Capitolo 12: Balla coi falchi

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L'uomo falco emise un suono gutturale "Cromo, preparati a combattere" disse lui con voce stridula, Cromo alzò un sopracciglio.

"fratello, che problemi hai con Cromo?

E soprattutto perché giri in tutina a quest'ora del giorno?

Dovrebbe essere illegale" esclamò Nygel seccato "Non sono affari tuoi ragazzino" ribattè il misterioso uomo falco.

Cromo nel mentre aveva richiamato e indossato la sua tuta e si preparava a combattere: la sua postura era dritta con le mani lungo i fianchi come se non dovesse davvero combattere "Userò solo i calci, per darti la possibilità di sfiorarmi" disse Cromo, pavoneggiarsi per darsi la carica dopo quel momento difficile.

Il falco si accigliò ma non disse nulla, semplicemente attaccò, ma Nygel lo fermò sul nascere "FERMI!"

Disse mentre i due lo guardavano "sapreste dirmi da dove viene un calciatore?

Mi è passato di mente, di cognome si chiama Mkhitarian" chiese il ragazzo con uno strano ghigno.

Nerina lo guardò arrabbiata "cosa c'entra adesso?" chiese lei stranita.

"il calcio c'entra sempre, vero Cromo?"

Disse Nygel mimando l'azione.

subito dopo Cromo sferro un calcio al falco che schizzò via per qualche metro prima di fermarsi con una spettacolare manovra aerea si levò su nel cielo e si protese in picchiata verso Cromo che si scansò facendolo schiantare su un palo della luce "è troppo facile, impegnati" disse Cromo facendo lo sbruffone, allora il falco si accigliò "bene, allora sei leggermente masochista" disse l'uccellaccio della malora cominciando a piroettare in aria.

sulle sue armature spuntarono delle punte che staccò a formare degli shuriken che Cromo scansò uno per uno, poi ne prese un altro, lo soppesò e lo lanciò sulla spalla del falco che, nonostante avesse schivato lo shuriken lo colpì lo stesso dopo essere rimbalzato su un palazzo prendendolo in piena schiena.

Il falco emise un urlo acuto e si scaglio a terra, con scatto fulminio si girò e con un sibilo, Cromo si trovò il suo piede in faccia era come se fosse saltato nel tempo per dargli un calcio.

Fece la stessa cosa altre 5 volte e, senza risultati, Cromo aveva provato a schivare i suoi calci acrobatici in area.

Solo l'intervento di Nerina che infastidì il suo volo con una mano d'ombra.

Allora Cromo con gesto fulmineo: prese la gamba del suo avversario, lo sbatté a terra e cominciò a dargli una serie di pugni che lo stordirono e, piano piano, la maschera che indossava si inzuppò di sangue, quando si toccò la faccia scivolò così velocemente che dopo due secondi era di nuovo in piedi.

Cromo si ritrovò tutto sporco di sangue con la faccia tumefatta mentre Nerina e Nygel lo fissavano "Bravo amico, gli hai fatto vedere chi sei ma... ti ha conciato male" disse Nygel soddisfatto.

Nerina, nel mentre, lo fissava con uno sguardo di disapprovazione "fratellino, tu... sei un imbecille!" disse, continuando a fissarlo "ti ho aiutato solo perché non saresti sopravvissuto" continuò lei.

"qui ci vuole proprio un bel po' di carne al sangue" disse Nygel spensierato, finchè non vide Nerina che lo fulminò con uno sguardo "però non per me" aggiunse.

lo sguardo di Nerina si addolcì "beh, adesso l'unica cosa da fare è scoprire chi è quella stupida persona pennuta e le sue mosse di capoeira...aspetta, capoeira, forse ho capito qualcosa ma è solo una supposizione.

Beh ragazzi torniamo a casa, si è fatto tardi, buona notte" disse Nerina, molto stanca. 

Cromo e Nerina: La vendetta del CorvoWhere stories live. Discover now