Cap 5.Il mio matrimonio,la mia tomba

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5 marzo

Il giorno che speravo non arrivasse mai purtroppo era arrivato anche troppo alla svelta , tra poche ore mi sarei sposata con un uomo che non amavo .
La casa era silenziosa dato che era notte fonda ed io guardavo la mia stanza, guardavo l'abito da sposa,che era di mia madre,adagiata sulla sedia : era color argentato, con dei pizzi e dei gioiellini sul corpetto.
Dato che non riuscivo a dormire decisi di andare a fare una passeggiata in giardino , quindi presi il soprabito e il candelabbro, poi uscì sul retro della casa dove vi era il giardino.
Mi misi a guardarmi intorno , con la tristezza che non avrei più rivisto questo posto che tanto adoravo .
Mentre camminavo all'improvviso sentì dei mugolii strani, così decisi di raggiungerli ma mi fermai appena sentii dei rametti scrocchiare poco distanti da me,mi girai e vidi lui...mio padre, a caccia non di certo di qualche animale a quest'ora della notte.
Mi guardò dispiaciuto mentre sospirava.
  - "...Spero che tuo marito sia più fedele con te,più di quanto lo è stato tuo padre con tua madre" e si allontanò.
Mi portai la mano alla bocca mentre le lacrime uscivano da sole,così a passo svelto ritornai in camera mia,sconvolta più che mai.

(Il pomeriggio seguente.)

Ero pronta,solo fisicamente,dentro mi sembrava di essere vuota,senza ne un cuore ne un anima.
Entrai nel salone che non usavamo spesso e lo vidi preparato apposta per l'unione,sotto braccio a mio padre,verso una vita nuova che mi avrebbe messo catene diverse,forse anche più strette e dolorose,ma intanto mi convincevo che il peggio era passato.
Camminando ,vidi dalla parte degli invitati del Duca un infinità di persone, si facevano notare dato che in confronto le mie erano poche,vidi anche Lottie ma piangeva,intuivo dal suo viso che non erano lacrime di felicità,mia madre invece sembrava fiera e felice di questo,ma la severa espressione di mio padre mi suggeriva che lui non era molto felice di tutto questo.
Appena arrivammo davanti al duca, mio padre mi diede un bacio sulla fronte e io ricambiai con una carezza sulla sua guancia,gli volevo davvero bene,per questo decisi di non dire a mia madre ciò che avevo scoperto quella notte.
Dopo poche ore ero sposata.
Mio marito dopo la cerimonia si trattenne con dei suoi invitati ed io ne approfittai per avvicinarmi a Lottie,la quale mi abbracciò.
  - " Appena capirai dove abiti scrivimi con il tuo nuovo indirizzo ed io verrò a trovarti spesso,promesso.Nel mentre abbi cura di te"
"E tu di te e di Nuppi"
Si,le avevo regalato Nuppi per paura che venisse abbandonato o ucciso dopo il mio matrimonio con il Duca,gli avevo donato un pezzetto di me.
  - "Scrivimi spesso,e usa la parola segreta per farmi capire di venire da te il prima possibile"
"Papillon rouge"
  - "Oui"
Le sorrisi stringendogli le mani,poi presi coraggio e mi allontanai da lei.
Nana mi avrebbe seguita come serva personale nella mia nuova casa,anche se a  mio marito non andava a genio la cosa perchè diceva che era vecchia,ma io non avrei resistito senza di lei.

Dopo poco ci trovammo davanti a casa sua,una dimora enorme,imponente e sembrava gridare fuori gli orrori che potevano succederne all'interno.
"Potremmo cambiare casa,ora che siamo sposati,pensavo-"
  - "Non farlo"
"Cosa?"
  - "Pensare. Le donne non pensano e non parlano se non gli viene chiesto,obbediscono e basta"
"Ma io credevo che-"
  - "Credevi male. Non lascerò tutto questo per una ragazzina viziata"
Abbassai la testa e lo seguì dentro la casa,dove venimmo accolti da una schiera di servitù e tutti si presentarono a me dicendomi il nome e le loro mansioni.
Mi rimase in mente il volto di una donna poco più grande di me,bionda chiarissima anche lei,disse di chiamarsi Fleur ,mi pacque subito in effetti come il suo nome.
Vidi mio marito allontanarsi verso la porta d'entrata della casa.
"Dove andate?"
  - "A festeggiare e comunque non domandarmelo più,non sono affari che ti riguardano"
"E io dovrei-"
  - "Ti avevo esplicemente detto di stare zitta...comunque tu rimarrai qui a casa a fare la brava mogliettina ed a renderti pronta per  darmi un figlio"
Dopo ciò uscì ed io rimasi li su due piedi,con Nana al mio fianco che mi carezzava i capelli poi mi tolsi le scarpe e gliele detti.
"Io faccio un giro della casa"
-"Vi porto del tea o vi accompagno,potremmo-"
"No grazie Nana ma necessito di solitudine ora...voi potete riposarvi mentre il Duca-cioè mio marito non è presente"
Mi sciolsi i capelli e presi a girare la casa assolta nei miei pensieri: avevo appena giurato ad un uomo che neanche conoscevo fedeltà , obbedienza, devozione e rispetto...tutte cose che una buona moglie doveva ad un marito,buono o meno.
Iniziai la mia perlustrazione dai piani superiori: notai le molte camere da letto,comprese di zona notte,divanetti,scrivanie e angolo lettura,affiancate poi da un bagno personale,deve aver avuto molti ospiti comprando una casa con così molte stanze.
Trovai la mia camera da letto perchè era l'unica con la chiave al di dentro della stanza e già infilata nella serratura,ma quando entrai una forte emozione negativa mi pervase tanto da stringermi nelle braccia.
Era scura,ma ben arredata,si vedeva che era più adatta ad un uomo che ad una donna,questa sarà una piccola cosa da aggiustare,mi avvicinai alle tende scure che impedivano l'entrata anche ad un minimo spiraglio di sole,così le aprì notando che tutto ciò che mi circondava era anche peggio di ciò che il buio mi lasciava intravedere,scorgendo anche una bottiglia di Cognac quasi finita e questo non era un bel segno.
Vi erano anche dei libri,quindi mi avvicinai per sfogliarne qualcuno ma non sapevo cosa mi aspettava.
I vari libri illustravano con dei disegni,affiancate da descrizioni,le gesta amorose di ogni tipo di donna: le concubine del Siam,le geishe del Giappone,le meretrici dell'India,le carnali dell'Italia...tutte ciò che si possa immaginare di fare con una donna.
Tutto questo era disgustoso,così uscì di corsa dalla stanza,rifugiandomi nel soggiorno,chiudendomi la porta alle spalle.
Avrà davvero fatto tutte quelle cose con la sua prima moglie? Le avrà fatte anche con me? Non lo sapevo ma la cosa mi fece davvero venire una leggera nausea.
Mi lascai cadere contro il muro, sedendomi a terra, notando l'enorme dipinto che lo ritraeva sopra al camino,sempre con quell'aria disgustosamente seria,accompagnato da due cani al fianco.
Mi alzai e mi diressi in cucina dove trovai Nana alle prese con qualche pentola.
"Avrai sicuramente una camera tutta per te"
  - "Oh si Miss,non vi cruciate"
"Rimango pur sempre la tua Amelie"
Mi passò una scodella con un po' di brodo di carne e mi accarezzò il viso
  - "Bevete e andate a riposare,è stata una giornata davvero stancante per voi"
Bevvi quel brodo caldo come se potesse davvero scacciare tutti i miei pensieri negativi e ritornai nella camera matrimoniale,notai dopo poco che vennero delle ragazze per svestirmi e le lasciai fare.
Mi cambiarono e mi improfumarono per poi lasciarmi sola,così mi misi nel letto,obbligandomi di dormire ma troppe domande mi attanagliavano la mente e una si chiedeva dov'era mio marito...solo per poter sperare che ci rimanesse il più possibile.
Meglio ovunque,che qui con me.

Il caro prezzo della nobiltà.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora