Cap 25. Bella e crudele come la neve.

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27 Gennaio 1784

  -"Maman ebe"
Disse Jacqueline affacciata alla finestra del salone mentre la guardavo dalla poltrona vicino al camino.
"Si tesoro,la neve"
  -"Oli"
"No amore,fà troppo freddo,ti ammaleresti"
  -"O maman,io baba"
Ridacchiai pensando che Jackie credeva che gli avessi dato della cattiva, così aprii le braccia vedendola correre da me,la presi e la misi contro il mio petto,coprendola con la coperta che avevo addosso.
"La mamma lo sa che sei tanto buona e non devi cambiare mai,tante persone grandi non hanno più il cuore e sono cattive e vuote ma tu no amore e non devi mai diventare così"
Vedevo che mi guardava con aria interrogativa sul volto così presi la sua manina e la misi all'altezza del mio cuore.
  -"Tum tum!"
"Si tesoro,tum tum e se sarai sempre buona il cuore continuerà a fare sempre tum tum"
Si mise la manina sul pancino e si guardava,mi fece scoppiare a ridere.
  -"Maman" disse tirando su con il nasino,il labbro tremulo e gli occhi che iniziavano a lacrimare.
  -"No um um"
Le spostai la manina e gli feci sentire anche il suo cuoricino cosa che la fece rimanere a bocca aperta,le strinsi la manina e gliela baciai.
"La tua mamma ti ama Jacqueline,anche il tuo papà anche se non è qui con noi"

÷"Brava insegnale qualcosa che gli possa servire"
Disse mio marito entrando in stanza ed io abbassai la testa in segno di rispetto.
÷"Ho due notizie mia cara moglie,una buona e una meno buona"
"Vi ascolto"
÷"Quella meno buona è che la donna che si occupava dei figli di Cordelia è dovuta partire e quindi verranno a stare in casa nostra così da poter stare vicino alla loro madre"
"Cosa?"
  ÷"Ho già deciso. L'altra invece è,mia cara moglie, ho maritato nostra figlia"
Mi alzai di scatto facendo cadere a terra la coperta mentre tenevo Jacqueline contro di me.
"Avete solo perso tempo signore,perchè mia figlia avrà libera scelta di quando sposarsi e soprattutto con chi sposarsi"
Si avvicinò a me ed io indietreggiai.
÷"Amelie cara,parliamone"
"No,non ti avvicinare ne a me ne a mia figlia! Non le lascerò sposare un'uomo lurido come te solo per un titolo-"
Tutto ad un tratto sentì Cordelia levarmi di braccio Jacqueline,che aveva preso ad urlare ed io mi sentii tirare le braccia da mio marito.
÷"Ringrazia che non l ho ancora uccisa quello scherzo della natura che mi hai dato mia ingrata mogliettina"
Guardavo Jacqueline dimenarsi tanto da farsi mettere giù da Cordelia,ma appena Jackie fu a terra Cordelia la prese per i capelli.
"No!" urlai con tutto il fiato che avevo.
"Non fategli del male,ve ne prego mio signore"
÷"Pagherete per ciò che avete detto"
Mi sentii trascinare via mentre guardavo Jacqueline che guardava me,venni portata di sopra nella nostra camera da letto e mi chiuse li dentro.
Mi inginocchiai sul pavimento,spostai il tappeto e mi ci sdraiai con l'orecchio a terra per sentire se la mia bambina urlava ancora,poco dopo sentii la voce di Nana e Jacqueline che aveva smesso di piangere,era salva ma poco dopo arrivò in camera mio marito ed io cercai di ri alzarmi in fretta ma lo vidi avventarsi su di me come una furia.

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POV CORDELIA

Guardavo quella donna  sporca ,chiamata Nana,mentre cercava di calmare la pulce.
"Datela a me,la farò calmare io. Ho due figli,so come si fa"
Come un cane all'attacco si permise anche di guardarmi male e rispondermi.
  -"La mia padrona si fida di me,posso tenerla io"
"I miei figli sono nell'altra stanza,fatemela portare da loro,magari si calmerà giocando con loro"
  -"No,la porterò a bere un goccio di latte caldo"
La mise giù per poi prenderla e mano mentre sbuffava e se ne andava dandomi le spalle.
"Colette! Torna al tuo lavoro,tutto ciò non è affar tuo"
  -"Sto andando signora Cordelia"
"Stupida sporca donna! Come ti permetti-"
Stavo per tirarle uno schiaffo raggiungendola ma entrarono in stanza i miei figli:George e Camille,presi per mano George e lo portai davanti a Jacqueline sperando che lei non si ritrasse da lui ma in quel momento il mio George fece un gesto mai fatto;alzò la mano e gli asciugò le lacrime.
Piccolo furbetto proprio come suo padre e la  donna vedendo quel gesto,baciò la bambina sulla guancia ed uscì dalla stanza da sola.
Mi chinai all'altezza di mio figlio e gli accarezzai i capelli mori come quelli di suo padre e sua sorella.
  "Bravo George e ora guarda la tua futura moglie,vedi come è bella? Ma sappi che è tanto viziata,dovrai avere tanta mano ferma con lei e vedrai che ti farà avere un bel titolo importante appena sarete sposati"
  -"Sarò un Re, madre?"
"No ma quasi"
George allungò le mani e spinse Jacqueline a terra,grazie al cielo cadde seduta e non ricominciò a piangere.
Tolsi il nastrino da i capelli di Jacqueline e lo misi a i capelli della mia Camille che già chiedeva come gli stava toccandosi i capelli lunghi.
"Jacqueline non azzardarti a piangere solo perchè il tuo futuro marito ti ha spinta eh!"
Gli dissi puntandole il dito contro ma poi mi resi conto delle urla di dolore di Amelie ed fu un ottima scusa da usare.
"La senti la tua maman come urla?"
Mi fece cenno di si lacrimando in silenzio.
"È colpa tua se lei ora urla così. È per colpa tua se sente tanto male Jacqueline. Tuo padre dovrebbe picchiare te,non lei."
La vidi alzarsi e correre nel giardino retrostante della casa in preda alla disperazione.
"Che finta vittima,proprio come la madre"

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POV AMELIE

Ben presto arrivò l'ora di cena e i figli di Cordelia erano a tavola con noi,io non riuscì a mangiare per quel gesto e per il dolore che avevo alla mandibola,poi si udì un bussare e vedemmo entrare Nana.
  -"Mia signora,Jacqueline non riesce a mangiare e non sta molto bene"
÷"Che stia senza cena,non morirà se la salta" disse Cordelia.
Mi alzai ed andai dalla mia bambina seguita da Nana.
_"Amelie!" urlò mio marito ma non mi fermai.
La trovai a letto che si agitava tutta mentre Fleur cercava di farla mangiare,le accarezzai la guancia ed era bollente,così le toccai il vestitino ed era fradicio e freddo.
"Cosa è successo!"
  -"Mia signora l'ho trovata fuori sotto la neve che cadeva,raggomitolata vicino al vostro roseto"
"Chiamate un dottore,presto"
Vidi correre via Fleur e Nana mentre prendevo un fazzoletto intingendolo nella brocca d'acqua per poi tamponarle la fronte mentre con l altra mano cercavo di spogliarla ma si agitava come un animale in gabbia.
"Tieni duro piccola mia"

Ci volle un oretta prima che il dottore finì di visitarla e il risultato era che aveva una brutta febbre,talmente alta che avrebbe potuto non superare la notte.
Così rimasi tutta la notte con lei facendole gli impacchi come ci aveva consigliato il medico e cercando di farla bere tanto e mangiare,Nana mi aiutò con piccoli rimedi che si tramandavano nella sua famiglia quando insorgeva la febbre.
Nana e Fleur non mollavano ne me ne Jacqueline neanche per un secondo e in un minimo gli ero grata ma il pensiero ora era la mia bambina che stava rischiando la morte.

Il giorno dopo,appena furono alte le luci del sole venne il dottore a rivisitarla e con mio sollievo disse che la trovò meglio,cosa che mi fece piangere dalla gioia,consigliandoci di continuare come stavamo facendo.
Vidi il duca affacciarsi alla camera di Jacqueline,per la prima volta vidi sul suo volto uno sguardo che da preoccupato si rilassava.
Si,è questo che si prova verso i figli,dissi nella mia testa guardandolo ma arrivò Cordelia ad affacciarsi e tirò via mio marito dalla porta così tornai a guardare Jacqueline che,anche se sempre un po' calda,dormiva beata.
"La mia piccola guerriera,proprio come tuo padre" le sussurrai per poi baciarle la fronte mentre sentivo le mani di Nana posarsi sulle mie spalle.

Il caro prezzo della nobiltà.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora