Prologo

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A Casperfield, come ogni singolo giorno dell'anno, era calata perfettamente puntuale una fitta nebbia sulla pineta circostante, che sembrava voler accarezzare ciascuna foglia o corteccia di ogni arbusto.
Delicata come il tocco di dita di un fanciullo, era accompagnata da un leggerissimo venticello che fischiava sottovoce fra i rami degli alberi, conferendo alla radura un'aura oltremodo spettrale ed al contempo evanescente.

A quell'ora del giorno, verso le sei del pomeriggio, era impensabile per gli abitanti della cittadina avventurarsi in quel posto così inquietante, e non era un caso che i cacciatori - appena fiutavano l'addentrarsi silenzioso ed impercettibile della nebbia - si allontanavano a passo svelto senza mai guardarsi indietro, affiancati dai loro segugi, il fucile imbracciato e in spalla il sacco contenente lo sventurato animale.
Insomma, era da folli semplicemente pensare di trovarsi lí di passaggio a pomeriggio inoltrato.

Era inimmaginabile, tranne per un unico uomo che, sotto gli sguardi allibiti dei bambini e le maledizioni di anziane signore, aveva scelto di far costruire la propria dimora proprio al fianco della pineta.

Ma se ho definito angosciante il clima che aleggiava sul bosco, ho errato, cari lettori, perché nulla poteva essere più terrificante del lago di Teufelssee.
Si trattava di un nome tedesco, cui significato era "Il lago del diavolo".
Di chi lo avesse battezzato così non se ne sapeva niente, ma il perché era più che chiaro.

Se la nebbia era densa sulla pineta, in prossimità di quel limpido specchio d'acqua incombeva in modo raccapricciante.
Era assolutamente impossibile che l'occhio umano riuscisse a penetrarla o a distinguere il profilo del paesaggio circostante, a tal punto che ci si sentiva risucchiati da essa e soffocati, senza una benché minima via d'uscita che non fosse immergersi in quell'acqua ghiacciata.

Un'unica persona, schiva e diffidente, di fama mondiale - ma impossibile da trovare o da avvistare agli occhi delle gente comune - era lui, il proprietario di quella casa terrificante:
il celebre imprenditore Levi Ackerman.

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