parte 22 il giorno della verità

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dopo quella brutale aggressione, e dopo essere stata costretta con la forza ad un rapporto orale, e dopo aver scoperto che quel ragazzo, era il figlio di Carl, hanya, voleva sapere tutta la verità. Era all'ospedale quando si risvegliò ricordando tutto. aveva modo così di poterlo raccontare  a Carl e scoprire tutta la verità. Lui era lì, preoccupato quando hanya lo chiamava. si voltò velocemente verso di lei facendole capire che era lì accanto a lei e che nn doveva preoccuparsi di niente.  hanya fece no con la testa, e con un filo di voce gli disse che doveva dire la verità. Carl in quel momento nn capiva a cosa si stava riferendo, e le domandò a cosa si riferisse.  "chi credi mi ha ridotta in questo modo? un cliente qualunque? un maniaco assassino? chi, Carl, Chi?? è stato tuo figlio.. perché tu ce l'hai un figlio, nn è così?? ti ho raccontato tutta la mia vita e sono stata sincera con te. abbiamo fatto l'amore, perché è quello che abbiamo fatto. avrei voluto che tu fossi stato più sincero. puoi nascondere tante cose, ma, un figlio nn sì nasconde Carl. Credevo fosse un ragazzo in cerca di divertimento o di curiosità, mi sono tolta i vestiti per lui. E vuoi sapere qual'è la cosa peggiore, Carl? che mi ha abbligata a fargli del sesso orale. Quando mi sono voltata per accompagnarlo alla porta mi ha aggredita, e adesso mi ritrovo qua, su un letto di ospedale. non preoccuparti, non ce l'ho con lui. ma voglio che tu mi dica la verità"..

Carl rimase impietrito, non riusciva a dire nulla a tal proposito ma, disse tutto la verità.

"ti chiedo scusa, hanya. avrei dovuto dirtelo ma non l'ho fatto. è vero ho un figlio di sedici anni che si chiama Andrew. È un ragazzo apparentemente apposto ma ha già avuto problemi con la giustizia. da quando ha perso la madre è cambiato, è ostile e nn c'è modo di calmarlo. sono stato sposato anche io, e ho perso mia moglie due anni fa per colpa di un incidente stradale in California. Dal giorno, io e lui abbiamo girato per tutti i continenti, per ogni città, stato. siamo qua in Messico da sei mesi e saremo andati via se nn avessi conosciuto te. te lo avrei fatto conoscere e ti avrei detto di venire con noi. ha solo bisogno di certezze anche lui. Si ubriaca, fuma dell'erba e chissà cos'altro fa quando è fuori di casa. Quello che ha fatto nn è perdonabile e so che nn lo farai, e comprendo se adesso hai cambiato idea su tutto"..

Hanya ascoltava ciò che aveva da dire, e si dispiaceva ma nonostante non lo desse a vedere, odiava quel ragazzo per tutto. faceva finta di capire, di dispiacersi ma dentro di lei, ribolliva il sangue carico di odio, rancore, vendetta.

"se vuoi lo chiamo e lo faccio venire qua" disse lui..  nel mentre entro un infermiera a visitare la giovane hanya che stava per essere dimessa, ma preferiva attendere fino al giorno seguente.

"certo, chiamalo pure. non dirle nulla però.. ".. Carl così fece..

"arriverà tra qualche minuto"..

lui era così triste, amareggiato per ciò che il figlio aveva fatto, non capiva a pieno il perché e nn era perdonabile. non sapeva come avrebbe reagito nel vedere lui all'ospedale, accanto a quella donna che il giovane Andrew definitiva puttana di lusso.  Carl faceva avanti e indietro nella stanza in attesa del figlio. Arrivò, e di beccò un ceffone, poi un altro e un altro ancora. "giuro su Dio che ti faccio passare la notte qui dentro per ciò che hai fatto" disse Carl. Andrew non capiva, non aveva avuto nemmeno il tempo di guardare la stanza dove avrebbe visto Hanya. 

"lascialo stare" disse lei.. Andrew si voltò e la vide li. cercò di uscire dalla stanza ma Carl lo prese per la maglia, tirandolo indietro con forza facendolo cadere a terra. "con questa puttana nn voglio parlarci papà!"
-"tu invece adesso mi stai ad ascoltare se davvero nn vuoi rimanerci tu qui dentro. dovrei chiamare la polizia e farti arrestare per ciò che hai fatto e invece sei libero. non lo ha fatto nemmeno Lei e credimi che te lo meriteresti. che ti è saltato in mente? rispondimi!!" Andrew non aveva detto nulla, non poteva difendersi. forse quella era l'unica volta che doveva ascoltare o pentirsi per ciò che aveva fatto. Si avvicinò alla giovane chiedendo perdono in lacrime, inginocchiato. Hanya lo guardava schifata, ma fingeva compassione e fingeva il perdono. nessuno sapeva però, che hanya aveva in servo qualcosa di più gratificante.

Hanya, una nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora