Capitolo 1: 4015

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"Cromo, Nerina, svegliatevi per favore, sono le 08:00 del 10 marzo 4015, siamo a New New York, e fuori ci sono 20 gradi, farete tardi a scuola" sussurrò Riley ,la robo-sveglia dei due gemelli Cromo e Nerina, che devono prepararsi per andare a scuola.

Si alzarono dal loro letto quasi al unisono ed erano molto assonnati ma Riley li prese e gli diede una svegliata con una secchiata d'acqua in testa.

i due erano abituati e non ci fecero caso.

Prima di scendere a fare colazione Riley li lavò e li vestì , sembravano seccati dal comportamento del robot ma non mossero un dito.

I loro non erano vestiti ma tute aerodinamiche con piccole corazze molto resistenti e malleabili messe a protezione di parti specifiche come spalle, petto e gomiti, erano unite da dei tendini meccanici, chiamati lastre di collegamento energetico, che contenevano plutonio e che alimentano le straordinarie funzioni della tuta, sottoposte ad un grande sforzo si surriscaldavano e potevano esplodere se sforzate al massimo.

Le tute erano dotate di guanti e stivali: i primi erano una specie di smartphone e ci si poteva scattare una foto semplicemente mettendosi la mano davanti la faccia, si poteva pubblicare su Dailly Moor, il social network del momento, con un semplice comando facciale, i secondi erano dotati di propulsori che permettevano di spiccare dei salti più alti del normale.

I "vestiti" di questi due adolescenti decisamente troppo armati avevano la caratteristica di donargli un potere: quello di Nerina era controllare le ombre: nei suoi guanti erano presenti delle piccole punte di metallo che facevano da appigli per controllare l'ombra e poteva leggere il pensiero, il colore predominante della sua tuta era il viola. 

Il potere di Cromo invece era quello di controllare i colori: riusciva a farlo grazie ad un materiale che incanalava la luce, era molto agile e riusciva a schivare o resistere ad attacchi molto potenti, il colore predominante della sua tuta era il rosso.

I due gemelli avevano sedici anni: Cromo era molto alto, aveva un fisico snello e slanciato ma con muscoli molto definiti , aveva la carnagione molto chiara e la barba castana era molto sviluppata per la sua età, gli occhi erano azzurri con sfumature verdi, le pupille strette e rettangolari che gli conferivano il potere di vedere a grandi distanze e le orecchie a punta quasi elfiche che gli permettevano di sentire anche le conversazioni a bassa voce o distanti, il suo volto, incorniciato dalla barba molto curata, era particolareggiato dalle pupille che lo rendevano affascinante.

Sua sorella Nerina era alta e molto magra, la sua carnagione era molto chiara come il fratello, aveva gli occhi azzurri con le pupille feline che gli permettevano di vedere al buio, le sue labbra erano molto carnose, le orecchie erano elfiche come il fratello e portava una gemma viola sulla fronte che serviva a incanalare il potere per poi spararlo fuori con estrema violenza, il suo aspetto era misterioso e piacevole, ma il suo sguardo determinato e la scura gemma che portava in mostra al centro della fronte incutevano timore.

Una volta scese le scale che conducevano al piano inferiore della loro sontuosa casa trovarono i loro genitori Nausicaa e Frederick Sharein.

La stanza era arredata con stravaganti oggetti metallici che raffiguravano spade e varie armi bianche esposte in teche incastonate nei muri che avevano colori caldi tendenti al giallo, la cosa che spiccava di più era la grande libreria nera: una immensa quantità di sapere compressa in piccoli volumi olografici con spiegazione orale dello scrittore.

Nel muro di fronte vi erano un mobile di carbonio che conteneva una console, i controller, un telecomando e una sorta di trapezio in metallo che, una volta acceso proiettava le immagini televisive come ologrammi ad una risoluzione altissima, davanti al mobile vi era un divano rosso molto morbido di un materiale fatto di gomma piuma trattata con ammorbidenti.

"Ben svegliati gioie mie" li salutò la mamma con affetto che definirei sud-italico date le origini siciliane di Nausicaa Selinunte "Anche a te mamma" rispose con la sua minuta voce Nerina "Allora, come stanno i miei campioni?"

disse Frederick con la sua voce dal tono giovane "Molto bene pà" rispose Cromo con tono quasi più profondo del padre, in maniera sbrigativa.

I due coniugi erano entrambi alti: Frederick aveva i capelli castani, ordinati e corti, gli occhi azzurri e le orecchie elfiche, la tuta che sembrava un completo elegante.

 Nausicaa aveva i capelli neri e gli occhi verdi portava una tuta che sembrava anch'essa elegante, entrambi portavano pearcing ai lobi e alle sopracciglia. 

una pittura raffigurava un ramoscello d'ulivo e 80 piccole stelle color oro e campeggiava sulla corazza della loro spalla sinistra, i gemelli sentivano spesso definire questa come "ipocrita" dai loro genitori, entrambi avevano 42 anni.

I 4 fecero colazione con un infuso di alcune erbe aromatiche chiamato ridlik e dei dolcetti colorati chiamati livretti, una specialità siciliana portata dalla famiglia di Nausicaa in America.

Dopo aver salutato i genitori con un bacio in fronte Cromo e Nerina uscirono di casa e scaldarono il motore al loro mezzo di locomozione più veloce : l'over-moto HP48 della Yahiroshi , la migliore in questo campo, le moto erano sospese per aria tramite un sistema di ventole e fuoco ed erano alimentate ad energia solare.

I due erano pronti a sfrecciare a tutta birra ma le due moto si incepparono e non accennarono a partire.

i due si disperarono e dopo aver tirato innumerevoli calci alle loro moto si resero conto di dover usare i loro obsoleti e puzzolenti dragacchini : erano bestie squamose con becco, zampe e barbiglio da tacchino con piccole ali che non gli consentivano di volare ma solo di fare piccoli saltelli e nient'altro di utile, il problema di questo assurdo incrocio, nato nel 3875 a seguito di un esperimento di un'equipe di scienziati che hanno fatto accoppiare un tacchino e un drago di komodo, era che avevano una grandissima paura delle buche e dei dirupi, non appena ne vedevano una si bloccavano rimanendo immobili facendo scendere il passeggero in maniera brusca, erano una sorta di sedile iettabile squamato.

Abbastanza grandi da trasportare una persona minuta, per Nerina non vi erano problemi ma Cromo sembrava un gigante sopra quella povera bestia che si sforzava a portarlo per la quasi deserta strada tradizionale che portava alla Blanko Sharein medical high school, era una scena ridicola.

dopo circa una trentina di metri e di sforzo incessante degli ormai vecchi e stanchi dragacchini inchiodarono improvvisamente e prepotentemente data la presenza di un buco abbastanza profondo sbalzando Cromo e Nerina dentro ad esso.

Cromo e Nerina: La vendetta del CorvoWhere stories live. Discover now