capitolo 16 insidie e paura

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... Hanya cominciava ad abituarsi a quella nuova città, a conoscere nuova gente, ad essere più tranquilla e allo stesso tempo più dubbiosa del solito. Avrebbe voluto cambiare posto, quello le appariva sporco e con persone da evitare. La solita routine quotidiana cominciava a pensarle, i soliti clienti taccagni, i soliti. Soldi, niente di lussuoso come un tempo. Era merce per quei messicani bastardi. Una sera, mentre era fuori la porta ad aspettare i suoi soliti clienti, venne avvicinata da un gruppo di ragazzi. Inizialmente quei ragazzi parevano sereni, per Hanya volevano solo farlo, ma si sbagliava. Sbagliava a pensare i modi. Uno di questi, il più grande, la afferrò al collo, sbattendola sulla porta e facendola cadere. Gli altri quattro entrarono dentro chiudendo la porta alle loro spalle. Il maggiore afferrò Hanya e la lanciò sul letto, alzandole il vestitino. Si abbassò i pantaloni e cominciò a stuprarla brutalmente. Un altro, mentre il maggiore la stuprava, andò sul letto e a prepotenza, si abbassò i pantaloni e glielo mise in bocca, usando violenza anche lui. Hanya fu come una bambola per loro. Gli altri due rimasero a guardare fino a che nn avrebbero iniziato loro, filmando nel mentre il tutto. Quei due ragazzi la insultavano, le diedero della troia da quattro soldi. Il maggiore venne, sporcando Hanya e i suoi vestiti. Poco dopo anche l'altro ragazzo, sporcando i suoi capelli. Cominciarono a ridere di lei, avendo sempre quel flash puntato addosso.  Ora era il turno dei minori, ragazzetti alle prime armi con nessuno scrupolo. La stuprarono un altra volta, tanto violentemente da farle perdere sangue. Hanya era come pietrificata su quel letto, era la seconda volta, la terza volta in cui abusavano di lei. Dopo di che uno dei ragazzi la afferrò e la getto a terra, urinandoci accanto e sputandola. Le loro risate rimbombavano sulla mente di Hanya che nn riusciva nemmeno a chiedere aiuto. E così rimase lì, a terra che piangeva e nn riusciva a muoversi. Fissava un punto di quella stanza e ricordava il passato. Rimase lì qualche ora fino a quando una sua "collega" bussò alla porta ma senza ottenere risposta. Hanya nn riusciva ad emettere nessuna frase. La ragazza fuori decise di entrare trovando Hanya per terra, in lacrime. Aveva capito cosa fosse successo, e cercava di consolarla. La ragazza conosceva quei ragazzi, successe la stessa cosa anche a lei anni prima ma dopo quella volta nn le avevano fatto più del male. La aiutò a sollevarsi e a mettersi su una piccola sedia. Hanya era distrutta dal dolore, ma nn tanto per quello fisico ma quello dell'anima.. ora Hanya cominciava ad avere paura, paura di rimanere da sola, paura di tutto. Non poteva andare via, non aveva abbastanza soldi. La sua Vita dopo quella volta, avrebbe preso una piega diversa. Avrebbe conosciuto altre ragazze che l'avrebbero aiutata. Si sarebbero aiutate reciprocamente. Divennero una squadra, pronte a diffendersi da tutto e tutti.

Hanya, una nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora