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"Voglio che lo chiami davanti a me, tanto hai detto di non aver problemi", Rosa si fece spazio vicino a me e incrociò le braccia fin quando non mi decisi a prendere il telefono sul comodino.

Composi il numero, non ci eravamo più sentiti.

Lo cancellai, non dovevo dargli altri problemi.

Lo composi di nuovo, mentre sospiravo piano dentro di me.

Portai il cellulare all'orecchio e aspettai.

Nessuna risposta.

"Non risponde", dissi alla mia amica.

"Riprovaci", mi consigliò.

Lo composi di nuovo, lo portai nuovamente all'orecchio.

"Pronto?", non era la voce di Mirko.
Era la mamma.

"Buonasera signora, cerco Mirko", dissi convinta.

"Mirko al momento non è con me, puoi richiamare più tardi", disse la signora dall'altro capo.

"Può dirgli che ho chiamato se lo sente?", chiesi alzandomi dal letto.

Iniziai a girare l'intera casa.

"Certo, ciao tesoro", attaccò.

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