Capitolo 6

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Stiamo portando i mobili che avevo scelto nel mio appartamento utilizzando l'ascensore che, prima d'ora non avevo notato.

Becky ha in mano le borse con dentro tutti i soprammobili mentre io ho appoggiato a terra lo scatolone contenente la poltrona destinata al soggiorno.

-Non mi avevi detto che il proprietario del tuo appartamento era un figo.- me lo disse con un tono che sapeva un po' di rimprovero, ma mi fece un sorriso malizioso e capii dove voleva arrivare.

-A me non sembra proprio un gran figo. Anzi mi sembra un po' moscio.

-Moscio? Jade, ma chi vuoi prendere in giro? -

Aveva ragione.
Forse lui era un po' insolente con i suoi sorrisini e le su occhiatine che puntavano spesso al mio lato b oppure al mio petto, ma non potevo negare l'evidenza.

Non era neanche figo.
Era di più.
Un bonazzo.

Rider era rimasto di sotto nel parcheggio per scaricare le ultime cose dall'auto, mentre noi saremmo dovute salire a portare su le prime cose.

Presi le chiavi dell'appartamento ed aprì la porta della mia nuova abitazione.

Ancora stento a crederci.
La MIA NUOVA CASA.

Ce l'ho fatta, nonostante tutto c'è l'ho fatta.

A migliaia di chilometri di distanza da quella che è stata per anni la mia casa sono iscritta al college, ho una nuova casa, un nuovo nome e sono pronta per ricominciare tutto da capo, in un posto in cui nessuno sa chi sono o da dove vengo.

Se qualcuno me lo avesse chiesto, gli avrei risposto semplicemente di venire dall'Italia.

D'altronde, il leggero accento che ho non si può ignorare.

Fui riscossa dai miei pensieri da Becky che ha iniziato a saltellare in giro estasiata, esplorando tutto l'appartamento come aveva fatto poco prima nel negozio.

Quando arrivò alla seconda camera da letto si girò sorridendomi.

-Allora...- incominciò.
-Sì, se te lo stai chiedendo, sì.
Avrei bisogno di una coinquilina, e ancora sì, volevo chiedertelo stasera-.

Il sorriso le si allargò sul volto e gridò di gioia.

-SIIIIIII!!! Davvero? Non stai scherzando... vero?
-No stai tranquilla... Adesso scendiamo ad aiutare Rider. -le risposi ridendo.

Lei mi abbracciò e scendemmo canticchiando a braccetto.

Meglio di così non può andare, no?

Voglio Ricominciare da TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora