Capitolo 11: Tutti pazzi per Mary Jane

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 "Dom, non fare la vittima, ti ho visto, sei stato fortunato che ti abbia solo stretto la mano e bloccato un pugno.

Avrebbe potuto farti di peggio, lui sa tecniche che tu, letteralmente, non saprai neanche tra cent'anni" disse Mary Jane su tutte le furie "è solo un bulletto da strapazzo, non è vero che non farebbe male a una mosca come hai detto tu, è un falso" disse Dominic con un'espressione seccata.

I due si guardarono "cosa dovrei fare secondo te?"

Chiese Mary Jane, dispiaciuta.

Dominic non si fece scappare la ghiotta occasione "trattalo come ha trattato me, per gli altri puoi comportarti come fai di solito" disse lui quasi sadicamente.

Mary Jane era d'accordo e decise di ritornare dai due gemelli stavolta senza Dominic, arrivò con la testa bassa e i pugni stretti.

Trovò in casa solo Nerina che era seduta a meditare " ciao, Ner, dove sono Nygel e tuo fratello?" disse la ragazza mentre guardava Nerina, aveva un'aria rilassata "sono andati a comprare delle cose per arredare e del cibo, sai avevo intenzione di parlarti" disse Nerina mantenendo un tono rilassato.

Mary Jane aveva già un'idea sull'argomento "dimmi pure" disse lei.

Nerina si alzò e si sgranchì "il tuo ragazzo, Dominic, mi sembra un tipo strano, assomiglia ad un rapace e il suo sguardo sembra intriso d'odio, per curiosità mi sono messa a leggere la sua mente e ho visto qualcosa di sconcer..." disse Nerina che venne interrotta dal suono del portone che si apriva, erano Cromo e Nygel che portavano le cose che avevano acquistato.

Cromo portava l'arredamento mentre Nygel la spesa "siamo tornati, abbiamo fatto compere, certo che 'sti mobili del 2000 sono davvero leggeri, sembrano fatti con scarti di materiali, comunque, se mi aiuti a montare tutto possiamo riposarci e mangiare in tempo per stasera" disse Cromo che, appena vide Mary Jane, lasciò cadere tutte le scatole dei mobili dalle braccia, facendo un frastuono tale da far scappare tutti i corvi messi a tacita guardia della casa dei due gemelli.

L'imbarazzo la faceva da padrone quando Nygel esclamò "mannaggia Cromo mi spieghi cos'hai in quella zucca futuristica che ti ritrovi?"

Cromo guardò la stanza con i suoi occhi azzurro cielo cercando con le sue pupille strette e rettangolari lo sguardo di sua sorella spostando talvolta lo sguardo sulla furente Mary Jane che però lasciava trasparire della insicurezza dovuta alle sue emozioni contrastanti.

gli occhi delle persone dicono molto e Cromo lo sapeva, con le sue pupille poteva scrutare le emozioni di ognuno e quella predominante in Mary Jane era la paura più che la rabbia.

Tutto questo lo sconcertava, aveva paura di lui?

Era questa la domanda che lo spaventava e assillava.

Il loro scambio di emozioni continuava mentre Nygel e Nerina li osservavano: si studiavano come due combattenti esperti che stavano per scagliarsi l'uno contro l'altro, due nemici-amici.

Cromo aveva permesso a Mary Jane di vedere quello che provava e stessa cosa aveva fatto lei e questo era l'unico modo per calmare le acque.

Dopo una strana smorfia Mary Jane interruppe il contatto e scappò via, Cromo non sapeva cosa aveva visto di così grave ma si sentì di seguirla.

Nerina stava per fermarlo quando si interpose Nygel "lascialo andare, suppongo sia l'amore che lo fa correre" disse lui, con una risata che venne ricambiata in parte da Nerina che farfugliò qualcosa tornando a meditare.

Cromo la stava seguendo, passavano con andamento svelto e silente per le vie strette della periferia, Mary Jane probabilmente voleva distrarlo infatti gli lanciò addosso sfere di tiepida luce che riscaldavano Cromo ogni qual volta ne avesse bisogno, effettivamente non era una distrazione quanto una protezione, Mary Jane non sapeva cosa pensare, Cromo non era come aveva pensato, ma non poteva litigare con Dominic per qualcuno appena conosciuto.

