Whereabouts of His Left Arm: The Struggle for Trost, Part 2

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Ciao a tutti ragazzi eccoci tornati con una nuova parte di ''If i Know what love is, it is because of you''. Spero vi piaccia.

Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di Hajime Isayama.



Capitolo 20



<< Cadetto Jeager! Cadetto Arlert! Cadetto Ackerman! >> urlò il generale Kitz Weilman. 

<< La vostra attuale condotta è da traditori! Vi porrò ora una domanda che deciderà le vostre vite! Se proverete a ingannarmi con le vostre assurdità o farete un solo passo, vi lanceremo, immediatamente contro una bomba a frammentazione! Non avremo la minima esitazione! >> sibilò terrorizzato.

<< Rispondi con franchezza! Qual è la tua vera natura? Sei un umano!? O sei un Gigante!? >>

Eren si sforzò di capire cosa stesse dicendo. "Ma...Ma che razza di domanda è? Cosa significano quegli occhi? E' come se stessero guardando un mostro...Cosa stanno dicendo?" pensò sconvolto.

Eren scuotè la testa in preda al panico. << N-Non riesco a comprendere...il senso della domanda! >>

Gli occhi del generale Kitz si spalancarono alla risposta inaspettata. << Fai il finto tonto!? Razza di mostro! Provaci ancora se ne hai coraggio! Provaci ancora e ti ridurrò in briciole! Ci vorrà un solo istante! Non ti lascerò mostrare la tua vera natura! Sei stato visto da numerose persone! Hanno visto il momento stesso in cui uscivi dal corpo del Gigante! Noi appartenenti al genere umano abbiamo commesso il gravissimo errore di far entrare all'interno del Wall Rose un essere del tutto sconosciuto... La soluzione migliore sarebbe quella di eliminare la vostra esistenza! Il Gigante Corazzato,che ha aperto una breccia nel Wall Maria, potrebbe fare di nuovo la sua comparsa anche in questo preciso momento! Adesso come adesso, sono le sorti dell'intera umanità ad essere a rischio! Non possiamo perdere tempo! Sono pronto a farvi lanciare addosso una bomba a frammentazione.>> urlò a pieni polmoni.

<< Con tutto il dovuto rispetto, signore ... >> disse Rico Brzenska, il soldato accanto a lui. Era una donna dai corti capelli biondo-platino e portava, inoltre, un grande paio di occhiali.

<< Il loro atteggiamento è chiaramente da ribelli. Inoltre, non credo che potremo ottenere alcuna informazione per noi proficua. E' solo uno spreco di tempo e di forze militari. >>

Improvvisamente un'aura malvagia riempì l'aria. Quell'aura non proveniva da Eren ma dalla ragazza accanto a lui. Il viso di Mikasa si era trasformato in una maschera vuota.

<< La mia specialità consiste nel tagliare le carni. Se dovesse essercene necessità, sono pronta a darvene dimostrazione in qualsiasi momento. Se c'è qualcuno fra voi che desidera sperimentare la mia specialità è, gentilmente, invitato ad avvicinarsi.>> sibilò con voce oscura.

<< Capitano! Quella donna è Mikasa Ackerman e ha prestato i suoi servizi nella retroguardia assieme ai soldati scelti. I suoi meriti equivalgono a cento soldati ordinari. La sua perdita costituirebbe un grave danno per la causa del genere umano >> disse Ian al Generale.

<< Mikasa! Armin! Si può sapere che diamine sta succedendo? >> Con molta fatica, Armin ignorò il pianto disperato di Eren e si alzò in piedi.

Armin aveva già capito. Era inutile parlare con loro. Avevano già preso una decisione. Non gli importava se Eren era un umano o un Gigante. Ai loro occhi era gia una minaccia da estinguere.

<< Mikasa! Cosa potresti ottenere se combattessi contro degli esseri umani!? Dove vorresti mai rifugiarti all'interno di queste anguste mura!? >> balbettò il ragazzo più piccolo.

<< Chiunque sia il mio avversario...impedirò che la mia adorata famiglia venga uccisa. Non mi serve altra motivazione al di fuori di questa. >> La sua voce rimbalzò prepotente tra le mura.

