Volleyball Player. KOOKV [ITA] - In Correzione

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Finalmente la festa era finita. I tre ragazzi stavano finendo di mettere tutto apposto o la madre del ragazzo dai capelli arancioni avrebbe ucciso tutti e tre senza mezzi termini. Stavano per crollare ma per fortuna il danno non era colossale perciò riuscirono a sistemare tutto entro una quarantina di minuti. Quando terminarono dopo essersi cambiati si buttarono tutti sui letti.
<Oggi é stata una giornata pesantissima.>disse Jimin.
<Già ma almeno ci siamo divertiti. Vero Taehyungie.>
<Già, ancora auguri hyung.>
<Grazie.>Hoseok scompigliò i morbidi capelli del più piccolo.
<Comunque, ora direi che sia ora di dormire, i miei occhi non reggono più.> il rosso immerse la faccia nel cuscino.
<Buonanotte.>
<Notte.>
<Notte notte.>

Un prato si estendeva per kilometri. Non si vedeva altro a parte un enorme tappeto verde. Taehyung continuava a camminare. Non sapeva dove andare ma non aveva controllo del suo corpo perciò non riusciva a fermarsi. Camminò per un bel po' fino a che lo scenario attorno a lui cambiò. Tutto ad un tratto si ritrovò in un bosco. L'odore di umido si fece sentire. All'orecchio gli arrivò un ticchettio continuo. Piano piano iniziarono a scendere gocce d'acqua,che diventarono sempre più frequenti finché non divenne un'acqua zone vero e proprio. Mentre era concentrato a vedere la pioggia che continuava a cadere si sentí venir preso dal polso.

Aprí gli occhi di scatto. Jimin e Hoseok stavano ancora dormendo. Prese il telefono dal comodino e controllò l'orario. 5:58. Ne approfittò anche per controllare le notifiche. Sbiancò quando si accorse di non aver avvisato la madre delle sue condizioni e la prova furono i 17 messaggi e le tre chiamate perse. Subito scrisse alla madre che stava bene e che non l'aveva fatto di proposito a non risponderle ma che appena si è poggiato sul letto ha preso sonno per la stanchezza.
Quelli della madre non furono gli unici messaggi. C'è n'era uno anche da Bogum e due da Jungkook. Tae si era ricreduto su Bogum. Se ne era  affeziomato. Così aprí prima la chat di Bogum.

Bogum:'Ehi Tae come va? Tutto bene la schiena? Mi dispiace per come sia andata la serata. Mi dispiace anche che non sia riuscito a salutarti.'

Taehyung sorrise leggermente a quel messaggio.

Taehyung:'Tutto bene, grazie mille per tutto. Scusami se non ti ho risposto prima ma sono crollato ieri sera.'

Dopo aprí la chat con Jungkook.

Jungkook:' Tae, scusami veramente... Mi dispiace. Non ho idea di cosa mi passasse per la mente in quel momento. Ti giuro che mi odio per quello che ho fatto, non avrei mai dovuto. Mi scuso anche per aver quasi colpito il tuo amico. Jimin, giusto? Se non ci fossi tu probabilmente l'avrei fatto. Non so come dire mi dispiace. E trovo giustissimo il fatto che tu non mi abbia perdonato. Con questo non voglio assolutamente farti pena e farmi perdonare, sarei ancora più spregevole di quanto già io sia, voglio solamente farti arrivare il messaggio che sono veramente senza scusanti ma che non avevo intenzione di causati dolore.'

Jungkook:' Anzi, lascia stare per favore. Mi sento ridicolo. Perché non si possono cancellare i messaggi?'

Taehyung sorrise senza accorgersene.

Taehyung:' Jungkook...ti ho già perdonato...'

Quella sera Jungkook non riusciva a dormire. Aveva mandato quei messaggi a Tae ma il senso di colpa non se ne andavano. Si sentiva veramente uno schifo per aver ferito fisicamente un essere cosí puro e innocente come Taehyung. Non riuscendo a dormire si alzò dal letto e andò al piano di sotto in cucina. Prese l'acqua dal frigo e dopo averla versata in un bicchiere la bevve tutta ad un fiato.
<Dannazione.>sussurrò frustrato.
<Fratellone che succede?>sobbalzò a sentire la voce della sorella.
Si giró a guardarla. Aveva il viso posato sulle mani e i gomiti poggiati al marmo che componeva il bancone dell'isola della cucina,mentre i lunghi capelli biondi le ricadevano morbidi sulle spalle.
<Lisa,che ci fai ancora sveglia a quest'ora?>
<Potrei rivolgerti la stessa domanda.>la sorella ghignò furbamente.
<Non riuscivo a dormire.>
<Ah,e come mai? Chi é così importante da occupare addirittura i tuoi pensieri?>Lisa era solita prendere in giro il fratello ed era l'unica persona a cui era concesso.
<Mamma e papà sono partiti? >
<Si, ma ti pregherei di non far finta di non sentire le mie domande.>
<Piccola peste.>Jungkook si avvicinò a lei e le scompigliò i capelli.
<Daaaaaiiii.>Jungkook iniziò a dirigersi verso la sua stanza, ignorando la sorella, ma un peso gli saltò sulla schiena.
<Lisa ma che diamine?>prontamente il fratello la prese dalle gambe per impedirle di scivolare.
<Dimmeloo!>dopo che Lisa parlò ci fu un attimo di silenzio spezzato dalla risata sincera di Jungkook.
<Sei sempre una bambina.>gli atteggiamenti della sorella gli fecero venire in menre alcuni aneddoti di quando erano bambini, quando lui prendeva in giro giocosamente Lisa e lei gli saltava addosso per fargli ritirare ciò che aveva appena detto. Lisa si é sempre comportata come un maschiaccio, nonostante le piaccia il trucco, e quelle cose da ragazze riguardo al carattere ci sono dei tratti maschili.
<Tsk, bambina a me...>

Quando si svegliarono anche gli altri due ragazzi, dopo aver fatto colazione si aggirarono per le strade di Seoul e tra i vari negozi. Jimin aveva messo in croce la povera commessa di un negozio. Aveva chiesto per lo meno una dozzina di capi mentre Hoseok e Taehyung lo aspettavano fuori dal camerino.
<Ah... A volte richiede un esigenza inumana, alla pari di un bambino.>sospirò Hoseok divertito dalla situazione.
<Già, hyung ti ricordi quella volta, quando entrammo da Hard Rock e svuotò mezzo negozio con la carta di credito dei genitori?>
<Purtroppo si, me lo ricordo. E le robe erano cosí tante che nell'armadio non ci entravano, perciò le dovette mettere nello sgabuzzino. Quando la madre andò nel ripostiglio per prendere il ferro da stiro una pila di robe le caddero addosso. Povera donna.>
<Guardate che vi sento!>disse Jimin dal camerino.

Dopo quella mattinata trascorsa spensieratamente assieme ai suoi due migliori amici ritornò a casa accompagnato da Hoseok, l'unico che aveva la patente. Suonò al campanello, ma la figura che gli si presentò davanti fu del tutto inaspettata.

Lalisa Manoban(Lisa)

Non so perché ho questa tendenza di pubblicare i capitoli a orari insoliti. Comunque, secondo voi, chi è il misterioso personaggio che si trova a casa si Tae? Se riuscite ad indovinarlo al 90 % pubblico domani, un solo tentativo a persona. 😇

P.S.: Scusate per eventuali errori grammaticali, provvederò a correggerli appena finisco il libro.