Nel frattempo a casa, Nerina continuava a meditare mentre Nygel stava montando i mobili e arrostendo della carne, il suo piatto preferito, notò Nerina molto concentrata "hey cosa stai facendo di così faticoso?"

disse lui incuriosito.

Nerina portò una mano d'ombra invisibile sulla bocca di Nygel aprendo gli occhi "li ho trovati!" disse, esaltata.

Nygel non capì, così tolse la mano dalla sua bocca facendo la svanire "chi?"

Chiese il ragazzo che, a dispetto di quanto sicuramente starete pensando, non era ironico.

Nerina fece una smorfia di rassegnazione "lascia stare ... quella, cos'è quella cosa rossa che hai in mano?" chiese poi "una fetta di carne di vitello" disse Nygel con l'acquolina in bocca, Nerina si accigliò " Nygel, non mi aiuti cos'è un vitello?"

Chiese Nerina per meglio precisare "un animale" urlò Nygel nervoso.

Nerina allora sbottò "Nygel, tu puoi trasformati in qualsiasi animale sia mai esistito e mangi la carne di un animale?

Non ti senti in colpa, brutto idiota?"

Nygel fu colpito dalle parole dell'amica "ora seguimi, andiamo da Cromo ed M Jane" disse Nerina, che nel mentre aveva letto mente di Nygel e ne fu sodisfatta.

Dominic stava andando da suo nonno mentre si lamentava per il dolore "quel Cromo me la pagherà" disse tra se e se giocherellando con il suo codino di capelli neri. All'improvviso gli passarono davanti due saette, lui le seguì attratto dall'odore di una delle due che subito ricondusse a qualcuno di familiare ma non capiva chi.

Quando la saetta più alta raggiunse quella più bassa le due si fermarono e allora Domimic capì chi fossero le due saette: Cromo e Mary Jane.

Stava per avvicinarsi quando una mano nera lo blocco per la spalla e con uno schiocco di dita lo trascinò con se nell'ombra.

Cromo era riuscito a prendere Mary Jane dal braccio, non era una stretta forte, la teneva soltanto.

Lei si tolse la mano di Cromo dal braccio, non voleva assolutamente che lui la seguisse, aveva solo voglia di tornare a casa per pensare a come comportarsi con Cromo.

Mary Jane fu costretta dal rimorso a fare una cosa di cui pochi giorni dopo si sarebbe pentita.

Tirò uno schiaffo a Cromo poi lo guardò in cagnesco "non provare a seguirmi la prossima volta, ti assicuro che quello che hai fatto a Dom non l'ho perdonato!

Rimarrò con voi ma solo per tua sorella, non aspettarti che io sia amichevole" disse Mary Jane, che decise a malincuore di seguire il consiglio del ragazzo, poi si allontanò verso l'ombra proiettata da un palazzo poco distante.

Cromo rimase in piedi a tenersi la guancia con la mano, si girò e vide Nygel e Nerina avvicinarsi.

"Amico, cosa le hai detto per farla reagire così?"

disse Nygel "Cromo mi dispiace, so che sei molto deluso ma devi rialzarti" disse Nerina che aveva seguito la vicenda più attentamente.

"Non so da che parte cominciare per rialzarmi, Ner, non è facile.

In questa epoca conosciamo tre persone e due mi odiano" disse Cromo che poi abbracciò la sorella, abbattuto.

un frastuono incredibile interruppe la bella scena facendo allarmare i tre ragazzi, era il verso di un falco.

ed effettivamente entrò in picchiata un uomo con una tuta simile a quella di Cromo e Nerina: tutta nera e grigia con una maschera da falco che copriva la sua faccia fino al naso, i suoi occhi erano completamente bianchi e risplendevano di uno strano verde, dall'urlo ostile che lanciò, i tre ragazzi capirono che si preparava una battaglia. 

Cromo e Nerina: La vendetta del CorvoWhere stories live. Discover now