Cap 7 . Fiori per la principessa.

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Appena fummo in centro,io e Nana comprammo due dolcetti grossi quanto una mano: sembrava una brioches,invece era tonda, con una glassa dolcissima bianca sopra e delle scagliette di cioccolato all'interno; faceva venire l'acquolina solo a guardarla.
Emanava un profumino così perfetto e buono,da volerlo imbottigliare e metterselo addosso come profumo.
Mi levai i guanti e presi a mangiarlo piano piano,così da gustarmelo più lentamente.
Una donna attirò la mia attenzione: era incinta,con un bambino in braccio e una bambina al fianco che cercava di vendere dei fiori gialli,vestite con poco e stanchissime,glielo si poteva vedere dal viso.
Guardai il mio dolcetto e mi si chiuse lo stomaco,tanto da fermarmi quasi in mezzo alla stradina.
Presi un respiro ed andai dalla piccola bambina con la cesta,notai che i suoi capelli biondi e sporchi erano gialli come quei fiori,aveva due occhi scuri bellissimi e un nasino da bambolina.
Lei mi porse un fiorellino,lo presi e glielo misi tra l'orecchio e il fazzolettino che aveva annodato in testa,sfiorandole delicatamente il viso, le misi in mano il dolce e le sorrisi;mi  guardò tra lo stupita e l'emozionata.
"Mangialo finche è caldo"
Mi tolsi la collana di perle che avevo al collo,un dono di nozze di quel sudicio di mio marito,quindi lo porsi alla donna incinta con il bambino in braccio.
"La venda e mangiateci:serve più a voi che a me"
Mi allontanai guardando con la coda dell'occhio la bambina che tirava la gonna alla madre e le faceva vedere il dolce tutta contenta,mentre la madre era rimasta ancora a bocca aperta per il mio gesto.
Raggiunsi Nana con le lacrime agli occhi,notando la sua commozione.
  - "Hai fatto un bellissimo gesto,molto più grande di ciò che pensi"
"Ho fatto ciò che andava fatto e-" mi sentiì tirare dal fianco della gonna,mi girai e vidi che la bambina mi porgeva tutti i fiori che stava vendendo in un unico mazzo: non erano molti ma erano davvero belli.
Vidi la madre della piccola sorridermi.
_"Per la principessa" disse la donna visibilmente emozionata.
Mi piegai leggermente e lo presi, ringraziando la bambina che scappò via subito timidamente.
Portai i fiori al petto e ripresi la passeggiata con Nana,sperando di rivederla l'indomani per sfamare lei ,il piccolino e quella bambolina che aveva catturato la mia attenzione.

Rientrate a casa misi i fiori in un vaso che posizionai in camera da letto: l'unica vera fonte di luce in quella stanza cupa e triste,mi avrebbero donato il sorriso ad ogni risveglio.
Era quasi ora di cena,io e Nana avevamo passato tutto il giorno fuori: tra le chiacchiere e le soste nei parchi,sembrava proprio ciò che mi ci voleva e poi quella bambina,Dio , non riuscivo a togliermela dalla testa, fino a quando lo sbattere della porta di camera mi fece sussultare.
  - "Cos'è questa storia che non cè più una goccia di Cognac in questa casa? Rispondetemi donna!" disse in tono già alterato.
Con un leggero sorriso mi rappresi i capelli in alto
"Non vi permetterò di diventare un uomo della peggior specie bevendo quel liquido cambia uomini" risposi leggermente.
  - "Cosa?"
"Ho fatto ciò che andava fatto mio caro marito,oh suvvia,non vi struggete,presto mi ringrazierete per l'uomo migliore che stò facendo di voi" mi girai per guardarlo e non di certo con paura.
Lo vidi passarsi la mano sul viso con fare scocciato e fece per rispondermi ma si bloccò a guardare qualcosa,d'impulso notai che stava guardando il vaso dei fiori sul tavolinetto,così mi ci misi davanti come per proteggerli,come se fossero una persona.
  - "Allora è cosi? Sposati da poco e voi vi permettete già di esporre i regali del vostro amante!"
"Amante? Oh no,state immaginando una cosa che non esiste-"
  - "Dov'è la vostra collana di perle?"
"È legata alla storia di questi fiori,quest'oggi io-"
  - "Siete andata da lui e nel rivestirvi in fretta l'avete dimenticata a casa sua!"
"State esagerando Sir,non è assolutamente così che è andata"
Lo vidi aprire un cassetto e tirare fuori una verga.
"C-cosa volete fare?"
  - "Vi faccio passare la voglia di mentirmi e di tradirmi" ridacchiò ancora davvero arrabbiato
  - "Credete davvero che sia così stupido?!"
"Io non vi ho mentito ne tradito"
  - "Sapete cosa posso e non posso farvi?"
Lo guardai e annuì,lui prese il vaso con i fiori gialli e lo scaraventò nel fuoco
" Non è illegale per un uomo battere la moglie con la verga,basta che non sia spessa più del suo pollice"
Vidi le sue labbra formare il leggero sorriso
"E so che voi siete un così viscido cane che non ve ne ponete il problema"
Sentii arrivare un colpo tra il collo e il viso,così forte da farmi girare per poi trovarmi in ginocchio per terra,portai subito la mano dove mi aveva colpito ma bruciava come il fuoco vivo sulla pelle,la sua mano si stava insinuando tra i miei capelli per poi tirarmeli indietro,da inclinare la testa.
Io ero in lacrime,non tanto per il dolore ma per la paura.
"Basta! Basta vi prego! Non ho nessuno oltre a voi! Ho comprato quei fiori pensandovi"
Lui mi mollò sorridendo
  - "Siete innamorata di me più di quanto immaginassi"
"Si Sir...voi non immaginate quanto,siete mio marito ora e io voglio solo compiacervi e rendervi l'uomo più felice della terra. Perdonatemi se ho buttato via tutto il vostro Cognac ma lo facevo per il bene dell'uomo che amo..."
Per un attimo sembrava quasi l'avesse bevuta ma poi il suo sorriso scomparve e diventò un espressione quasi di sopportazione.
  - "Non uscirete più di casa senza il mio permesso, anzi, non uscirete proprio fino a mio nuovo ordine"
"Ma-"
  - " Se oserete disubbidire,giuro su Dio che ne prenderete altre di vergate,talmente forti che vi faranno pentire di essere nata donna . E sbrigatevi a darmi un erede maschio"
Adesso era colpa mia se non riuscivo a generare un figlio? Meglio così, pensavo, non avrei mai affidato un bambino tra le mani di un uomo del genere, decisi di mentire per non prendere una vergata come quella di prima.
"Ce la stò davvero mettendo tutta Sir"
  - "Non fai abbastanza! Tocca sempre fare tutto a me!"
Mise via la verga e mi accompagnò sul letto,per generare l'erede maschio che tanto bramava.

Quando finimmo,ci recammo in sala da pranzo per la cena,che fù molto silenziosa tra noi due,ma mentre venivo servita sentivo i leggeri sussulti che avevano le cameriere guardando ciò che aveva fatto il loro padrone a sua moglie,ma nessuno osò dire nulla,neanche per portarmi una pezza bagnata fredda per alleviare il bruciore.
Da una parte li capivo ma da un'altra no,come si poteva fare finta di niente dopo uno spettacolo del genere?

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