Capitolo 13

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Stavo camminando nel corridoio della mia vecchia scuola, quando sento una specie di coro di voci provenienti dalla parte opposta del corridoio.

Piano piano le voci si fanno sempre più chiare e inizio a capire quello che dicono.

"Giada non meriti di essere qui."

"Giada sei inutile."

"Giada sei grassa"

"Giada non sei e non sarai mai abbastanza."

"Giada. Giada. Giada. Giada!"

Vedo i miei ex compagni di classe che mi vengono incontro urlando sempre più forte il mio nome mentre cerco di scappare ma non ci riesco.

I ragazzi si avvicinano sempre di più fino a quando non sento delle mani che mi tengono bloccata, poi un ragazzo inizia a sbottonarmi la camicetta ed io...

"Jade! Jade"

Apro gli occhi di scatto e vedo Rider che mi fissa col volto pallido e un'espressione di angoscia impressa sul volto.

"Era solo un sogno Jade, tranquilla..."mi dice stringendomi in un'abbraccio.

Io scoppio in lacrime e mi ranicchio contro il suo petto bagnandogli una buona parte della maglia che indossa.

Dopo un po' di singhiozzi smetto di piangere e Rider mi dice che siamo arrivati a destinazione.


Ciao a tutti
Non ho più aggiornato a causa della morte di mio nonno.
Sono sempre stata molto legata a lui, e  ho pensato addirittura di smettere di scrivere.
Grazie ad una mia cara amica, Alessia, mi sono tirata su di morale e ho deciso di continuare.

Grazie per le 167 visual

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