Capitolo 17

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Reed appena mi vede mi sorride imbarazzato e si avvicina lentamente.

Io sono ancora immobilizzata dai ricordi che mi sono venuti in mente appena ho visto la foto che Reed stringe in mano.

-Ho visto che era strappata, pensavo ti facesse piacere  riaverla incollata--mi sorride guardandomi negli occhi.

Appena vede la mia faccia però, cambia subito espressione e si fa cupo in viso.

-Jade...che hai? Sto cercando di rimediare,so di essere un grandissimo stronzo a volte, ma vorrei cambiare...va tutto bene?

"No che non va tutto bene cazzo! " mi verrebbe spontaneo da dire ma non ce la faccio.

Guardo la foto che lui stringe ancora in mano.

La faccia di Nate mi sorride, con i capelli biondi scompigliati dal vento e gli occhi azzurri, gli stessi occhi che prima mi facevano sciogliere mentre ora li trovo solo gelidi e spietati.

Sento le lacrime che mi salgono agli occhi allora le ricaccio dentro e riesco finalmente a proferire parola.

-Secondo te, una foto è strappata per cosa? - gli rispondo strappandogli di mano la foto, e, con le mani tremano la strappo  in pezzi ancora più piccoli, fino a che le nostre facce, con i nostri sorrisi, non si riducono in brandelli.

-Jade scusa non sapevo...
-Esatto, tu non sai quindi non parlare.- gli rispondo.

Lui mi guarda arrabbiato, ma vedo che si trattiene dal rispondermi altrettanto male e allora, senza guardarlo, lo supero e mi sdraio sotto le coperte, piangendo in silenzio.

Sento il letto che cede sotto il suo peso, spegne la luce e si sdraia accanto a me.

-Buona notte Jade.- mi dice lui, con un tono distaccato ma comunque diverso dal solito, più caloroso, diciamo.

Io non rispondo, altrimenti penso che ne uscirebbe solo un gemito soffocato.

Quando sento che il suo respiro diventa regolare, mi calmo, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare via dalla stanchezza che prevale dentro di me.

*****

Mi sveglio a notte fonda, di soprassalto.

Ho appena avuto un incubo.
Con Nate.

Mi alzo, cercando di non svegliare Reed, che pare dorma ancora profondamente, ed esco sul balconcino della mia camera.

Respiro un po' di aria fresca, e mi arrampico sulla scaletta che porta sul tetto.

Arrivo su, e mi accorgo che è come lo avevo lasciato.

Il tetto di casa mia è formato da una parte piana senza tegole e da una spiovente con le tegole.

Sulla parte piana ho posizionato riparati da un tendone un paio di cuscini, una vecchia panca di legno che dall'aspetto sembra essere pesante ma in realtà è molto leggera e versatile.

Mi ci siedo sopra, a contemplare le stelle che risplendono nel cielo sereno notturno.

Penso a quello che provavo nei confronti di Nate, alla mia precedente vita perfetta che è stata spazzata via da lui.

Lo odio, ma odio ancora di più me stessa per essermi fatta manipolare da lui.

A quel punto scoppio in lacrime ripercorrendo con la mente momenti che avrei preferito dimenticare.

Stavo pensando a quella sera, su quanto fossi stata maledettamente stupida, piangendo a dirotto, quando sento una mano che fa presa sulla mia spalla.

Poi due braccia forti mi abbracciano, e sento una voce che mi sussurra-Va tutto bene Jade, va tutto bene...

Alzo lo sguardo e vedo Reed che mi sorride dolcemente accarezzandomi i capelli.

Scoppio di nuovo a piangere lasciandomi cullare da chi di solito mi tortura, ma che ora, in questo momento, mi sembra l'unica mia ancora di salvezza in questo mare di dolore.

Ciao a tutti
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Karaa✨

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