Camminavamo ancora, io ero scossa. Spaventata. E io spaventata non lo sono quasi mai.
Matteo guardava dritto davanti a se, con la mascella serrata e gli occhi ridotti a due fessure. L'aspetto minaccioso come se volesse fare a botte. Esitante, gli sfiorai il braccio con la mano libera attirando la sua attenzione.
Quei bellissimi occhi verdi incontrarono i miei e un timido sorriso mi spuntò sul volto, mentre sul suo ancora era presente uno sguardo freddo e distaccato. Lo attirai piano a me e, mettendomi sulle punte, gli lasciai un baciò sulla guancia coperta da un filo di barba. Poi ritornai al mio posto e lo tirai per farlo avanzare, ma lui oppose resistenza. Mi tirai non capendo e notai che mi stava osservando.
< che hai?>chiesi. Sorrise. Non capii più nulla.
< matteo?>
incalzai.
Si avvicinò di più a me mise una mano sulla mia guancia e mi baciò, leggero, la bocca. Mi sorrise. < ti va di andare a bere qualcosa di caldo?>mi sussurrò. Annuii sorridendo. Un sorriso sincero. Uno di quelli che non faccio da una vita. Spontaneo. Vero.
Mi prese per mano e mi condusse in un bar. Il locale era caldo e accogliente le pareti erano rivestite in legno i mobili pure. Ai lati c'erano divanetti color porpora con davanti tavolini neri. In fondo vi era il bancone, sempre in legno, su cui vi erano delle ventrinette con varie brioches, biscotti, torte e ciambelle, e davanti al quale 'erano degli sgabelli. Nella parete destra era scavato un caminetto acceso.
Ci avviammo verso un divanetto leggermente appartato. < cosa prendi?> chiese
< non lo so, quello che prendi tu>
Ordinò due cioccolate con panna. < credi che Lorenzo parlerà con Raffaele? >chiesi mentre prendevo la panna con il cucchiaio.
< se lo prendo lo ammazzo, quindi tranquilla che non parla quel figlio di putt...> ringhia assumendo un tono minaccioso. All'improvviso è nuovamente irritato al massimo e pensieroso. Gli accarezzo piano il braccio. Nella speranza che si rilassi. Ma invece fissa la mia mano e scosta il braccio.bruscamente. Mi sento offesa, ma non ci do peso. Così continuo a gustarmi la cioccolata guardando fuori dalla finestra. Fuori ha ricominciato a nevicare.
< vado in bagno> e prima che potessi rispondere la porta dei servizi si era già chiusa alle sue spalle. "Lunatico a quanto pare" pensai.
Mi sentii osservata. Mi guardai intorno e notai qualcuno dall'altra parte della sala che mi stava osservando. Lo fissai a mia volta, ma non distolse lo sguardo, così lo feci io. Presi il cellulare e ci giocai un po' in attesa del mio ragazzo.
Dieci minuti dopo tornò. < andiamo via> disse.
Pagò e uscimmo. Non mi teneva la mano. Non capivo perché improvvisamente era diventato così freddo, distaccato. Così feci l'unica cosa che sapevo fare: invertire i ruoli. Lo spinsi in un vicolo mettendolo con le spalle al muro, lo bloccai in quella posizione facendo aderire il mio corpo al suo e mi attaccai alla sua bocca con la mia. La mia lingua cercava la sua mentre le mie mani gli tenevano il viso.
Lui inizialmente rigido e sbigottito, si lasciò subito andare tenendomi stretta a lui e ricambiando passionalmente il baciò. < allora, mi dici che ti è preso?>sussurrai ancora in quella posizione contro le sue labbra tenendo gli occhi chiusi. < nulla> rispose.
< ripeto la domanda: mi dici che cazzo hai?>dissi con tono fermo aprendo gli occhi e fissando quel verde intendo.
< ne parliamo quando siamo a casa mia, vieni>
"aspetta, aspetta, aspetta, aspetta?!?! A casa sua?!?!?!?!"
< come a casa tua?>
< è mezzanotte, fa freddo e ho sonno. Quindi andiamo a casa mia.>
"cosa più importante, dopo tutto quello che ho passato, perché mi sento sbigottita all'idea di essere a casa sua?"
< perché a casa tua? Ho ancora una casa eh'>
< perché non ho voglia di dormire solo. Se non vuoi, chiamo qualche mia amica.> mi sentii ferita..
Non risposi così lui mi prese per mano e andammo a casa sua.
CAPITOLO UN PO' FATTO MALE... SCUSATE TANTISSIMISSIMO. buona lettura, baci. Irene :)
P.s. scusate ma wattpad fa cagare in questi giorni...

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Adolescenti.
Teen FictionScuola, droga, malavita, discoteca, feste, amici, sesso, compagnie. Gli anni dell'adolescenza visti dagli occhi di una ragazza di 17 anni, Valentina. Valentina De Paola, una ragazza più matura di quello che sembra. Alta 1,63cm , castana, occhi verdi...