Volleyball Player. KOOKV [ITA] - In Correzione

19

Jungkook si inginocchiò alla sua altezza e lo abbracciò poggiando il mento sul suo capo. Taehyung si dimenò.
<LASCIAMI SUBITO! NON MI TOCCARE!LASCIAMI!>
Ad un tratto sembrò come se avesse perso le forze e un flebile sussurro accarezzò le sue labbra.
<Lasciami...>le mani che prima colpivano il petto di Jungkook ora si erano adagiate su di esso, mentre il corpo del biondo continuava a tremare per i continui singhiozzi.
Jungkook gli accarezzò dolcemente i capelli.
<Mi ero assegnato l'incarico di proteggerti, ma non ci sono riuscito. Non riesco nemmeno a salvaguardarti da me stesso...>sospirò.
Tae non rispose ma con il passare dei secondi iniziò a respirare più lentamente, riprendendo il fiato che aveva perso a gridare e a dimenarsi.
<Perché mi fai questo...>Taehyung sapeva che non si stava riferendo a ciò che aveva fatto precedentemente Jungkook, bensì alle emozioni che quel ragazzo corvino gli faceva provare anche parlandogli solamente o sfiorandolo a malapena.

Erano passati un paio di giorni. Entrambi non ne fecero parola con nessuno, e Taehyung per nascondere i segni utilizzò il fondotinta della sorella. Ogni volta che vedeva Jungkook, il biondo si irrigidiva e non riusciva a ragionare in modo coscienzioso. Sembrava quasi una di quelle ragazzine che davanti alla proprio crush diventano isteriche e perdono l'uso del linguaggio.

Quel giorno era sabato. Il pomeriggio ci sarebbe stato l'appuntamento con Jackson e non vedeva l'ora. Era ormai da una buona ventina di minuti che stava rovistando nel suo armadio in cerca di qualcosa che potesse essere adatto per l'imminente occasione.

Alla fine prese dei jeans larghi e una camicia di almeno tre taglie più grande. Stava iniziando a fare freddo perciò indossò anche un giubbotto. Jackson sarebbe passato di lì tra pochi minuti. Infatti dopo un po' sentí un clacson. Uscì da casa e chiuse la porta per poi raggiungere il ragazzo in macchina.

<Buon pomeriggio principessa.>Tae arrossí.
<N-non sono una principessa...>borbottò incrociando le braccia al petto.
<Si che lo sei, sei la mia dolce e bellissima principessa.> non seppe come fu possibile ma Taehyung divenne ancora più rosso.
Il silenzio che durò pochi secondi fu interrotto da una risata che Tae trovò semplicemente magnifica.
<Sei adorabile.>

Jackson portò Tae in un parco dove c'era un bellissimo laghetto artificiale in cui alloggiavano alcune anatre. Appena arrivarono Tae si fiondò, come un bambino, ad ammirare quei volatili.
<Wow.>si aggrappo alla ringhiera e si sporse leggermente. Jackson lo raggiunse e lo abbraccio da dietro posando il viso sulla spalla del più basso.
<Sei un bambino.>ridacchio il più grande.
<N-non è vero.>
<Si invece.>
<No.>
<Si.>
<No.>
<Si.>
<No->Taehyunh venne interrotto dalle labbra di Jackson che si posarono dolcemente sulle sue.
Rimase spiazzato da quel gesto e notò una cosa in particolare. Quando Jackson lo baciò sentiva caldo ma quando lo baciava Jungkook, quella era una cosa a parte. Il nucleo di una stella sarebbe stato più fresco della sua temperatura corporea.
Taehyung allontanò Jackson.
<Perdonami, ma onestamente non mi sembra il caso...>disse il biondo. Jackson spalancò gli occhi. Forse era stato un pò troppo avventato.
<Scusami.>
<Tranquillo, ora se non ti dispiace vorrei fare una passeggiata da solo. Mi dispiace che sia finita così la serata... Ma sono un po' stanco.>
<Se vuoi ti accompagno a casa.>Jackson sperava di poter passare anche solo qualche minuto in più con lui.
<No, tranquillo, ma grazie mille. Ci sentiamo, okay?>disse allontanandosi a retroso e facendo un cenno con la mano che venne ricambiato dall'altro.

Tae non si stava sentendo molto bene, gli girava la testa e non sapeva come riusciva ancora a mantenersi in piedi, non sapeva nemmeno se sarebbe riuscito a ritornare a casa senza problemi e sano e salvo. Il dubbio non tardò ad essere chiarito. Improvvisamente le sue gambe cedettero e si accasciò sul marciapiede privo di forze.

Lisa stava camminando, adorava farsi una passeggiata, soprattutto nelle belle giornate. Solitamente il sabato usciva con le sue amiche, ma quella sera aveva intenzione di ritirarsi presto, perciò fece tutto da sola. Mentre continuava a camminare intravide da lontano un corpo steso a terra. Subito corse a perdifiato verso quel ragazzo. Appena fu abbastanza vicina riconobbe i dolci lineamenti di Taehyung.
<Oh mio Dio.>esclamò. Si abbassò alla sua altezza e gli controllò il polso per essere sicura che il cuore battesse ancora e dunque fosse vivo. Emise un sospiro di sollievo quando sentí i battiti regolari del biondo. Avvolse un braccio di Tae attorno alla sua spalla e lo trascinò fino a casa sua. Taehyung per fortuna non era pesante e fu più facile per la bionda condurlo a casa. Appena arrivarono lo fece stendere sul suo letto. Controllò la sua temperatura. Era bollente. Lisa corse subito in bagno e con l'acqua gelata bagnò la prima pezza che trovò in giro per la casa. In seguito gli tolse il giubbotto delicatamente per evitare che la temperatura aumentasse ulteriormente.
<Taehyung...>mormorò preoccupata.
Quel ragazzo era così piccolo e tenero ai suoi occhi che si sentiva in dovere di proteggerlo a qualunque costo.

Lisa verso le 11,sentí la porta sbattere al piano di sotto. Pensò subito al fratello scendendo di fretta le scale. Infatti era lui, solo che era ubriaco fradicio e una ragazza gli stava attaccata peggio di una zecca.
Lisa era rossa di rabbia a quella scena ripugnante. Si vedeva a kilometri di distanza cosa provasse Jungkook per Taehyung, e lui si portava a casa una sgualdrina?
<Jeon Jungkook, se la tua ragazza non va fuori da questa casa tra 20 secondi giuro che uccido te e lei e vi rinchiudo nella stessa stanza.>
<Eddai,Lisa mi sto solo divertendo.>biascicò e la ragazza rise è passò le mani sul petto del ragazzo.
<Taehyung é di sopra, con la febbre alta.>Jungkook spalancò gli occhi, sembrò ritornare lucido improvvisamente. Cacciò la ragazza in malo modo e salì subito al piano di sopra, rischiando quasi di cadere.

Ed ecco un altro a Capitolo ad orari indecenti. Comunque spero vi piaccia.