19. Chiarimenti

4.3K 199 22
                                    

Mi sembra soltanto ieri che camminavo per queste strade dirigendomi a scuola, ma è passato molto tempo dall'ultima volta. Ero felicissima quel giorno, era il mio compleanno e non vedevo l'ora di passare del tempo con le mie amiche. Ora non posso aspettare un minuto di più, devo vedere almeno lei.

Assicurandomi di non essere vista da nessuno, mi teletrasporto nella camera da letto di Catherine, faccio un respiro profondo e mi avvicino a lei, che dorme tra le sue coperte pregiate. È sempre stata una ragazza viziata, ma non era un difetto dal punto di vista mio e delle altre ragazze. I suoi genitori hanno un lavoro grazie al quale sono diventati ricchi e riescono a mantenersi senza alcuno sforzo. La osservo dormire e sorrido, ricordandomi del nostro ultimo pigiama party. Di solito, ogni venerdì sera, una delle quattro ospitava le altre a dormire a casa sua e ci divertivamo un sacco.

Sarà giusto quello che sto facendo? Forse non dovrei...

Sussulto non appena la vedo girarsi sull'altro fianco, ancora persa nel sonno. Faccio un respiro profondo e appoggio una mano sulla sua spalla, scuotendola leggermente. Ormai sono qui, non torno indietro. Posso fidarmi di lei.

<Cat>

La chiamo sperando che si svegli senza urlare, ma non succede nulla, allora la scuoto più forte e lei si strofina le mani sugli occhi alzando lentamente il busto.

<mamma, perché mi svegli così presto?>

Non appena capisce che non sono sua madre, prende fiato per urlare, ma le copro la bocca con la mano per evitare il disastro.

<stai calma. Sono io, Rachel>

Le dico consapevole del fatto che, non essendoci luce ed essendo lei ancora mezza addormentata, non mi ha ancora riconosciuto e pensa che io sia un ladro o qualcosa del genere. Mi guarda interrogativa, poi stende un braccio per poter premere l'interruttore e accendere la luce. Non appena mi vede si precipita su di me e mi cinge le spalle facendomi sorridere, ma subito dopo si allontana tossendo e spostando lo sguardo alla sua destra, come se non avesse voluto compiere quel gesto. La vedo con le braccia incrociate e un'espressione seccata. È arrabbiata con me nonostante io sia qui con lei?

<che ci fai qui? Non sei ricoverata in ospedale?>

Dopo pochi secondi di silenzio, si gira di nuovo verso di me, stupita e arrabbiata, ma non spostando le sue braccia.

<ci hai mentito? Non sei malata? Volevi solo allontanarti da noi, ammettilo>

Dice quasi urlando, ma mantenendo un tono di voce abbastanza basso da non farsi sentire dai suoi genitori.

<no, sono qui per spiegarti tutto. Non voglio più mentire, almeno non a te>

<e perché mai avresti dovuto mentire alle tue migliori amiche? Forse non volevi più stare con noi? Bastava dirlo>

<Catherine, puoi ascoltarmi per favore? Credi davvero che io vi abbia mentito di mia spontanea volontà? Davvero vi avrei lasciate da un giorno all'altro per scelta mia?>

<non dirmi che è stato tua padre a dirtelo, non è quel tipo di persona>

Faccio un altro respiro profondo e le racconto tutto, basta segreti, non ce la faccio più. Forse la metterei in un mare di guai, ma se lei promettesse di non dire nulla a nessuno potrebbe essere più facile per tutte e due: lei non verrebbe attaccata da nessuno e io non verrei scoperta da altre persone.

<il giorno del mio diciassettesimo compleanno sono diventata una maga, questo spiega anche gli occhi rossi, e mio padre mi disse che sono la principessa di un regno che si chiama Alfagor. Sarei dovuta andare a studiare incantesimi in una scuola maschile privata e mi sarei dovuta trasferire in quel regno per sempre. Per farla breve, non potevo dirvi nulla perché ci sono delle creature che stanno tutt'ora attaccando il regno e se vi avessi detto qualcosa, avrebbero attaccato anche voi. E io non volevo questo. Mi sono inventata tutto, lo ammetto e mi dispiace. Non mi sono fatta sentire perché in quel dannato regno non esistono i cellulari ed essendo in un dormitorio non potevo usarlo senza che qualcuno mi vedesse. È inutile dire che mi siete mancate un casino e non volevo che questa storia finisse così>

La Principessa Di Alfagor// Wattys2020 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora