NEWT (Maze Runner)

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Aprii gli occhi con una velocità impressionante mentre l'incubo mi si ripeteva ancora nella mente.

Mi alzai, mi misi in fretta le scarpe e andai a lavarmi la faccia.

Quel sogno mi aveva scosso parecchio, ma decisi comunque di andare a lavorare.

Mi riscaldai facendo una leggera corsetta sul posto mentre attendevo l'apertura delle porte del labirinto.

<<Ti sei svegliata presto stamani, di solito devo tirarti giù con la forza>> scherzò Minho mentre mi raggiungeva.

Io alzai il dito medio in risposta mentre ridevo.

<<Oggi sezione sette?>> chiesi sbuffando.

La settima sezione era una delle più grandi e oggi non avevo proprio voglia di correre.

<<Si, ma oggi è aperta anche la cinque, se vuoi puoi farci un salto, io penso all'altra>> mi rispose.

La quinta sezione invece era abbastanza piccola, ma era una delle più complicate da ricordare.

Annuì ringraziandolo per avermi lasciato poco lavoro e continuammo a parlare del più e del meno.

<<Minho, Y/N, vi ho portato da mangiare>> urlò Newt avvicinandosi a noi mentre sventolava dei panini.

<<Grazie mille Newt>> dissi mentre riponevo il cibo nella sacca.

<<Di niente, per che ora dovreste tornare?>> ci chiese mentre cercava di sistemarsi i capelli.

Newt era davvero un bel ragazzo.
Alto, biondo, gentile e simpatico.

Non posso negare che dal primo momento in cui l'abbia visto mi sia piaciuto.

Parliamo spesso, e siamo degli ottimi amici, ma niente di più.
Anche se io vorrei che ci fosse qualcosa di più.

Ritornai alla realtà solo quando sentì il rumore delle enormi pietre spostarsi.

<<Ci vediamo più tardi>> disse Newt salutandoci.

Non ho idea di come fosse accaduto, e non so neanche il perché, ma mi ritrovai a correre più velocemente che potevo svoltando a destra e a manca cercando di seminare un enorme dolente.

Era davvero tardi, me ne sarei dovuta andare circa una mezz'ora fa, ma volevo terminare di mappare quella parte del labirinto e quindi avevo aspettato.

Era quasi l'ora della chiusura delle porte.
E avevo paura.

Il cuore mi batteva talmente veloce che pensavo mi sarebbe scappato dal petto e sarebbe arrivato prima di me sullo spiazzo d'erba.

Tentai di seminarlo più volte, ma era davvero troppo vicino a me.

Cercai di pensare alle varie vie più facili da percorrere e arrivare in tempo, ma mi resi conto di non sapere dove effettivamente ero.

Presa dal panico iniziai a piangere a dirotto, era il momento meno opportuno per farlo, ma era così che esprimevo la mia frustrazione, versavo un sacco di lacrime.

Ad un tratto, sentì arrivare da un corridoio non molto lontano da me qualcuno che mi chiamava.

Aumentai il passo e girai sinistra.

Andai a sbattere contro qualcuno e caddi a terra.
Mi rialzai in fretta e presi per mano chiunque fosse, trascinando quella persona dietro di me.

<<Y/N cosa succede?>> urlò Minho mentre correva al mio fianco.

<<Un dolente>> gridai.

Immagina Multifandom (SLOW UPDATE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora