Voglio Ricominciare da Te

Capitolo 15

Dopo lo scontro con Reed vado in camera mia dove Rider sta sistemando la sua roba sullo scaffale che mia madre ha liberato per lui.

Camera mia mi è sempre piaciuta esteticamente, ma non l'ho mai sentita mia.

Ha un letto matrimoniale a baldacchino in ferro battuto bianco con inserti argentati, le finestre ad arco e una porta finestra che da su un piccolo balconcino dove ho messo una scala di legno per raggiungere il tetto.

Mi piace molto salire sul tetto di notte, quando tutti dormono e le stelle brillano nel cielo ormai scuro.

È il mio rifugio nei miei momenti "bui" quando non ho voglia di affrontare i problemi della vita quotidiana.

Quando nessuno mi capisce o vuole capirmi, mi sembra che le stelle siano l'unico conforto che mi viene dato in quel momento.

Esco sul balconcino, chiudo gli occhi e mi lascio cullare dal venticello serale che rinfresca la solita aria afosa estiva. Ero immersa nei miei pensieri quando sento qualcuno che mi tocca la spalla.

Sussulto, e vedo Rider che mi sorride in modo inquietante, fissandomi.

-A cosa stai pensando?- mi chiede lui, avvicinandosi.
-A niente.
-Non si può non pensare, Jade...-
-Invece sì se ci sono riuscita io.- gli rispondo aggressiva.
-Okay...- mi guarda un'ultima volta e rientra in camera mia sdraiandosi sul pouf lilla accanto alla batteria.

-Tu suoni la batteria?- mi chiede, curioso.
-Sì, o meglio...suonavo.

La musica è sempre stata la mia medicina preferita, era la mia vita, il mio tutto.

Dopo una giornata di scuola era bello tornare a casa e poter scaricare lo stress suonando.

Dalla scomparsa di mio padre però, non ho più suonato.

Mi sento incompleta, però non c'è la faccio.

Non senza di lui.

-Perché non suoni più?- mi chiede lui con espressione curiosa.

-Perché non mi piace più.- rispondo secca, sparando forse una delle balle più colossali della mia vita.

Rider sta per ribattere quando mia madre ci chiama per cenare.

Mi guarda per l'ultima volta, e si avvia verso il piano terra.