Capitolo 9

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Io e Becky siamo andate a fare shopping da sole dato che Rider non poteva venire.

Il giorno dopo aveva un esame di Letteratura con la professoressa Volvs, che, a detta di lui è molto severa.

Oltre ai mobili per la camera di Becky abbiamo preso anche un tavolino per il soggiorno, un tostapane rosa pallido ed altri utensili da cucina.

Eravamo alle casse quando il telefono mi squillò. Mi allontanai un po' e risposi.

Era mia madre.

-"Ciao mamma." risposi.

-Ciao tesoro, come va al college?

-Tutto bene ma', ho comprato un appartamento distante circa 10 minuti in auto dal campus.
Ho due nuovi amici, tra cui la mia coinquilina Becky. L'altro mio amico si chiama Rider. Abita nell'appartamento accanto al mio.

-Sono felice per te tesoro. Qui tutto bene... ci manchi tanto.

-Anche voi mi mancate...- borbottai, non tanto convinta della risposta.

-Che ne dici, questo weekend ti va di venire a trovarci Portland? Porta anche i tuoi amici se vuoi.

-Beh... Non saprei ho anche gli esami.- le risposi sapendo che comunque avrebbe trovato il modo di convincermi.
-Ma dai... Manchi molto ai tuoi fratelli, Jade.
-Fratellastri... - mormorai a mezza voce- Va bene dai... Cercherò di venire. Devo sentire Becky e Rider prima della conferma.
-Va benissimo! - rispose lei con un tono allegro.
Vidi Becky che stava per pagare, allora salutai in fretta mia madre e mi avvicinai a lei.
-Mi dai una mano con gli scatoloni Jade?- mi chiese Becky.
-Certo che si.-
Mentre caricavamo i mobili nella sua auto, una station wagon grigio metallizzato Becky mi fece una domanda.
-Chi era al telefono?
-Mia madre.
-Cosa ti ha detto?
-Voleva sapere se questo weekend io, te e Rider possiamo andare a Portland. Dalla mia famiglia. Tranquilla non serve che tu venga. Forse non vado neanche io.
- Ovvio che vengo. Non c'è bisogno di chiederlo.
-Non sei obbligata. Io non voglio andare.
-Perché no, scusa?
-Beh... Diciamo che non sono proprio contenta di rivedere i miei tre fratellastri.
- Hai tre fratellastri?!- mi domandò lei con faccia stupita.
- Si... Più che fratellastri sono degli stronzi.
Lei mi guardò per un attimo e senza fare domande scoppiò a ridere.
-Adesso sì che voglio venire! Voglio conoscere i tuoi adorati fratellini! - mi disse ridendo.
-Uff... Vabbè allora ci andremo.
-E Rider?
-Boh... quando arriviamo a casa glielo possiamo chiedere.
Lei sorrise e parcheggiò davanti al mio palazzo e scese dall'auto.
Lasciammo i nostri acquisti in auto e salimmo le scale.
Suonammo all'appartamento di Rider e lui ci aprì quasi subito.
Sorrideva ed indossava una semplice maglietta bianca e dei pantaloncini a mezza gamba.
-Ciao- lo salutò Becky.
-Ciao ho appena finito di studiare... Voi siete appena tornate?
-Sì- risposi io- senti, mia madre mi ha telefonato chiedendomi se questo weekend potevamo andare a Portland. Vuole conoscervi. Ovviamente ci saranno anche i miei fratellastri e forse Robert, il mio patrigno. Becky viene.
-Per me va bene, non ho nulla in programma quindi volentieri.

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