L'inizio

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Oggi sarebbe stato il primo giorno di caccia, tutto ciò che avevano stava per finire, per questo motivo si armarono di asce, bastoni e spade create da loro nei giorni precedenti e formarono un piccolo gruppo per andare composto da alcuni di loro mentre gli altri erano nel villaggio a sistemare, chi a riposare è chi invece a cercare di comunicare con l'arca.
Il gruppo era composto da Clarke, Finn, Bellamy, Jasper e Monty.

**

Bellamy non capiva perché quella Clarke doveva sempre stare in mezzo, cosa ci faceva lei in mezzo a loro? Alla fine la caccia era per loro ragazzi, le ragazze non servivano, lei doveva rimanere al villaggio.
'ehy principessa, perché sei venuta?

Clarke era sovrappensiero, pensava a sua madre  rimasta sull' arca e alla brutta fine che suo padre aveva fatto quando era stato cacciato ed espulso poi però qualcuno interruppe i suoi pensieri proprio mentre una lacrima rigò il suo volto. Asciugò in fretta quella lacrima ma ormai lui l'aveva già vista e sorrideva, lei pensò ma che ride?! E poi rispose 'non devo chiedere il tuo permesso.
Bellamy:attenta a non inciampare perché per sbaglio potrei prendere te con l' ascia!
Clarke: sei completamente e immensamente un'idiota. Ti senti così in alto ma impara a scendere da quel piedistallo tesoro che prima o poi qualcuno ti farà cadere.
(non lo sopporto, credo di odiarlo, non c'è la faccio più, è da pochi giorni che siamo qui ormai ed ho fame in più ci si mette lui quando io voglio semplicemente partecipare per portare il cibo a quella che ora chiamamiamo casa).

***

Il gruppo riuscì a prendere molto cibo, bacche, erbe, cinghiali, cervi.. Portarono alla loro 'casa' il cibo dove gli altri li stavano aspettando, accesero il fuoco e iniziarono a cucinare, si misero tutti intorno mentre Finn e Wells insieme all'aiuto di Monty, Octavia e Jasper cucinavano però li mancava qualcuno, Clarke era seduta vicino ad un albero da sola mentre si toccava le mani nervosamente ripensando a tutto ciò che l'aveva portata lì, in quel posto dove tutto sembrava tranquillo ma non conosceva nulla, si sentiva come persa, a distoglierla dai suoi pensieri fu uno sguardo che si senti addosso, così alzo la testa e incontro quegli occhi marroni e alquanto superficiali di Bellamy, lui la osservava da lontano e poi lei distolse lo sguardo, chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi.

***

Mi avvicino a lei lentamente, cercando di non fare rumore, le tocco una spalla e lei salta per la paura, mi guarda, scatta in piedi e mi dice 'non sei normale, mi hai fatto prendere un colpo, che vuoi Bellamy?'
Volevo solo parlare, tranquilla eh (dice lui), lascia stare me ne vado.

**

Clarke rimase sorpresa ed era proprio curiosa di sapere quello che lui aveva da dire, così lo prese per un polso, lui si girò e lei gli chiese di sedersi.
Allora dimmi, disse lei
Volevo solo sapere come stavi, oggi ti ho vista piangere o meglio il tuo viso era rigato da una lacrima ed eri assente, vuoi parlarne?
Scusa ma non credo che io debba parlarne con te, non fai altro che fare battute o prendertela con me quando non ti ho fatto nulla, il gruppo conta su entrambi ma non capisco proprio cosa ti ho fatto per essere trattata in questo modo poi ora vieni qui perché vuoi sapere cosa mi succede, non ti capisco e forse non ti capirò mai.

***

A quella parole Bellamy non seppe rispondere, ci pensò bene  ma non trovò nessuna parola che potesse risolvere quella situazione  così si alzò e se ne andò

Clarke: e ora dove vai!?
Io non lo capirò mai, davvero.

***

La serata passò tra grida, gioia, schiamazzi e mangiando e poi i ragazzi si radunarono sotto le proprie tende a dormire, Clarke non riusciva a chiudere occhio così rimase sveglia, vicino all'albero dove stava prima a guardare le stelle, le si avvicino Finn che anche lui non riusciva a prendere sonno, i due chiacchierarono animatamente e diedero il nome a diverse stelle, poi si addormentarono li, sotto al cielo illuminato che faceva loro compagnia.
Il mattino seguente però mentre i due ancora dormivano, Bellamy ripensando alla sera prima quando li vide rimase pietrificato però non sapeva il motivo, forse perché a lui non andavano a genio nessuno dei due? Ma stavolta non era nei confronti di Clarke la sua rabbia ma in Finn così decise di uscire a fare due passi.

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