6. Stranezze.

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Chi é il ragazzo che ho davanti?

No, spiegatemi dov'é il Matteo della scuola e delle descrizioni dei miei amici.

Ordinò due cioccolate con panna e mi squadrò per alcuni minuti, esitò ma infine apri la bocca e parlò

<<Valentina mi spieghi perché ti sto sul cazzo?>>

<<Sono i tuoi modi di fare. Il tuo comportamento della serie "sodiesserefottutamentefigoemenevanto". Non lo so...>> avevo seriamente detto queste parole? Non posso credere di essere tanto scema.

<<Beh, scusa. Non volevo darti questa cattiva impressione.>> Ci sta solo provando per approffittarsi di me. "stanne alla larga" mi ripeto. Eppure in quel momento noto cose che mai prima d'ora avevo visto: gli occhi verdi con 'pagliuzze' oro, capelli fantastici, corpo perfetto e abboronzato e, dio, le fossette sulle guance quando ride. Ha un sorriso fantastico.

<<Mi stai giudicando male>> continuò <<non mi conosci abbastanza per farlo>>

<<Già, pensa é solo il secondo giorno di scuola.>>

Detto questo parlammo del più e del meno fino a che non arrivó l'autobus. Saliti ci sedemmo vicini e io indossai le cuffie mentre lui faceva lo stesso. Notai che sul cellulare faceva scorrere i nomi delle canzoni e i cantanti erano quasi tutti i miei rapper preferiti. "Perfetto, pure i gusti musicali uguali" pensai. Feci partire la mia canzone preferita del mio idolo e tra noi calò il silenzio. Arrivata alla mia fermata mi alzai per suonare lo salutai con la mano e lui mi fece il labbruccio dicendo <<E un bacio sulla guancia non me lo dai?>>

Spiazzata, di nuovo. <<Ehm.. non allarghiamoci troppo eh!>> dissi esitando.

Scesi e ripensai al tempo passato insieme: infondo non era poi così male la sua compagnia. Era simpatico e superati i bisticci su cose infantili, la sua presenza era decisamente gradevole. Ma che dico gradevole, era stato fantastico scherzare e parlare con lui!

Ripenso poi alla sensazione che ho provato fuori da scuola: Mi sentii esclusa. Senza amici. Sola. E non credo che io mi sia mai sentita peggio provando altro se non quella sensazione di esclusione. Di solitudine. La solitudine. Quel sentimento di merda che istiga al suicidio. All’autolesionismo. Ci si sente abbandonati dal mondo. Si è soli contro tutto e tutti. È l’inizio di una guerra. Una guerra contro se stessi e contro il mondo. Ma da soli non si va da nessuna parte. É una guerra troppo grande per una persona sola. É una guerra già persa. É una guerra sanguinosa che già ha fatto tante vittime. Ma io no, non sono come gli altri. Non dopo tutto quello che ho passato. Io sono una guerriera e combatto quella fottuta sensazione. "Perché é solo una sensazione: io ho i miei amici quindi non sono sola.

non ho l'amore.

Dell'amore non ne ne faccio nulla. L'amore é solo dolore. Meglio storie da una notte e via come ho fatto fino ad ora. Niente sentimenti, solo sesso." mi ripeto e rabbrividisco.

Ma poi penso alla sensazione di pace e sicurezza che ho provato con Matteo al mio fianco.

Mi sto innamorando?  Spero di no, altrimenti sarei la peggior nemica di me stessa. Devo sopprimere il possibile amore per lui. Raffaele non approverebbe e poi non é nemmeno il mio tipo.

In certi casi l'unica cosa da fare é chiamare Carolina. Lei saprà sicuramente cosa fare.

Andai in camera e la chiamai, entro un quarto d'ora sarebbe stata qui. Mi sentivo strana: quegli occhi, quelle fossette... dio, che mi sta succedendo?!

Commentateeee :) buona lettura

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