettacolo.> Jungkook si avvicinò a lui, gli cinse la vita con entrambe le braccia e lo baciò, lì davanti alla sua macchina,senza vergogna. Tae si mise sulle punte per raggiungerlo.
<Non ho mai visto un'opera d'arte del genere.>Jungkook si staccò dal bacio e posò delicatamente una mano sul viso di Tae, per poi muovere il pollice su e giù accarezzandogli dolcemente la guancia.

Intanto dalla finestra del piano di sopra, due bambini troppo cresciuti facevano a gara per chi avesse più spazio per riuscire a vedere.
<JENNIE HAI LASCIATO CHE IL MIO DOLCE BAMBINO USCISSE CONCIATO IN QUEL MODO?>
<Zitto Seokjin, guarda quanto sono carini.>
<Un punto a tuo favore...>

I LOVE YOU ALL SO MUCH, THANK YOU💕