Le labbra di Eren si spalancarono per la meraviglia. "Ma sono l'unico a pensare di non essere un Gigante? Maledizione! Non ho nessun ricordo precedente al mio arrivo qui! Sono troppo stanco per muovermi e se dico qualcosa di sbagliato, rischiamo davvero di essere uccisi. Uccisi dagli esseri umani? Ma è assurdo! Per cominciare...com'è che sarebbe la storia? Sarei fuoriuscito dal corpo di un Gigante? Ma che assurdità vanno dicendo? Non è minimamente plausibile! Quello non sarebbe stato un sogno, quindi? Ma in questo caso, sarei in tutto e per tutto simile a un Gigante! No... è impossibile...'' pensò incredulo.

I suoi pensieri furono interrotti,ancora un volta, dalla potente voce del generale. << Pongo di nuovo la domanda! Qual'è la tua vera natura? Sei un umano o un Gigante? >> urlò osservando ogni minimo movimento di Eren.

"Non posso sbagliare la risposta.Non sarei l'unico a morire. Anche Armin e Mikasa ne pagherebbero le conseguenze. Si, giusto, io, da sempre...come tutti gli altri..." Aveva il respiro affannoso. 

<< SONO UN ESSERE UMANO!! >>

Ci fu una lunga pausa. Il generale sospirò pesantemente. << Capisco...non avermene a male...Non c'è altra scelta...Perchè non c'è nessuno che possa provare...la tua innocenza..." sussurrò, sollevando la mano per segnalare il fuoco. Armin indietreggiò impaurito. I suoi sospetti si erano rivelati fondati.

<< Eren! Armin! >> urlò Mikasa cercando di raggiungerli. << Fuggiamo verso l'alto! >> disse afferrando Eren.

Il ragazzo dagli occhi verdi sussultò quando il suo corpo venne spinto bruscamente e una familiare chiave dorata apparì davanti a lui.

<< Eren...Al mio ritorno...ti mostrerò la stanza sotterranea che ti ho sempre tenuta segreta. >> Gli tornò in mente le parole del padre. Eren sussultò quando raffiorarono in lui ricordi spiacevoli.

<< Questa chiave, portala sempre con te e non lasciarla mai. E, ogni volta che la guarderai, ricordati che dovrai assolutamente andare nella stanza sotterranea. Questa iniezione, non ti farà ricordare nulla. Non ti posso spiegare il motivo. Riconquistato il Wall Maria, dovrai assolutamente raggiungere la stanza sotterranea. Ritengo che questa forza ti sarà d'aiuto in quel frangente. >>

Eren afferrò per mano Mikasa e corse verso Armin. Doveva fare in fretta.

<< Eren! Una volta che sarai riuscito ad andare nella stanza sotterranea, conoscerai la verità! E' un sentiero arduo e difficile quello che ti aspetta, ma dovrai assolutamente andarci! Se vuoi salvare Armin e Mikasa dovrai dominare questa forza! >>

Il cannoni eruttarono come impazziti...le palle di cannone si avvicinarono sempre di più...

Eren, inconsciamente, si morse la mano; il sangue si insinuò nella sua bocca. Il suo corpo vibrò come se fosse stato colpito da un fulmine. L'ambiente intorno a lui brillò di un giallo intenso. Il corpo del ragazzo stava cambiando.

Armin cercò, inutilmente, di muoversi ma qualcosa lo stava bloccando. Si ritrovò avvolto in qualcosa di spesso e solido. Non riusci a vedere bene cosa fosse perchè il fumo gli annebbiava i sensi.

<< C-Che c-cosa...? >> mormorò confuso. Sentì con chiarezza le urla di terrore dei soldati. Ma da cosa erano spaventati? Dove era finito Eren?

<< M-Ma c-cosa è...? U-U-Uno s-scheletro? >> Era comodamente annidato in spesse strati di carni. E' come se lo stessero proteggendo dal male circostante.

''Questa creatura è Eren.'' pensò Armin rendendosi conto della verità. Non potè fare a meno di pensare al Gigante dagli occhi verdi.

"Eren...grazie...ci hai protetto anche questa volta''


Commento dell'autrice:

Il prossimo capitolo verrà pubblicato la prossima settimana.

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