Eravamo in fila per ordinare la nostra cena, io lo guardavo dal basso. Solo in quel momento mi accorsi della notevole differenza di altezza.
<<Certo che sei alto te!>>
<<No, sei tu che sei nana>>
<<Ah grazie!.>> dissi e misi un finto broncio incrociando le braccia sotto il seno e dandogli le spalle.
<<certo che sei proprio una bambina, te!>> disse ridendo.
<<Ma la smetti di prendermi in giro?!>> dissi guardandolo male.
Matteo mi abbracciò da dietro baciandomi la guancia. Questo gesto mi sconvolse.
<<Non ti sto prendendo in giro: sei la mia bambina>>
<<E tu sei un ruffiano.>>
Dopo aver preso le nostre ordinazioni ci sedemmo al primo tavolo libero.
<<Mangiamo dai, non ci vedo più dalla fame!>> esordì lui.
Mentre cenavamo lui mi guardava mangiare. Studiava ogni mio singolo movimento, cercai più volte di accendere una conversazione facendo commenti sul mio panino o altro.
Ad un certo punto accadde la cosa che nessuno si augura. Non ci credevo nemmeno io. Mi sentii piccola, bambina.
Mi sporcai con del formaggio il viso e arrossii. Io non sono MAI stata imbranata ad un appuntamento eppure con lui ho fatto una figura di merda, con del formaggio.
Era una prima volta per me. Una brutta prima volta.
Rise. Rise e basta. Si allungò sopra al tavolo con un fazzoletto e mi tolse lo sporco dal mento. Poi mi toccò affettuosamente il naso con l'indice e continuò a mangiare.
Finì prima lui di me. Così si alzò e si sedette al mio fianco mettendomi un braccio intorno alla vita tirandomi a se.
Avevo finito le patatine fritte ed ero ancora rossa in viso. Così per non guardarlo negli occhi presi il bicchiere gigante di Cola e presi a bere a piccoli sorsi dalla cannuccia. Sorrise. Ne sono certa. Sentii il sorriso sul suo volto, anche se non lo stavo guardando.
Mi rubò la cannuccia e mi fece alzare il volto. Mi baciò e mi rubo un po' della mia bevanda.
Mi tranquillizzai. Non so perché. Ma ero tranquilla.
Presi di nuovo tra le mie piccole mani il bicchiere. Dentro c'era ancora Cola e... Ghiaccio. Mi venne in mente un modo buffo per farlo alterare. Perché? "Vediamo se mi sopporta anche se faccio la bambina dispettosa" pensai" dopotutto, conosce solo la Valentina perfetta, un po' bulla e ribelle."
Così quando le mie mani furono belle fredde, alzai lo sguardo verso di lui e assunsi un aria da furba. Da diavolo.
Allungai le mani verso di lui come se lo volessi baciare. Lui ci cascò venendomi in contro. Scansai la testa all'ultimo ed infilati le mani dietro al suo collo, nella felpa. Sulla schiena muscolosa e calda.
Sussultò.
<<Questa me la paghi.>> disse e iniziò a farmi il solletico.
Poi mi lasciò qualche bacio sul collo e mi sorrise.
<<Se hai finito possiamo andare.>>
Annui e lo seguii fuori dal locale.
" è stato al gioco" pensai "un punto per lui." Poi successivamente pensai" è la prima volta che qualcuno mi tratta così. Neanche i miei amici lo hanno mai fatto"
<<Ora mi porti a casa?>>
<<Nono, la notte è lunga piccola mia.>> disse sorridendo.
La neve ancora cadeva lieve e io la guardavo incantata mentre camminavo mano nella mano con un ragazzo dal quale dovrei stare lontana.
Perché i diavoli non possono entrare in paradiso senza che il ricordo di Lucifero li tartassi tutto il tempo? É così sbagliato chiedere la salvezza eterna, dopo una vita passata a piangere? Dopotutto non è colpa nostra se ci sono cresciute corna e coda. È colpa della vita che ci ha cresciuto. Che colpa abbiamo noi, poveri diavoli, se la vita che ci è stata predestinata faceva schifo?
Miracolo!
ho già pubblicato signore e signori!
Sono stata gentilmente ispirata per questo bel capitolo. Spero vivamente che vi piaccia.
Alla prossima! Un bacio, Irene <3
Capitolo per Tom (RagazzoFreddo), giuly e miky :)
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Adolescenti.
Teen FictionScuola, droga, malavita, discoteca, feste, amici, sesso, compagnie. Gli anni dell'adolescenza visti dagli occhi di una ragazza di 17 anni, Valentina. Valentina De Paola, una ragazza più matura di quello che sembra. Alta 1,63cm , castana, occhi verdi...