capitolo 16: Ananas

9 4 0
                                    

"Prima del vostro arrivo non ero come mi avete visto: ero magro, occhialuto, insomma, un vero e proprio sfigato.

Le mie giornate erano molto monotone: casa-scuola, scuola-casa. Il guaio era che ero vittima di bullismo per via del mio aspetto e per il fatto che ero un secchione patentato, i miei "nemici" erano: Dominic Strain, Peter "lo smilzo" Tount e Sgroun "bestione" Lucklaut.

Questi tre mi facevano le peggiori angherie: buttarmi lo zaino dalla finestra, rubarmi dei soldi e cose del genere, quel periodo inoltre era molto difficile per via della perdita di mia madre in una spedizione miliare in Algeria per il dannato governo.

In quel momento non sapevo a cosa credere e allora un giorno dopo scuola sono andato allo Stinky's bar, il più malfamato della zona, perché avevo sentito dire a scuola che li facevano un nuovo cocktail chiamato Libertè, il suo effetto era farti sentire "libero".

Il bar era strano, sembrava una sagoma di cartone ed effettivamente una volta varcata la soglia mi resi conto di dove ero capitato: era pieno di brutti ceffi e al c'entro c'era una sedia da dentista.

Tra questi brutti ceffi c'era un tizio alto più o meno come Nerina che aveva la faccia coperta con una sottospecie di burka nero e giallo e una tuta come la vostra degli stessi colori del burka.

L'unica cosa che vedevo erano i suoi occhi: costellati da profonde occhiaie e di un azzurro così gelido e intenso che mi facevano sentire freddo solo a guardarli.

Mi buttò sulla sedia e lo vidi preparare quel famigerato cocktail, mise dentro un liquido azzurrognolo alcune pillole una sorta di piccolissimo pezzo di metallo e una parte della sua tuta strappata.

Mi fece una puntura di qualcosa che mi intorpidì per intero il corpo e mi fece bere quello strano composto.

All'improvviso sentii come se qualcuno mi stesse pizzicando tutta la spina dorsale, le facce delle persone che erano lì si fecero confuse e piano piano piano tutto si trasformò in un gigantesco ananas" disse lui pensieroso.

Nerina rise "ananas?

Sei serio?

Avevo sentito strane voci sull'ananas" disse lei.

Cromo si fece cupo "Nik, il tuo chip ha un malus.

Deve essere sostituito, ma nel mentre racconta la storia era interessante" disse lui tra il preoccupato e l'incuriosito.

Nicholas era sconvolto "cos'ho che non va?

Ehi amico toglimi quel coso infettato... ma che c'entrano gli ananas?"

Chiese lui abbastanza dubbioso, Cromo sorrise "non puoi mangiare l'ananas con la scorza, no?

Devo solo togliere "la scorza" poi sarai un meraviglioso ananas pronto per essere gustato...probabilmente" disse senza che neanche lui ne fosse convinto.

Nicholas scoppiò a ridere "voi del futuro avete una strana mentalità" disse lui "racconta, mi stavo appassionando" disse lui che era estremamente interessato.

Nicholas fece di si con il capo "mi risvegliai dal mio trip sul ciglio della strada in mutande e con molta fame e sete quando tornai a casa trovai mio padre riverso su una bottiglia di rum, ubriaco perso.

Mi disse che ero molto cambiato. Mi guardai allo specchio ed effettivamente ero molto muscoloso e avevo i rasta, esattamente come adesso.

Ero sia felice che spaventato ma non ci feci caso e andai a dormire.

Il giorno seguente mi svegliai con il rombo di uno sparo, era mio padre che provava una 44 magnum nel nostro tiro a segno, quando mi vide mi prese dalle spalle e mi portò nel nostro seminterrato segreto, che non avevo mai visto: era pieno di armi, teche con strani pezzi metallici e monitor accesi.

Mi disse "figliuolo tu hai un chip, è da un sacco di tempo che cerco questi mal viventi che mettono chip a dei ragazzi per renderli dei super-uomini, spietati e crudeli e tu sei la mia gallina dalle uova d'oro, mi condurrai da loro e insieme li sconfiggeremo" a quel punto mi strinse più forte "promettimi solo che non berrai mai la libertè, mai figliuolo" non sapevo più a cosa credere, mio padre mi vedeva solo come un oggetto, dentro me avevo un chip che non sapevo cosa facesse, e in più avevo appena visto mio padre, che credevo forte e sano, ubriaco con una bottiglia di rum pensando a mia madre.

Così scappai portando con me un borsone pieno di vestiti e armi, adesso abito vicino casa vostra in un seminterrato.

Per un paio di mesi ho fatto il vigilante della 5fth avenue combattendo dei piccoli criminaletti da quattro soldi col nome di Mantis e un bel giorno incontrai quei due, Peter e Sgrount, erano come pervasi da un'aura di potere, stavano rapinando un camion di churros, così li sfidai e gli feci assaggiare il potere che mi avevano fatto acquisire" concluse lui che finalmente si era tolto un peso.

"Oh, ricordo quei due che hanno tentato di derubarci, beh gli abbiamo dato il colpo di grazia" disse lui ricordandosi dei brutti ceffi incontrati prima di Nygel e Mary Jane. Tornarono a casa, pulirono il chip infettato di Nicholas e aspettarono Nygel e Mary Jane a casa.

Cromo e Nerina: La vendetta del CorvoWhere stories live. Discover now