capitolo 21 l'indecisione

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Dopo quella volta con Carl, hanya si trovava in una situazione poco piacevole. nn sapeva cosa fare, se dare un taglio a quella vita, o buttarsi tra le braccia del giovane. per questo motivo lei, continuava a fare il suo lavoro, avrebbe avuto così modo di capire di più. in cuor suo sapeva già da che parte andare, ma voleva la certezza. due giorni dopo quella sera hanya venne contattata da un ragazzo poco più giovane di lei in cerca di sesso. Lei nn poteva far altro che accettare l'incontro. Si fece un bel bagno rilassante, sorseggiando un buon vino. Immersa tra i pensieri, e i ricordi, immaginava una nuova vita, diversa, più bella. Si era fatto tardi, doveva prepararsi per accogliere quel ragazzo nella sua casa. Si sentiva in tensione, agitata, in preda al panico quasi. Aveva spento il telefono cellulare per nn essere disturbata. Carl la chiamava ma il cellulare risultava irraggiungibile. bussarono alla porta e dopo un ultima specchiata apri la porta.. Era quel ragazzo, a impatto molto teso ed imbarazzato. Hanya lo aveva invitato ad entrare. Quel ragazzo teneva le mani dietro la schiena, non diceva una parola. era visibilmente turbato.

"accomodati, siediti pure qua" indicando il divano. Hanya si era seduta accanto a lui per farlo tranquillizzare un poco ma nn c'era verso. Era un ragazzo preso dalla curiosità forse.
"È la prima volta per te?" domandava al ragazzo..

"no. ho già fatto sesso altre volte. non è la prima che contatto"

"dammi pure del tu" disse Lei.

"sembri un ragazzo a modo, ma sembri anche molto turbato. hai fatto sesso altre volte ma adesso nn mi sembri molto esperto nell'ambito. non vorrei perdere tempo"..

Hanya si era tolta i vestiti, afferrando la mano del giovane per posarla sul seno. la reazione del ragazzo fu quella di toglierla subito. alzandosi di scatto. hanya lo guardava basita, non capiva.

"sapevo di trovarti qua. non ho intenzione di fare del sesso con te. volevo solo vedere che faccia avevi. volevo vederlo dal vivo"

lei continuava a nn capire. "che cosa vuol dire?" domandava lei..

"che faccia tosta.. sono venuto qua per vedere chi fossi. chi era la donna che mi vuole rovinare la vita. dovresti vergognarti nell'accettare un ragazzo di sedici anni a casa tua per quattro soldi. ho trovato vari messaggi che ti sei scambiata con lui. lui che è stato con te due giorni fa. Cazzo è Mio padre, e tu me lo stai portando via.. "

Hanya rimase di stucco, pietrificata. raccolse i suoi vestiti da terra velocemente per potersi rivestire. aveva il viso marcato dalle lacrime ma cercava di rimanere calma, di ragionare. Si vergognava come nn mai, ma voleva parlare con quel ragazzo. Prima però aveva acceso nuovamente il cellulare e aveva scritto un SMS a Carl, chiedendogli di vedersi a casa di lei.  Hanya prese un po' d'acqua, cercando di convincere il ragazzo ad essere meno aggressivo in modo tale da ascoltare ciò che lei aveva da dire.
"nn voglio parlare con te.. mi fai schifo" gridò lui..

"Non so come ti chiami ragazzo, ma voglio dirti due parole. io nn sto portando via nessuno, sono una puttana che guadagna per tirare avanti e anche io ho i miei sogni nel cassetto. ammetto che con tuo padre c'è stata un intesa fin da subito, e nn posso condannarlo perché mi ha fatto stare bene. ho perso mio marito tempo fa, nn ho più mio figlio, e ho avuto una vita d'inferno. ma non vuole dire che io te lo possa portare via. mi auguro di essere felice nuovamente. capisco la tua rabbia ma non sapevo avesse un figlio.. "

lui sorrise, aveva un sorriso beffardo.

"beh, visto che sono qua, essendo tu una puttana che riceve soldi per sesso, potresti accontentarmi. non chiedo molto, ma... " il giovane afferrò la donna per i capelli e le disse: "un lavoro di bocca me lo potresti fare, almeno ti sei fatta tutti i membri della famiglia"..

la costrinse ad un rapporto orale forzato. Hanya cercava di divincolarsi ma quel ragazzo era più forte di lei e nn le dava modo di muoversi. quasi vomitava, aveva conati di vomito per tutto il tempo. il tutto era durato quindici minuti. Una volta terminato, hanya si ripulì il viso e si asciugò le lacrime. "hai ottenuto ciò che volevi, adesso vattene ti prego" esclamò hanya. il ragazzo si tirò su i pantaloni mandandole un bacio nel mentre. Hanya si voltò verso la porta per accompagnarlo e lui, da dietro cercò di strangolarla. Hanya perse i sensi e cadde a terra. quel giovane ragazzo in preda allo spavento era fuggito via. alcuni istanti dopo, sarebbe arrivato Carl, trovandola a terra priva di sensi. aveva chiamato l'ambulanza che subito l'avrebbe portata all'ospedale più vicino.

Hanya, una nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora