La richiesta d'amicizia di Matteo mi sconvolse letteralmente la serata. Accettai. Spensi subito il pc e mi stesi sul letto nel buio della mia stanza. Silenzio. Troppo silenzio. Presi le cuffie e il cellulare e accesi la musica. Partì una canzone Rap. Una di quelle tristi però. La lasciai. Ero confusa, turbata. Mi alzai leggermente e guardai fuori.Il sole stava tramontando. Erano fantastici i colori in quel momento.
La mia musica spesso é criticata. La musica in generale é criticata. Ma il Rap sopratutto. Viene associato sempre e solo con la malavita. Ma é molto di più. Il Rap é poesia. Provo un odio profondo verso tutti quelli che insultano un genere musicale, un cantante o della musica in generale. È impossibile che oggi ci si debba vergognare per la musica che si ascolta. La musica ci salva e va rispettata. Io non insulto il tuo cantante, la tua musica e tu non insulti la mia. Si chiamano RISPETTO ed EDUCAZIONE. Ma c'é gente che non lo capisce proprio.
Dopo cena guardai la Tv e mi addormentai guardandola.
Mi svegliai il mattino seguente ancora in quella posizione e dopo aver guardato il celluare constatai di essere in un ritardo stratosferico. Così infilai la canotta arancio fluo con il numero 85, i jeans scuri strappati e una felpa nera. Una volta preso lo zaino corsi alla fermata per prendere l'autobus. Arrivai appena in tempo e appena salita mi misi a sedere negli ultimi posti. Li c'erano come al solito due ragazzi senza cervello del paese vicino. Misi le cuffie e accesi la musica.
<<Valentina, sei 'na gnocca stratosferica, perché non vieni a casa mia e ce ne stiamo un po' insieme?>> Disse Jacopo, uno dei due. Ci siamo baciati ad una festa nel locale di Riccardo e si é montato la testa. L'unica giustificazione che ho é che avevo bevuto. <<Jacopo caro, perché non ci vai tu e ti accontenti da solo? Tanto sei abituato, no?>> Gli risposi a tono. Non ribattè. Alle feste bevo sempre troppo. Per fortuna non é da ubriaca che ho avuto la mia prima volta. Non sopporto quelle che lo fanno per la prima volta da ubriache. La prima volta é unica e devi essere pronta. Prima di prostituirmi infatti lo avevo fatto con l'unico ragazzo di cui mi sia mai fidata. Daniele, il mio migliore amico. Mi aveva confessato di essere innamorato di me, ma io non provavo nulla per nessuno. Non avevo mai amato. Lui mi baciò e mi disse che sapeva che io non amavo ma voleva che la sua, e mia, prima volta fossi io. Così accettai. É stato fantastico. Auguro a tutti che la prima volta sia così per tutti.
Arrivata in classe, Matteo ancora non c'era tirai un sospiro di sollievo.
<<Perché sospiri? Già ti manco?>> Disse una voce ridendo alle mie spalle. Sobbalzai per lo spavento. Matteo. <<No tranquillo, stavo bene fino a poco fa>> Dissi acida. aveva una faccia da schiaffi. Sorrideva. Che sorride a fare? Dio quanto lo strozzerei. Scesi in cortile e mi accesi una sigaretta per pensare. Lui era sceso e era dall'altra parte del cortile con delle ragazze che gli si strusciavano addosso. Avevano tutte uno sguardo civettuolo alla ricerca di attenzione da parte sua. Io non capisco quelle che fanno voci strane, si toccano i capelli e tengono le labbra stile pesce. C'é come fanno a credere di attirare un tipo? Sembrano solo gatte in calore. E non ci fanno neanche una bella figura.
Quella fu una giornata di scuola particolare: non presi nemmeno una nota. Ero assorta nei miei pensieri, troppo distratta per far casino. Perché Matteo Para era diverso dagli altri ragazzi che avevo conosciuto?

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Adolescenti.
Fiksi RemajaScuola, droga, malavita, discoteca, feste, amici, sesso, compagnie. Gli anni dell'adolescenza visti dagli occhi di una ragazza di 17 anni, Valentina. Valentina De Paola, una ragazza più matura di quello che sembra. Alta 1,63cm , castana, occhi verdi...