A Dim Light Amid Despair: Humanity's Comeback, Part 1

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Ciao a tutti sono tornata. Eccoci qui con il quinto capitolo. Spero vi piaccia. 

Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. Sono di proprietà di Hajime Isayama.



Capitolo 4



<< Ehi, dannato! Dimmi il tuo nome! >> urlò Keith al primo ragazzo che gli capitò a tiro che guarda caso fu proprio Armin.

<< Sono Armin Arlet e provengo dal distretto di Shiganshina >> replicò il ragazzo.

<< Arlet, per quale motivo sei venuto qui? >> La voce del istruttore riecheggiava potente nel campo di addestramento. << Per fornire il mio contributo alla vittoria del genere umano >>.

<< Molto bene. Terzo fila! Dietrofront! >>. Keith Shadis passò oltre e, attraverso questo rito di passaggio, Armin conobbe,mano a mano, i nomi dei suoi futuri compagni di avventure.

I ragazzi che lo colpirono di più furono principalmente nove: Jean Kirstein, Marco Bott, Annie Leonart, Reiner Braun, Berthold Hoover, Connie Springer, Sasha Blouse, Ymir e Christa Renz.

Jean era un giovane uomo dai capelli castani appuntiti e dalla corporatura muscolosa. La cosa più inquietante di lui, però, era lo sguardo.  Aveva lo stesso sguardo feroce di Eren.

Marco, a differenza, di Jean era molto timido e impacciato. Aveva i capelli neri, le lentiggini e gli occhi castani.

Annie era una ragazza molto bassa e muscolosa. Aveva dei corti capelli biondi legati nella parte posteriore della testa. I suoi occhi azzurri erano talmente cupi e minacciosi che gli facevano quasi paura.

Reiner era un energumeno dai corti capelli biondi e dai lineamenti mascolini. La grande altezza, le spalle larghe e l'espressione seria gli donavano una presenza intimidatoria.

Bertholdt era un ragazzp piuttosto alto e snello. Aveva i capelli scuri,gli occhi castani e il viso allungato. Lui e Reiner sembravano familiari. Il loro aspetto gli ricordava qualcuno...o qualcosa...

In quel momento, però, Armin non diede peso alla questione.

Connie era un ragazzino piuttosto basso. I suoi capelli marroni erano tenuti rasati.

Sasha era una giovane donna con gli occhi color oro chiaro e i capelli castani tenuti in una coda di cavallo.

Ymir era una donna piuttosto alta e slanciata con lunghi capelli neri e lentiggini sotto gli occhi.

Christa era la più piccola soldatessa del Corpo di addestramento. Aveva lunghi capelli biondi e grandi occhi blu simili ai suoi. Nonostante sembrasse una ragazza molto gentile e premurosa, Armin la trovava finta e vuota, come se indossasse una maschera.

'' Non vedo l'ora di iniziare l'addestramento. Sono così eccitato! Eren e Mikasa non avranno problemi. Invece io... debole come sono...>> pensò Armin ansioso.

Una dolce stretta alla mano lo riportò alla realtà. Era Eren. Gli stava sorridendo e, capendo il suo stato d'animo, lo incoraggiava silenziosamente a non arrendersi. '' No! Ce la farò! Gliel'ho promesso! Darò anch'io il mio contributo all'umanità ''.


All'interno dell'accademia di addestramento, i maschi e le femmine dormivano in stanze separate in letti a castello. Queste stanze erano predisposte per due persone.

Le coppie venivano scelte dall'Istruttore Shadis ma, fortunatamente, Armin fu assegnato nella stessa stanza di Eren.

Gli altri accoppiamento erano Mikasa e Annie, Jean e Marco, Reiner e Bertholdt, Connie e Thomas, un ragazzo biondo abbastanza simpatico,Sasha e Mina, una piccola ragazza dolcissima, e Ymir e Christa.

Così quel giorno cominciò,ufficialmente, l'addestramento...


Il giorno dopo...


<< Per cominciare, voglio vedere le vostre attitudini, dannati! Chi non riuscirà in questo non potrà essere usato neppure come esca! Lo farò trasferire ai terreni da dissodare! >> 

Quello di cui Keith Shadis stava parlando era il Movimento Tridimensionale, un meccanismo utilizzato dai soldati dell'esercito per combattere ed uccidere i Giganti. Questo meccanismo circondava buona parte del corpo e permetteva di muoversi ad alta velocità e di sferrare attacchi fulminei.

Tutte le reclute, bene o male, se la stavano cavando, tutti tranne uno, Eren Jaegar...

<< COSA STAI COMBINANDO, EREN JAEGER? TIRA SU IL BUSTO! >> urlò Keith Shadis.

'' Eh? Ma com'è possibile? Come funzione questa roba? Ditemi che non è vero...'' pensò il ragazzino disperato. Doveva continuare,ancora e ancora, fino a che non ci sarebbe riuscito. Doveva chiedere aiuto a qualcuno. Si sarebbe abbassato anche a supplicare...


Quella sera...


<< Se segui i principi di base dovresti riuscirci. Non concentrarti sull'idea che devi riuscirci per forza. L'importante è prestare attenzione al bilanciamento e caricare lentamente il peso sull'imbracatura intorno ai fianchi e nella parte posteriore delle gambe >> spiegò attentamente Mikasa a Eren

<< Se ci provi con calma riuscirai di sicuro. Dopo tutto, ci sono riuscito persino io >> dichiarò, senza mezzi termini,Armin.

Eren ringranziò mentalmente i due ragazzi per il supporto. Non li avrebbe delusi.

<< E va bene, stavolta sento che ce la farò. Tira su, Armin.>> L'allenamento non andò bene: cadde ripetutamente a terra numerose volte e si slogò addirittura una caviglia. Evidentemente questa esercitazione non bastava. 

Doveva chiedere aiuto a qualcun'altro. 

Qualcuno come Reiner e Bertholdt...


Commento dell'autore:


Il prossimo capitolo uscirà il 01/09/2018

If I know what love is, it is because of youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora