Voglio Ricominciare da Te

Capitolo 16

Scendo le due rampe di scale che portano al piano terra, dove è situata la sala da pranzo.
Di solito mangiamo in cucina ma oggi dato che saremo in tanti mangeremo in sala.

Rider mi è accanto quando entriamo in sala e troviamo già tutti seduti ai loro posti.

Robert è arrivato ed è seduto a capotavola, mia madre è seduta alla sua destra e Spencer alla sua sinistra.
A quanto pare mi siederò accanto a Spencer e a Rider.
Zack è seduto tra mia madre e Reed.

I gemelli mi rivolgono un sorrisetto furbo e io lancio loro un'occhiata assasina della serie :"Fate qualcosa di stupido e vi castro".
Reed invece non mi guarda neanche ma scruta attentamente Rider, dopodiché inizia a mangiare.

-Cara Jade, bentornata a Portland!- mi dice Robert alzandosi, dandomi un abbraccio caloroso.

Lui al contrario dei suoi figli, in particolare Reed, non è affatto male.
Anzi, è molto simpatico e gentile con me, ma soprattutto mi tratta allo stesso modo dei suoi figli.

-Tu devi essere Rider. Piacere, sono Robert il padre di Jade.

A quelle parole vedo Reed che si irrigidisce e finalmente mi guarda.

Nei suoi occhi non riesco a leggere niente, sono gelidi nonostante il colore simile al cioccolato della sua iride.

-Ora si mangia, forza ragazzi, sedetevi pure.- ci dice mia madre.

Durante la cena gli unici a parlare sono mia mamma, Robert e Rider a cui fanno molte domande sul college, cosa vorrebbe fare dopo, quali sono i suoi hobby... tanto per cambiare, eh.

Appena finiamo di cenare Reed si alza di scatto e borbotta una buonanotte e sale di sopra per mia fortuna.

Io e Rider ci siamo scambiati una marea di sguardi durante la cena.
Lui è stato molto educato con tutti, è riuscito a resistere alle domande dei miei genitori e alle battute dei gemelli.

Io e Rider ci alziamo e andiamo in camera mia dove troviamo Reed.

-Cosa ci fai tu, qui?- gli chiedo.

-Semplice. Stanotte io dormo qui. Il tuo amico dorme in camera mia.

Ma io dico, sto qua è bipolare.

Ha qualche serio problema al cervello.

Ah no, giusto, dimenticavo.

Lui il cervello non ce l'ha proprio.

-Perché scusa lui dovrebbe andare in un'altra stanza?- gli domando. Come si permette di venire qui a dirmi cosa devo o non devo fare?

-Perché questa è casa mia, e qui comando io.

Sto per ribattere  quando Rider, che non ha proferito parola durante tutta la discussione, parla bloccandomi.

-Jade, lascia perdere. Vado a dormire di là, non è un problema.- al posto suo mi sarei incazzata e avrei buttato fuori dalla stanza Reed a suon di calci in culo.

Gli sorrido, fulminando Reed con lo sguardo.

Rider mi sorride, mi bacia la guancia ed esce dalla camera.

Reed fischia.
-Solo amici, eh?

Lo guardo e gli lancio una delle mie occhiatacce, a cui lui e i suoi fratelli sono abbonati.
-Cos'è, tutto d'un tratto t'importa qualcosa di me?-gli chiedo, sarcastica.

-Come fa a non importarmi della mia sorellina?- mi risponde lui, digrignando i denti.

-Porchetta, ma ti diverti proprio farmi sclerare eh?- dico, innervosendomi seriamente.

Lui mi guarda divertito e si mette a leggere un libro a caso dal mio scaffale.

Io lo guardo, sbuffando e vado in bagno a mettermi il pigiama.

*****

Quando rientro in camera mia vedo Reed davanti alla bacheca appesa fra il tavolo da trucco e l'armadio.
Le foto sono risalenti a 3 anni prima, quando mia madre non conosceva ancora Robert ed abitavamo in Italia.

A volte l'Italia mi manca molto, i piccoli borghi, le montagne verdeggianti, il cibo, le persone, la lingua...

Noto che ci sono appese delle vecchie  foto risalenti alla terza media ed agli ultimi anni del liceo.

Reed ha in mano una foto che avevo strappato a metà e che ricordavo di aver buttato via.

Non una foto.

Ma quella foto.

La foto di quella sera.

La foto con Nate.

Ciaoooo✨🌼
Inanzitutto volevo ringraziarvi stra tanto per le 240 visualizzazioni.
Vi adoro❤️
Scrivetemi nei commenti se vi sta iniziando a piacere la storia e tranquilli... Siamo solo all'inizio

🌹Kara🌹