I giorni a Gallwin stanno procedendo bene, a parte i continui battibecchi con Maldensi e la prima lezione di incantesimi. Il professore ha affidato ad ognuno di noi un libro con scritte delle formule e io ne lessi male una, sbagliando una parola, così il ragazzo che era seduto accanto a me si trasformò in una pianta. Dopo circa due giorni tornò completamente normale. La cosa che mi fece sorridere di più fu la faccia di Maldensi quando scoprì che quella pianta era un suo amico.
Oggi è sabato e non ci sono lezioni, ma io ho fissato un"appuntamento" con il professor Vincent per imparare a prevedere l'attacco del nemico. Dovrò vedermi con lui nell'aula di astronomia tra pochi minuti. Sto camminando in corridoio insieme a William e Cameron, che mi hanno chiesto di aiutarli con i loro incantesimi durante il weekend. Le prime due lezioni sono andate abbastanza bene, William è migliorato parecchio e Cameron ha imparato nuovi incantesimi, nonostante i disastri combinati in un'ora soltanto. Prima fece comparire un troll al posto di un divano. "lasciate fare a me", ci disse, "lo faccio spuntare io il divano", poi rimase in un angolino a tremare e lamentarsi spaventato mentre io e William facevamo tornare quel troll nella foresta dalla quale era stato portato via. Dopo venti minuti lanciò l'incantesimo sbagliato contro William e lui diventò un foglio di carta anziché una bambina, poi fece altri incantesimi che costrinsero me e William ad abbandonare la lezione, rimandammo alla settimana dopo, infatti andò molto meglio.
<io vi saluto. Appena avrò finito con le lezioni di recupero, vi chiamerò e andremo a fare un giro, vi va?>
Ormai siamo diventati amici, non l'avrei mai detto, ma avere amici maschi è davvero bello. Non devo subire le delusioni amorose delle mie amiche, non devo aiutarle a scegliere un vestito per un appuntamento, non devo dare consigli nonostante io sia terribilmente una frana con i ragazzi e, soprattutto, durante il loro periodo non devo sentirle urlare e lamentarsi con il mondo. Ho sentito Bridget ieri e mi ha detto che ha un nuovo ragazzo, mi ha raccontato praticamente tutto di lui, tenendomi sveglia fino a tardi mentre i ragazzi erano ancora nella sala da pranzo con il fratello di Cam, che è stato espulso dalla scuola per essere uscito di notte e aver subito un incidente in carrozza insieme ai suoi due amici. Questa mattina, ufficialmente, se ne è andato, ma William e Cameron lo salutarono ieri sera non volendo svegliarsi presto.
<d'accordo, a dopo>
Ci salutiamo e io entro nella classe, dove il professore mi sta aspettando seduto sulla cattedra. Il preside mi ha riferito che non ha detto nulla riguardo la mia identità ai professori, escluso quello di educazione fisica. Gli ha riferito che sono una ragazza, nient'altro, e ha detto semplicemente di non fare domande e di non dire nulla ai suoi colleghi. Il tutto per esonerarmi dalle lezioni di nuoto. A quanto pare all'inizio della primavera il professore fa comparire una piscina in una stanza nei sotterranei per poter fare lezione.
<ben arrivato, Dylan>
Un uomo sui quarant'anni mi sorride mentre mi avvicino e mi posiziono davanti a lui. Ha i capelli corti e blu notte, un paio di occhi neri coperti da due piccole lenti rotonde e un viso ovale. Il naso è leggermente curvato all'insù e le labbra sono sottili. È molto magro, si capisce dagli incavi che ha sulle guance e dalle gambe esili.
<cominciamo?>
Mi chiede alzandosi dalla cattedra sulla quale era seduto. È molto più alto di quanto pensassi.
<si>
<bene, per prima cosa devi sapere che non è facile fare una cosa del genere, solo pochi maghi ci sono riusciti fin'ora. Sinceramente non capisco perché Silver abbia acconsentito a farti fare queste lezioni con me, non credo che un semplice studente potrà imparare un incantesimo di così alto livello>
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La Principessa Di Alfagor// Wattys2020
FantasiSTORIA IN REVISIONE! Chiedo a tutti di aspettare a leggere questa storia, finché non sarà terminata la modifica (verrà pubblicata nel 2024, sto lavorando per sistemare i capitoli e aggiungere delle nuove scene). Grazie. Trama: Rachel credeva di esse...