Small Blade: The Struggle for Trost, Part 3

73 31 0
                                    


Ciao a tutti ragazzi eccoci tornati con una nuova parte di ''If i Know what love is, it is because of you''. Spero vi piaccia.

Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di Hajime Isayama. 



Capitolo 16



Armin continuò a camminare lungo la strada. Guardandosi alle spalle vide che il Gigante anormale lo stava ancora seguendo ma non sembrava intenzionato a fargli del male.

''Perché mi sta inseguendo? Perché non mi ha ucciso? Perché mi tiene in vita? Perché è così interessato a me?" 

Queste domande non ebbero risposta nella mente di Armin. Era tutto così confuso. Il suo corpo rabbrividì agli improvvisi spostamenti d'aria. Erano i passi del Gigante che lo stava seguendo.

Armin guardò attentamente il Gigante: i suoi bellissimi occhi verdi, così simili a quelli del suo amato Eren, gli provocarono dei brividi lungo la schiena.

La strada, che stava percorrendo, era, completamente, vuota. Non c'era anima viva. Emetteva, quasi, un'aria spettrale.

Ad un certo punto il biondo sentì un rumore provenire dalla strada affianco. Un dolce profumo riempì i suoi sensi. Questo profumo era di...

<< Mikasa! >> gridò Armin preoccupato. La ragazza non era da sola, insieme a lei c'era un Gigante.

La creatura mostruosa stava per schiacciarla ma all'improvviso un pugno fluttuò nell'aria e si schiantò contro la testa del Gigante.

<< Armin? Stai bene? >> borbottò Mikasa riconoscendolo. I suoi occhi si allargarono quando vide un Gigante avvicinarsi.

<< Armin! Attento! >> gridò portandolo in un posto sicuro e appartato. << Cosa sta succedendo? Chi è questo Gigante? >> I suoi occhi allibiti scansionarono il Gigante di fronte a lei. La luce del sole donava un effetto luminoso alla creatura, evidenziando, fra l'altro, i suoi muscoli spessi.

Ansimò quando il Gigante emise un rombo talmente assordante che echeggiò per tutta la città. Non aveva mai sentito un suono simile.

Armin,boccheggiando, tentò di districarsi dal forte abbraccio della ragazza << M-Mikasa...ti prego lasciami andare...Va tutto bene...Lui mi sta proteggendo...non vuole farmi del male >>.

<< Lui ti ha protetto? Un Gigante...che uccide...un altro Gigante...Ma è...>> Mikasa ripetè,lentamente, le parole del ragazzo più piccolo. La straordinaria creatura, in questo momento, stava pestando,a sangue, la testa del Gigante che voleva ucciderla poco prima. Fiumi di sangue sgorgarono dal suo corpo ormai già morto.

<< Mikasa! Armin! >> Entrambi i ragazzi si voltarono verso la fonte della voce disperata. Era Connie.

<< Ragazzi siete feriti? Forza andiamocene! >> borbottò angosciato. Gli occhi di Connie si allargarono quando vide i due Giganti << Oh cazzo, ci sono due Giganti di 15 metri. >>

Il Gigante dagli occhi verdi, guardando l'altro Gigante, ruggì pieno di rabbia repressa.

I due si prepararono a combattere, era un combattimento simile a quello corpo a corpo. La bestia dagli occhi verdi, senza alcun problema, fece a pezzi il collo del nemico.

<< Lo ha ucciso consapevole che quello fosse il suo punto debole?>> Connie tremò terrorizzato alle parole di Armin.

<< Ho avuto l'impressione che avesse delle nozioni di combattimento corpo a corpo...Si può sapere chi è? >> Mikasa parlò con voce fredda.

<< Possiamo solo dire che è un esemplare anormale, non credete? Dopo tutto, sono più le cose che non sappiamo di quelle che conosciamo >> sospirò tristemente Connie.

Armin, in quel momento, ripensò al Gigante e al suo comportamento, insolitamente, gentile.

<< Non penso sia cattivo...quando l'ho incontrato, mi ha protetto dagli altri Giganti. E' diverso dagli altri. >> Il Gigante dagli occhi verdi si era presa cura di lui e l'aveva protetto dai pericoli. La creatura aveva dei sentimenti. Ne era certo.

<< Armin ha ragione. La creatura ha protetto anche me. Ha ucciso il Gigante che ha tentato di mangiarmi. E poi sembra essere interessato agli esseri umani, soprattutto ad Armin. >> La voce della ragazza era priva di emozioni.

<< Comunque sia, affrettiamoci verso il Quartier Generale! >> borbottò Connie affranto.

<< A-Aspetta un momento! Le bombole del gas di Mikasa sono vuote. >> Le sue parole sembrarono far arrabbiare Connie. La ragazza potè solo chinare la testa piena di vergogna e rimorso.

<< Anche nelle mie non è che ce ne sia molto, però...Sbrighiamoci a scambiarcele. Puoi prendere il mio gas. >> spiegò prendendo il tubo vuoto della ragazza. Si ritraè quando Mikasa urlò il suo nome disperata.

<< Non abbiamo altra scelta! >> La interruppe Armin. I suoi lunghi capelli biondi nascondevano gli occhi lacrimanti. << Non avrebbe senso se lo tenessi io...Però...stavolta usale con accortezza...così da salvare tutti quanti... Il dispositivo per il Movimento è ancora utilizzabile. E ti ho sostituito anche tutte le lame! Soltanto...vorrei che mi lasciassi almeno questa...Dopo tutto, in effetti, vorrei almeno evitare di essere divorato vivo...>> disse sollevando, lentamente, una piccola lama sottile.

<< Questa volta fai attenzione, okay? Ti voglio tanto bene Mikasa. Sei molto importante per me >> ammise timidamente Armin sorridendogli graziosamente.

Mikasa gli strappò la lama dalle mani e la lanciò il più lontano possibile. << Armin. Non ti abbandonerò qui. Mi dispiace, sono stata un egoista. Ho pensato solo a me stessa. Non ti farò più preoccupare. Ti voglio bene anch'io. Sei il mio fratellino adorato. >> sussurrò Mikasa abbracciandolo. Armin pianse lacrime di gioia e ricambiò l'abbracciò contento.

''In quel momento...ero fortemente perplessa...Non si era mai sentito di un Gigante che uccide un altro Gigante...Anche perchè questa scena, vagamente edificante...mi era parsa...come l'incarnazione della rabbia del genere umano...



Commento dell'autrice:

Il prossimo capitolo verrà pubblicato la prossima settimana.

If I know what love is, it is because of youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora