13. Tessitore o mulo?

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"Questo è un posto come Dio comanda per le nostre prove! Questo spiazzo erboso ci farà da palco scenico, questa siepe di biancospino da spogliatoio!"

"Pietrozeppa?"

Il baffuto stava sistemando le lanterne intorno allo spiazzale dove avrebbe provato con i suoi attori, quello che, per lui, sarebbe diventato il miglior spettacolo di tutta Atene.

"Che dici spaccone di un chiappa?"

"Ci sono delle cose in questa commedia che non piaceranno mai, primo: Piramo sfodera tanto di spada per ammazzarsi, cosa che alle donne non va giù"

Gli altri uomini presenti iniziarono a fare battute sulle dame che avrebbero partecipato al matrimonio, quindi anche allo spettacolo.

"Io so come sistemare tutto! Scrivimi un prologo e nel prologo dirai che non ci faremo male, che non ci feriremo con le nostre spade, e che Piramo non muore davvero ah è che in realtà Piramo non è Piramo ma chiappa! Il tessitore! Questo terrà lontana la paura"

Con un sospiro esasperato è un alzata d'occhi, Pietrozeppa acconsentì alla creazione del suddetto prologo, proponendo di crearlo in versi da otto e sei, ma, come era solito fare, il tessitore voleva osare creandolo con versi da otto e otto.

Al fine il baffuto  lo accontentò dato che, grazie a lui, avevano risolto il problema del chiaro di luna che era indispensabile, e del muro che avrebbero usato i due amanti per sussurrarsi dolci parole.

E tutto quel fracasso, incuriosì un birbante spiritello alla guida di una Bicicletta.

"Che fanno quei bifolchi dalla faccia di Faina nei pressi dell'algoa* della fata regina?"

E mentre Puck si avvicinava agli attori, questi ultimi iniziavano le prove, con Piramo e Tisme per il primo monologo.

"Battuta"

"Tisme, Tisme, Tisme!"

Ripetè esasperato il povero Pietrozeppa.

"Tisme i fiori odiosi olezzano nell'aria"

"Odorosi!"

Chiappa si imbronciò mentre i suoi colleghi ridacchiarono della sua poca memoria.

"Odorosi olezzano nell'aria come il tuo fiato! Mia carissima Tisme diletta ma tace, una voce fermati un istante in un momento il tuo amato che si affretta!"

"Un Piramo così però nessuno lo accetta"

Sussurrò il loro unico, e nascosto spettatore.

"Pss tocca a me ora?"

Il baffuto sbuffò e annuì.

"M-mio"

Neanche il tempo di dire la battuta per intero, che venne interrotto dai suoi colleghi che gli fecero segno di parlare con una voce più acuta e femminile.

"Mio raggiante Piramo mio liliaceo colore..."

Mentre i suoi amici continuavano le prove, Chiappa ripassava le sue battute dietro alla siepe di biancospino, guardando meglio un ceppo, il tessitore vi vide comparire un cappello a cilindro e un bastone da passeggio con una strana impugnatura a forma di asino.

Senza pensarci due volte, il tessitore indossò il copricapo e Puck non si fece scappare l'occasione di incantarlo con della polvere magica.

"Piramo entra!"

Si sentì chiamare in scena dal baffuto, così con fare teatrale quale si addiceva allo spettacolo, entrò in campo recitando la sua battuta e togliendosi il cappello con eleganza.

"Se fossi tale Tisme, sarei solo tuo!"

Lunghe orecchie da asino gli uscirono da sotto al cappello, sul viso spuntò una barbetta bianca e il naso di un equino, i suoi colleghi non appena lo videro urlarono terrorizzati scappando a gambe levate.

"Perché scappano via? ah ho capito, una birbonata, vogliono farmi passare per somaro spaventarmi addirittura, ma io non me ne andrò, facciano quello che vogliono e canterò! Così capiranno che non ho paura"

Ma Il realtà un po' di timore era presente nel cuore del Tessitore, ma, nonostante questo, iniziò a cantare, proprio sotto al giaciglio dove dormiva la bella Titania.

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Cupido

Sogno d'una notte di mezza estate||Malec|| ||Saphael|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora