Il Professore e l'alunna || Liam Payne ||

Capitolo 2.

"Questo venerdì abbiamo il ballo di inizio anno, siete invitati tutti. Oltre noi ci saranno anche gli insegnanti" spiegarono alcuni ragazzi porgendo ad ognuno il classico foglio, non sono neanche iniziate le lezioni che ci sono già le feste, presi il foglietto tra le mani e sbuffai. Non so se ci andrò ci devo pensare, mi siedo nell'ultimo banco e prendo l'orario scolastico, avevo due ore di Letteratura Inglese e ciò mi faceva un po' piacere visto che era la mia materia preferita; Mi morsi il labbro inferiore e notai alcune ragazze che parlavano tra di loro
"Oggi c'é il nuovo professore" dice la bionda mordendosi il labbro
"Già, è molto più giovane di quanto pensassimo" continuò mordicchiandosi il labbro inferiore, sentí dei "sta arrivando, dio mio" o "sto bene, si?" alzai gli occhi al cielo e guardai in basso.
"Buongiorno ragazzi" quella voce l'avevo già sentita, alzai lo sguardo trovando Liam. Oh, ma quindi è lui il nuovo professore, mi aveva detto che era uno degli studenti! Ah...i maschi. Borbottai qualcosa di incomprensibile e scarabocchiai qualcosa nel quaderno.
"Io sono Liam Payne, ho 24 anni e sono Inglese" affermò mentre passò tra i banchi, la cosa mi dava abbastanza fastidio. Ci stava guardando o per meglio dire scrutando attentamente.
Quando mi vide restò lì immobile a fissarmi, non distoglieva lo sguardo cosi decisi di farlo io.
"Oh..mh..si stavo dicendo, in queste due ore ci servirà per capire chi siamo, va bene?" tutti annuirono tranne me che non risposi. Quel ragazzo mi perseguiterà me lo sento, sospirai.
(***)
"Perché non me lo ha detto fin da subito?" risposi al ragazzo incrociando le braccia al petto, le lezioni erano finite e volevo sapere il motivo per cui non me lo avesse detto fin da subito.
"Non pensavo che vi importasse in realtà" alle sue parole restai in silenzio, aveva ragione a me non importava.
"In più non siamo amici, perciò non dovevo dirvi nulla" continuò e mi morsi il labbro inferiore. Forse era meglio andare via, e lasciarlo da solo.
"Si, ha ragione! Io è meglio se me ne vado" risposi girandomi da un'altra parte e camminando verso la porta.
"Aspetta" mi girai verso di lui
"Che c'é?" borbotto
"Ti ha dato fastidio che io non ti abbia detto che fossi un professore?" chiede avvicinandosi a me, indietreggiai
"Assolutamente no!" cercai di essere il più sicura possibile, ma lui non ci credeva più di tanto e alla fine neanche io. Non ammetterò mai che mi abbia dato fastidio, soprattutto a lui.