Non rendendosi conto di dove si trovassero, Cromo e Nerina cominciarono a guardarsi intorno, sembrava proprio la strada secondaria, che percorrevano per andare a scuola quando prendevano i dragacchini.
I palazzi fatti di cemento armato, vetro e acciaio sembravano arretrati ai loro occhi abituati al carbonio e al litaxio, una lega molto resistente forgiata con vari metalli pesanti pressati naturalmente per anni sotto terra usata per resiste agli uragani e a eventuali attentati o bombe devastanti, riducendo drasticamente la distruzione delle città e il vetro era sostituito dal paX12 una miscela si sabbia, silicio quarzo e metallo trasparente anch'essa resistentissima e non fragile come il vetro moderno. Cominciarono a formulare ipotesi su quale epoca sia quella in cui si trovavano quando si trovarono davanti una famigliola di preistorici composta da un tizio basso e stempiato una tizia anch'essa bassa e due scalmanati bambini che dal volto stanco e assonnato della madre si capiva fossero delle vere e proprie pesti da combattimento.
i due estasiati dalla vista di due veri primitivi chiesero "voi capire noi?"
quello che ricevettero in risposta fu un'occhiata stranita della madre che si limitò prendere per mano i propri figli e suo marito e correre a gambe levate via da Cromo e Nerina.
Nei minuti successivi rimasero in mezzo al marciapiede a tentare di parlare con i primitivi che passavano da lì in maniera superficiale e fastidiosa, piano piano si resero conto che i " primitivi " erano in realtà molto svegli.
Le prime persone che incontrarono dopo aver capito come comportarsi non erano molto raccomandabili: il primo era alto più di Cromo, era muscoloso e pareva molto goffo, i suoi lineamenti erano sgraziati, le sue labbra erano carnose e spesse, il naso largo e gli occhi castani facevano trasparire una predominante stupidità nel suo carattere.
l'altro era più basso di Nerina, aveva una corporatura smilza e andava a passo veloce e aggraziato, i suoi lineamenti erano sottili, labbra piccole, naso aquilino e occhi neri corvini che gli conferivano un espressione subdola e calcolatrice ma al tempo stesso molto ingenua e facilmente iraconda.
i loro abiti erano mal conci e logori come se fossero appena usciti da una battaglia a loro sfavore.
I loro sussurri erano ben udibili per Cromo e Nerina per via del loro sviluppato udito, facilitato dalle orecchie elfiche di cui disponevano.
li ascoltarono attentamente "guarda Sgrout" disse lo smilzo con una vocina penetrante e fastidiosa " quei due sprovveduti in tutina aderente cercano guai, soli da queste parti" l'ebete continuò con voce grossa e massiccia ma con tono da cane bastonato "magari sono figli di papà e hanno un sacco di soldi, "rubagli" Peter, ti prego, il capo non ci risparmierà se facciamo di nuovo schifo a combattere" il basso continuò "non lo so Sgrount, non vorrei finire come con Mantis, abbiamo detto la stessa cosa di lui" Sgrount disse "chi se ne frega, non mi sembrano svegli come Mantis" i due si avvicinarono minacciosamente ai due gemelli e, con tono reverenzialmente meschino, dissero "salve cari ,venite dal Big Apple Comic Con? Sembrate persone che amano i fumetti"
Cromo di tutta risposta disse " Comic-che!"
il malvivente pensò " sono stranieri, perfetto, possiamo derubarli senza problemi , soldi a me!"
Nerina disse "senti noi siamo di New New York e poi di cosa vorresti derubarci?"
il volto dei due si contorse in una smorfia di paura e sconcerto.
Lo smilzo disse "come hai..." deglutì "come hai fatto a leggermi la testa" Nerina non rispose, si limitò a fare spallucce.
il più grosso si mosse a fatica e sferro un pugno che venne bloccato prontamente da qualcosa di invisibile che si rivelò la sua ombra.
la stessa gli sferrò un altro pugno all'addome alla massima potenza lasciandolo contorcere per terra, Nerina si avvicinò e gli piantò il tacco nel punto in cui l'aveva colpito l'ombra facendogli ancora più male e disse "Guardati hai paura della tua stessa ombra" sorrise, poi aggiunse "Cromo, pensaci tu a quell'altro debosciato" Cromo rispose "ok" le sue lastre di collegamento energetico brillarono e cominciarono a pulsare e pompare plutonio.
Lo smilzo che, nel mentre, stava tentando di scappare a gambe levate, abbastanza veloce per avere le gambe così corte, venne fermato senza sforzi da Cromo che lanciò dalle sue mani, una specie di ragnatela di energia "arcobalenica" " guarda Ner, ti piace la trama della tela?
Mi ci sono impegnato sta volta" esclamò in tono scherzoso.
Lei rispose con una risata e disse " lega quest'altro che c'è ne andiamo a spassarcela" lui fece la stessa cosa con l'altro e scapparono in una viuzza di periferia.
Peter disse "il capo ci ucciderà" quasi piangendo "ma soprattutto, come ci liberiamo da questa ragnatela colorata?"
chiese Sgrount "non lo so, amico!
Come posso a dirti una cosa del genere secondo te!?
Imbecille!"
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Cromo e Nerina: La vendetta del Corvo
Science FictionDue gemelli di New New York nati nel 4000 vengono portati indietro nel tempo fino al 2017. Lì troveranno nuovi amici contemporanei e minacce provenienti dalla loro epoca. Qualcuno trama contro di loro nell'ombra