<ma, preside, la prego! Dovrei solo assentarmi per un giorno e poi tornerò, glielo prometto>
<mi dispiace, ma non posso permetterglielo. Se i mortis approfittassero di questo per attaccare il castello e lei non fosse presente, temo che sarebbe davvero la fine di Alfagor>
<ma ci sono Maldensi e Francis che possono combattere con Clark. La prego, Silver, farò tutto il possibile per tornare entro massimo un giorno>
<principessa, so quanto le stiano a cuore le sue amiche e sono a conoscenza di tutto ciò che è stata obbligata a dire a loro e alle persone a cui tiene. Mi dispiace davvero, ma non posso lasciarglielo fare>
<nemmeno un'ora? Un minuto?>
<no. Le chiedo di perdonarmi per questo, ma è per il bene delle migliaia di persone che abitano qui e per la sua sicurezza>
Sospiro rassegnata e penso a un altro modo per poter comunicare con le mie amiche oltre al cellulare. Potrei fare una videochiamata con un computer, ma il problema è che qui non esistono tecnologie. Ho solo un cellulare.
<non c'è un altro modo per comunicare con le mie amiche? Almeno per dire loro che mi dispiace?>
<potrebbe spedire loro una lettera>
<ci vorrebbe troppo tempo per farla arrivare a casa di una di loro>
Il preside mi guarda dispiaciuto e cammina verso di me in modo da poter appoggiare una mano sulla mia spalla, sospira anche lui e prende parola per spezzare il mio silenzio.
<potrei concederle di utilizzare il suo cellulare quando ne ha bisogno, ma deve stare attenta a non farsi vedere da altri studenti>
A queste parole, un sorriso compare sul mio viso e un abbraccio ringrazia il preside da parte mia.
<la ringrazio, Silver. Ora devo andare a lezione>
<si ricordi che oggi è sabato. Buona giornata>
Ha fatto bene a ricordarmelo, dovrò bere quella pozione per non morire nel sonno.
Corro nell'aula dove il professor Vincent mi sta aspettando. Oggi voglio capire se lui è davvero un mortis oppure no. Durante questi giorni ho fatto altre ricerche su quelle creature e ho letto che per smascherarne uno bisogna osservare la sua reazione mentre vicino a lui c'è dell'acqua. L'acqua è l'elemento che indebolisce i mortis e, di conseguenza, li fa tornare alla propria forma originaria, loro hanno paura di tale elemento e alla sola vista di una goccia d'acqua si sentiranno persi, come se non sapessero più cosa fare.
<buon pomeriggio, professore>
<sei in ritardo>
<mi scusi, ero dal preside>
<non accetto scuse, vuoi imparare a utilizzare questo potere oppure no?>
<si>
<e allora ti conviene non tardare a nessun'altra lezione. Ora cominciamo>
Come mai oggi è così scontroso? Ultimamente è più strano del solito, ma si comporta male solamente con me. Con altri studenti è gentile e paziente, ma si arrabbia qualsiasi cosa io faccia. Se fosse un mortis sarebbe una cosa normale, dato che voglio imparare questo incantesimo per riuscire a sconfiggere la sua padrona. Ma se così non fosse? Se lui, invece, fosse un mago normalissimo che, forse, sta attraversando un momento particolare?
<possiamo simulare un vero e proprio combattimento?>
Chiedo io. Ho intenzione di attaccarlo con dell'acqua e porre fine a tutti i miei dubbi.
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La Principessa Di Alfagor// Wattys2020
FantasySTORIA IN REVISIONE! Chiedo a tutti di aspettare a leggere questa storia, finché non sarà terminata la modifica (verrà pubblicata nel 2024, sto lavorando per sistemare i capitoli e aggiungere delle nuove scene). Grazie. Trama: Rachel credeva di esse...