15. Hai colpito il cuore sbagliato

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"Mi domando se Titania si è svegliata, e cosa le è capitato per prima sotto gli occhi"

Il Re dei folletti, pigramente disteso sulla fresca erbetta, borbottava fra se e se cosa fosse accaduto alla Regina delle Fate, cosa avesse visto per prima, e per cosa adesso il suo cuore si stesse struggendo.

"E allora spirito pazzo, quali festeggiamenti notturni in questa selva incantata?"

"La mia padrona di un mostro si è innamorata"

Puck era riuscito a catturare immediatamente l'attenzione del suo signore che, incuriosito, si era fatto raccontare tutta la vicenda senza nascondere un allegro sorriso.

"Non poteva andare meglio il mio piano"

Il folletto dispettoso ridacchiò seguito dal suo signore, che non riuscì a trattenere le risa di vittoria.

"Ma hai stregato gli occhi dell'Ateniano con il succo d'amore come ti avevo chiesto?"

"L'ho sorpreso nel sonno, ho fatto anche questo"

La loro conversazione fu interrotta dalle urla isteriche di qualcuno nella foschia.

"Ti rimprovero soltanto, ma peggio dovrei trattarti perché forse mi hai dato motivo d'odiarti! Se hai ucciso ucciso Magnus nel sonno profondo visto che sguazzi nel sangue, vai fino in fondo e uccidi anche me!"

Sfinito, il corvino si accasciò su una pietra, non sapendo più cosa fare.

"È lui l'Ateniano?"

"Il giovane è quello...ma non è lui l'uomo"

In lacrime era scoppiato il povero Alexander, stringendosi le braccia intorno al corpo come per confortarsi.

"Dov'è mai? Oh buon Raphael perché non me lo ridai?"

"Ai miei cani darò la carcassa di quel pazzo"

Al sentire quelle parole le lacrime di dolore, si trasformarono in urla arrabbiate, e trascinato dall'ira il corvino prese a colpire, come meglio poteva, il corpo del gentiluomo.

"Mi hai fatto superare l'imbarazzo di un giovane timorato, e l'hai assassinato mentre dormiva! Oh che bel vanto! Una serpe, un verme avrebbero fatto altrettanto!"

Si allontanò a grandi falcate, ma Raphael non aveva intenzione alcuna di lasciarlo andare, così in preda alla disperazione lo seguì.

"Sprechi la tua furia per un malinteso! Non sono colpevole del sangue di Magnus da quel che so la morte non l'ha preso"

"Ti supplico allora di dirmi che lui è illeso"

Le lacrime parvero placare la loro furiosa discesa dagli occhi di Alexander, che con impazienza aspettava un segno di dove potesse essere il suo amato.

"E se lo dico? Che mi dai in cambio tu?"

"Il privilegio di non vedermi più!"

Ormai era un turbinio di emozioni, rabbia, furia, angoscia e paura, ma più di tutti troneggiava l'ira nel cuore del corvino, che avrebbe solo voluto riavere il suo fidanzato, così diede uno spintone all'Ateniano, e si allontanò, lasciandolo a crogiolarsi nella sua angoscia.

"Ma che hai fatto?!"

Chiese sbuffando il Re delle fate, mentre il folletto dispettoso si copriva il viso con le mani.

"Non vedi che hai sbagliato? Hai versato il filtro sugli occhi di un fedele innamorato! Perlustra il bosco, più veloce del vento, ed Elena di Atena cerca di trovare, con un sortilegio dovrai portarla qua, a lui incanterò gli occhi per quando la vedrà"

"Vado, vado guarda sono lanciato! Più tartaro ha scoccato!"

Sulla sua bella bicicletta, rubata, Puck si allontanò all'interno del bosco per eseguire gli ordini del suo padrone.

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Cupido

Sogno d'una notte di mezza estate||Malec|| ||Saphael|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora