"Ciel - lo chiamò, inarcando un sopracciglio - cosa ci fai qui?". Il ragazzo fece per dire qualcosa, ma s'interruppe poiché in realtà non sapeva che rispondere.
"Emh - sussurrò dopo un pò - cena di lavoro! Ma non parliamo di me! Tu e Alois avete attirato molta attenzione lì dentro - si avvicinò - è tutto apposto?"
Sebastian chinò lo sguardo, forse per evitare di mostrare l'espressione quasi rassegnata che aveva stampata in viso.
"Abbiamo litigato, ma non è una novità - rispose piano - è sempre stato così"
"Non ti va di parlarne? - domandò andandogli ancora più vicino - sarò un avvocato ma sono abbastanza bravo ad ascoltare gli altri e ad, ahimè, dare consigli".Il corvino sollevò lo sguardo, arrossendo leggermente alla vista dei suoi occhi blu mare fissi su di se, e dopo essersi sgranchito la voce, prese a parlare.
"Litighiamo sempre - spiegò - ogni volta che provo a dimostrargli in modo più profondo il mio affetto.... lui mi rifiuta malamente.. arrivati a questo punto non so se sono io a pretendere troppo o sia lui il problema"
"Oh, capisco - rispose imbarazzato - ma... non sai se dietro c'è qualche motivo in particolare?"
"In realtà c'è - sussurrò quasi impercettibilmente - prima di conoscere me.... è stato violentato". Ciel si zittì completamente a quelle parole, dinnanzi quel fatto che mai e poi mai si sarebbe immaginato.
"Violentato? - ebbe la forza di chiedere dopo un pò - come sarebbe a dire?"
"E' proprio come ti ho detto. Alois era così timido e impaurito quando l'ho conosciuto, ma nonostante ciò sono riuscito a tenerlo con me. Ma da quello che puoi capire, da quel punto di vista non siamo affatto messi bene. Credo che abbia paura quando provo a toccarlo, credo che gli ricordi... ciò che è successo"
"Beh, non puoi biasimarlo - sospirò - anche io reagirei come lui. Spero almeno che lo stupratore non sia rimasto impaurito"
"E invece non è così - sospirò - non so di preciso come siano andate le cose, perché è successo prima che io e Alois ci conoscessimo, però so per certo che non l'ha neanche denunciato, per qualche strano motivo""Oh - sussurrò massaggiandosi il collo - è terribile. Comunque sia.... lo capisco. Non è piacevole essere costretti a fare qualcosa che non si vuole, soprattutto se si tratta di qualcosa di così.... intimo".
"Vuol dire che è successo anche a te?" - sussultò.
"No, no, no, per niente! - rispose agitato, ma felice del fatto che si stesse preoccupando per lui - è solo che mi metto nei suoi panni, tutto qui, e dovresti farlo anche tu. So che state insieme da un pò, ma forse ad Alois serve solo più tempo. Prima o poi riuscirà a superare questa fase, pertanto non forzarlo". Si diede nuovamente dello stupido, poiché si stava ritrovando a dare dei consigli al suo compagno su come comportarsi con un altro, ma non vedeva altra soluzione, quella situazione lo aveva particolarmente colpito.
"Eh?! - sussultò ad un tratto vedendolo ridere - perché ridi?"
"E' solo che la trovo una cosa buffa - disse sorridendo - fino a qualche giorno fa non ci conoscevamo neppure, adesso invece stiamo qui a parlare dei miei segreti più intimi. Chi l'avrebbe detto mai..."
"Già - disse arrossendo e mettendosi una mano in tasca per poi uscirla velocemente - chi l'avrebbe detto mai"
"Mmh? - chiese il corvino - cosa tieni tra le mani?". Ciel non si era neanche accorto di avere il biglietto tra le mani, ma fu comunque lieto di rispondere a quella domanda.
"E' un biglietto.... per una fiera di antiquariato.... che però non ho mai usato".Sebastian sgranò gli occhi, e immediatamente diresse la mano verso la tasca del giubbotto, estraendone il portafoglio.
"Non posso crederci - disse aprendolo - ce l'ho anche io... vedi?". Ciel guardò il piccolo pezzo di carta rettangolare e di colore giallo, il quale era identico al suo, fatta eccezione per il timbro che aveva stampato sulla parte superiore.
"Come mai lo tieni conservato? - chiese - hai conosciuto Alois in quel posto, per caso?"
"Sì - rispose - non mi va di gettarlo, è qualcosa di speciale. E tu invece? Come mai non l'hai ancora usato?"
"Avrei dovuto usarlo - sussurrò tenendo lo sguardo basso - quel giorno di tre anni fa. Se solo fossi andato alla fiera anziché rimanere a casa a studiare, adesso avrei una vita diversa"
"Addirittura? - chiese ridendo - un solo dettaglio avrebbe potuto stravolgere così la tua vita?"
"Più di quanto immagini" - sussurrò guardandolo negli occhi. Si guardarono a lungo, non trovando forse più nulla da dire, con il solo rumore delle macchine che correva nella strada accanto. Gli animi sembravano stare per riscaladarsi, così come le loro goti ora inspiegabilmente arrossate.
"Sono.... molto felice di aver parlato con te, questa sera - sussurrò Sebastian accennando un sorriso - e sono felice che sia tu a consigliarmi, sei una persona migliore di quel che credevo"
"Oh, grazie - disse sorridendo - tu invece sei sempre il Sebastian che conosco"
"Cosa.... cosa intendi?" - chiese l'altro.
Avrebbe tanto desiderato dirgli la verità, dirgli che il rapporto che in realtà avevano era qualcosa di molto più profondo, un rapporto che lui aveva rovinato con la propria cocciutaggine. E magari, con un bacio avrebbe potuto fargli capire ogni cosa, avrebbe potuto riportare alla sua mente ricordi di un mondo lontano che in realtà non erano mai esistiti.
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Kuroshitsuji-Black Butler/ mondo parallelo (cielxSebastian) [COMPLETATA]
RomanceCiel è un ragazzo che appartiene all'alta classe e come tale ha dei doveri e una certa etica da rispettare. È costretto dal padre a studiare legge ma a lui non interessa più di tanto. Conoscerà Sebastian e sarà amore a prima vista, per lui rinuncer...