27) GIORNATA TRA AMANTI

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Ciel non era mai stato più felice di andare a lavoro. Ovviamente vi era un motivo in particolare a questa sua felicità, cioé che ad attenderlo vi era non la noiosa e solita routine, bensì la persona che amava. Quale fosse il motivo ancora non lo sapeva, sapeva solamente che quella era una situazione surreale, stava accadendo proprio a lui, e soprattutto non sapeva come si sarebbe comportato quando si sarebbe ritrovato davanti a Sebastian, visto che quest'ultimo era diventato per lui come una droga, soprattutto dopo l'ultima volta.
Quando arrivò dinnanzi il palazzo del suo studio, scese dalla macchina, tenendo in mano la sua valigetta e guardandosi intorno.

Sussultò con forza quando lo vide: lui stava lì, con le mani in tasca, stava girando continuamente il capo come se stesse aspettando qualcuno, ed era vestito con un abito nero completo di pantaloni aderenti, giacca, e una camicia bianca. Non l'aveva mai visto, in nessuno dei due mondi, vestito così elegantemente, e stava davvero, davvero molto bene. Dischiuse dapprima le labbra, e solo pochi secondi dopo si ricordò di contenersi, e così facendo si indirizzò verso il suo amante, cercando di apparire il più serio e indifferente possibile.

"Buongiorno" - si limitò a dire, mordendosi le labbra per trattenere l'impulso di saltargli addosso.
"Buongiorno" - rispose accennando un sorriso. Entrambi si guardarono negli occhi per poi distogliere lo sguardo , era evidente sia l'imbarazzo, sia la voglia che avevano di stringersi l'uno tra le braccia dell'altro, una voglia che ben presto esplose come una bomba.
Si voltarono nuovamente a guardarsi, e perdendo per un attimo la lucidità e il timore che qualcuno potesse vederli, si saltarono letteralemte addosso, prendendo a baciarsi con una passione estrema, come se fossero stati lontani anni e come se fosse impossibile staccarsi. Solo arrivato ad un certo punto, Ciel ritrovò la razionalità, staccandosi a fatica e guardandosi intorno.

"Oh, ok d'accordo - sussurrò tra gli ansimi, staccandosi leggermente - calmiamoci. Intanto... Sebastian.. perché? Cioè.. tu qui? Mi faresti almeno la cortesia di spiegarmi...?"
"Beh, ti spiego subito - sospirò - ieri sono andato da Alois, con l'intenzione di dirgli del mio tradimento.."
"Cosa?!" - sussultò incredulo.
"Già, ma non l'ho fatto - ammise - Non ci riesco, sarebbe un colpo troppo grande per lui. Però è pur vero - lo guardò - che mi sono reso conto di non riuscire a stare senza di te"
"Davvero?" - sussurrò con gli occhi lucidi.
Il corvino fece un cenno con il capo.
"Forse è un pò troppo guidato dai sensi di colpa, e per questo Alois ha deciso di lavorare lui al negozio per un periodo, in modo da potermi permettere di riposare. Lui crede che io sia a casa, non sa che sono qui, e non sa che voglio che mi presenti come tuo tirocinante. Ovviamente è tutta finzione, sto facendo tutto questo... per poterti stare vicino... è come una sorta di maledizione... ma non riesco a starti lontano, mi è diventato impossibile"
"Tu... - fremette a quel punto - tu hai fatto tutto questo.... solo per potermi stare accanto?"
"Beh... so che non dovrei andarne fiero - borbottò arrossendo - ma se devo fare l'amante, almeno devo farlo bene. Ti fa piacere che io sia qui?"
"Sì - ammise arrossendo leggermente - mi fa molto piacere. Molto bene. Allora andiamo, e ricordati che io sono il capo, pertanto dovrai fare quello che dico io, anche se è finzione"
"Stranamente, la cosa non mi dispiace - sussurrò con fare malizioso, afferrandolo per un braccio - hai risvegliato in me certi istinti"
"Oh, d'accordo, risparmia queste dolcezze per dopo" - sussurrò in modo provocante e battendo ripetutamente le ciglia, facendogli poi segno di seguirlo.

Entrambi entrarono nel grande studio legale, e nonostante fra i due ci fosse una bella alchimia che li avrebbe portati a stare tutto il tempo appiccicati, furono costretti a mantenere un rapporto freddo e distaccato, in presenza di altri.
Ma nonostante ciò, bisognava essere ciechi per non accorgersi del profondo sentimento che li legava.

Quando furono arrivati al loro piano, uscirono dall'ascensore, e immediatamente, Elizabeth si catapultò addosso a Ciel.
"Buongiorno signor Phantomhive - salutò - è un piacere vederla, oggi ci sono molte cose da fare e... - s'interruppe, vedendo la figura di Sebastian - oh ... ma noi ci conosciamo?"
"Sì, vi si conoscete - sospirò l'avvocato - Elizabeth, Sebastian sarà il mio nuovo tirocinante d'ora in avanti, mi aiuterà quando serve"
"Ma è per questo che ci sono io" - rispose offesa.
"Non è la stessa cosa, tu sei solo la mia segretaria, e poi sono io che faccio le regole, pertanto così ho deciso, andiamo Sebastian"
"E' stato un piacere rivederla, mi spiace per averle rubato le mansioni" - disse il corvino sorridendo, con una punta di cattiveria nella voce.
"Oh, questa poi - sbuffò la bionda - non posso crederci!".
I due entrarono nello studio, e quando lo fecero, Sebastian si fece avanti, guardandosi intorno e guardando poi il panorama della città al di là della facciata in vetro.
"Wow - sussurrò - non ricordavo una vista così bella da quassù. Certo che la tua posizione è molto di prestigio"
"Già - sospirò andandogli accanto - in effetti.."
"Non credi che la tua reputazione si rovinerebbe se si venisse a sapere che un avvocato prestigioso come te tradisce la sua quasi moglie con due uomini?" - chiese sorridendo.
"Non mi importa molto in realtà - dichiarò - e poi volevo farti una domanda.... il tuo debito... non ti importa più di estinguerlo?"
"Beh, da un lato vorrei salvare il negozio, ma da un alto preferirei non saldarlo" - dichiarò.
"Ma... ma tu non devi sposare Alois?"
"E tu non devi sposare Elizabeth? - chiese guardandolo - vedi, siamo nella stessa barca. Vedrai, prima che quel giorno arrivi troveremo una soluzione definitiva"
"Prima che quel giorno arrivi?! - sussultò -Sebastian, il mio matrimonio è alla fine di questo mese, un mese che, se non te ne fossi accorto, sta passando in fretta. Mi spieghi come facciamo, è assurdo...!"
"Hey - disse zittendolo con un bacio e attirandolo a se - fidati di me, vedrai che troveremo il modo, promesso". Ciel fu costretto a zittirsi a quel bacio, e a ricambiarlo, sorridendo poi come un ebete. Non poteva non fidarsi, lui non lo aveva mai deluso, forse si stava davvero preoccupando troppo.

Kuroshitsuji-Black Butler/ mondo parallelo (cielxSebastian) [COMPLETATA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora