Capitolo 10 - Un altra Hanya

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...Hanya dopo quell'episodio, volle cambiare. divenne più forte, non si fece nessuno scrupolo, nessun problema. Divenne quasi una donna pericolosa, da temere. Dopo tutto si doveva difendere da loschi personaggi che avrebbe incontrato nel suo cammino di prostituta. Non volle più soffrire, non voleva più avere paura della notte, di quei viali molto poco illuminati. Si fece forza e coraggio Hanya e chiunque avrebbe provato a farle del male, lei si sarebbe difesa. Non era giunto ancora il momento per fortuna, e dopo la notte precedente, scese nuovamente in strada e attese, a volte anche per ore. Finalmente dal lungo viale, da lontano si intravedono fari di un auto, non si ferma da nessuna e prosegue nel suo cammino fino ad arrivare da lei. E mentre le altre furono invidiose, Hanya salì in macchina per dialogare per quel breve tratto di strada con quel suo cliente. Arrivarono in una zona isolata, lontano dalle luci della città. Fu lo stesso luogo della notte prima, Hanya cominciò a pensare che anche quell'uomo volle farle del male, ma non fu cosi. Hanya chiese subito i suoi soldi che mise in una borsetta ormai logora e vecchia. Quell'uomo dall'aspetto paffuto non chiese chissà cosa ma Hanya si mise all'opera senza perdere troppo tempo. Si tolse il reggiseno frettolosamente, permettendo cosi che quell'umo glielo palpasse. Sudava, pareva non aver mai visto un seno cosi sodo. Hanya si fece toccare, fu fredda come un cubetto di ghiaccio, nulla le fece più effetto. Hanya lentamente gli toccò il pene attraverso il pantalone e mano mano pote sentire la rigidità dell'apparato riproduttivo dell'uomo, cosi, gli abbassò la zip, e con la mano destra lo afferrò e lo tirò fuori. Non si perse d'animo e lo prese subito in bocca, succhiandoglielo molto lentamente e con delicatezza per non provocare dolore coi denti. Quell'uomo sospirava, gli piaceva il modo di Hanya nel fare del sesso orale. Hanya leccò tutto il manicotto rigido, scendendo lentamente verso i testicoli. Leccò anche quelli. Dopo qualche minuto Hanya, si sollevò quella gonna cortissima, si sfilò le mutandine e salì sopra di lui. Afferrò il pene dell'uomo con la mano sinistra e lo posiziono nella vagina, scendendo lentamente e risalendo allo stesso modo. Fece questo gioco fino a quando tutto non fu liscio, bagnato, senza l'attrito della pelle asciutta. L'uomo apparentemente imbranato gli afferro i fianchi, muovendo Hanya a suo piacimento. Hanya per un attimo ebbe della dolcezza, tant'è che se lo abbraccio mentre fu seduta sopra l'uomo. Si accorse e cessò subito. Il rapporto continuo per alcuni minuti, ma concluse il tutto prendendolo nuovamente in bocca e facendosi venire all'interno. Non lo ingoiò questa volta, lo mise di lato e lo sputò su un fazzoletto. Ormai non ebbe più intenzione di stare a certe regole, o si faceva come voleva lei, altrimenti la fuori ce n'erano quante essi avrebbero voluto. Disposte anche a sacrificare la loro salute, e quella di Hanya era già precaria. ''Ti riaccompagno al tuo posto'' disse l'uomo ormai soddisfatto. Lei lo ringraziò. Quell'uomo fu comunque a modo, e per fortuna sua stava andando tutto bene in quel momento. Una volta scesa dalla macchina, si diresse verso la sua che rovò distrutta. I vetri frantumati, e una scritta sulla carrozzeria che recitava ''dirty Hanya''.. Rimase incredula, ma sapeva forse chi avrebbe fatto quello sfregio. Furono le altre prostitute, invidiose della sua bellezza e dell'attirare troppi clienti in breve tempo. Hanya fu la nuova arrivata, troppo presto per competere con le altre. Alle sue spalle qualcosa mi mosse attraverso i cespugli, Hanya si voltò e ricevette un colpo alla testa che la fece svenire. Nel mentre che la donna fu a terra, le altre donne la picchiarono, la sputarono, le strapparono i vestiti ed in fine, gli misero fuoco la macchina. Hanya non si accorse di nulla, furono i vigile del fuoco arrivati sul posto a trovarla a terra e a chiamare il 911 per soccorrerla.  

Hanya si risvegliò in ospedale, domandato con voce spezzata cosa fosse successo. ''Hanya, lei è Hanya Spencer? risponda alle mie domande'' _ ''si, sono io''_''Sono la dottoressa Whitter, è stata potata qua in ospedale per un trauma cranico e delle lesioni. E' stata picchiata ed è stata trovata a terra priva di sensi, ricorda qualcosa?''_''No, non ricordo nulla. solo che mi sono accostata alla macchina''_''La sua macchina è stata data alle fiamme. Mancava poco e ora non sarebbe qua'' .. Hanya cercò di fare mente locale, ma non riuscì.. non sapeva cosa o chi, ma il dubbio gli era rimasto. Avrebbe passato qualche giorno in ospedale, poi una volta dimessa, sarebbe ornata in strada, pronta a far pagare a tutte il male ricevuto. 

Hanya, una nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora